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Ricetta Taboulé con legumi verdi, bacche di goji e anacardi

Ricetta Taboulé con legumi verdi, bacche di goji e anacardi

Step 1

Per la ricetta del taboulé con legumi verdi, bacche di goji e anacardi, raccogliete il bulgur in una casseruola con un pizzico di sale, aggiungete 600 g di acqua bollente e lasciate riposare per 30 minuti circa (in alternativa cuocetelo come indicato sulla confezione); infine sgranatelo con una forchetta aggiungendo un filo di olio.

Step 2

Tagliate a metà i datterini, distribuiteli in una teglia foderata di carta da forno, conditeli con sale e erbe aromatiche e infornateli a 200 °C per 45 minuti. In alternativa aggiungeteli crudi alla fine.

Step 3

Lessate in acqua salata i fagiolini e gli edamame. Scolate tutto molto al dente. Riducete a pezzetti i fagiolini e saltate tutto in padella in un velo di olio con sale, se serve, e curcuma.

Step 4

Preparate la salsa allo yogurt: frullate lo yogurt con qualche foglia di menta la scorza grattugiata e il succo di 1 limone, un pizzico di sale e pepe.

Step 5

Raccogliete in un piatto di portata il bulgur, aggiungete le verdure e condite con la salsa allo yogurt. Completate con gli anacardi, una manciata di timo e maggiorana, 2-3 cucchiai di bacche di goji e un filo di olio.

Step 6

Abbinamento vino: l’abbinamento migliore è quello con un vino rosa sapido e delicato, come quelli che nascono in Valtènesi. Ci ha conquistato il Micaela 2022 di Conti Thun, un mix di groppello, barbera, sangiovese e marzemino, leggero e armonioso con deliziosi profumi di rosa, frutti di bosco e pompelmo. 13,50 euro, contithun.com

Ricetta: Paolo Bussolino, Foto: Chiara Cadeddu, Styling: Beatrice Prada

Zabaione, ricetta della crema dessert amata da Giuseppe Verdi

La Cucina Italiana

Dal menù, la sua offerta gastronomica è comprensibile, legata alla tradizione con tocchi di creatività: percepisce un ritorno alla cucina italiana come tale rispetto agli esercizi di stile?

«Il pubblico è sempre più alla ricerca di un’esperienza autentica, genuina, brama il ritorno alle radici enogastronomiche del nostro Paese e alla semplicità dei piatti. Oggi vince quella cucina che sa ricordare i tempi passati, che sa valorizzare le risorse del territorio e creare percorsi di degustazione che oscillano tra comfort, momenti amarcord e incredibili scoperte al palato. Al Nabucco ad ogni cambio menù cerchiamo di portare al pubblico i grandi piatti italiani, da Nord a Sud: i nostri clienti cercano questa autenticità a scapito del fenomeno fusion o alle cucine più costruite».

Chef Vetrei, dalla sua esperienza anche all’estero, come vede la candidatura della cucina italiana come patrimonio Unesco?

«La cucina italiana deve essere riconosciuta per i suoi valori, è apprezzata in tutto il mondo per le sue radici solide e per le sue qualità. Il piatto più conosciuto a livello globale è lo spaghetto con le polpette, anche un bimbo che nasce in Giappone sa cos’è! È un riconoscimento che non può mancare alla nostra cucina».

Intervista al bartender Fabrizio Bergamini

Quali sono gli aspetti principali nell’abbinamento tra cocktail e piatti?

«Il punto di arrivo in una degustazione enogastronomica è trovare il corretto abbinamento che sappia valorizzare ed esaltare le caratteristiche di bevanda e cibo, trovando la giusta armonia. Anche nel mondo del cocktail succede lo stesso: la parte più divertente è che per la creazione dei nostri drink possiamo attingere da un’ampia “tavolozza” di profumi, sapori e colori, un po’ come dei pittori. Per costruire un cocktail che sappia valorizzare un determinato piatto, e viceversa, ci sono diversi metodi e tecniche, ciascuno dei quali capace di valorizzare una o l’altra nota in base alla resa finale che si desidera. Nel caso de “I Promessi Sposi” ho creato un twist dell’Espresso Martini (cocktail ufficiale IBA) richiamando l’amaretto presente nello zabaione e aggiungendo le note delicate e avvolgenti della vaniglia».

Quale cocktail abbineresti allo zabaione e quali caratteristiche principali deve avere?

«È nato un matrimonio tra il drink e lo zabaione ed è per questo che abbiamo deciso di dare un nome unico all’abbinamento: “Promessi Sposi”. Il drink che ho creato è un after dinner al caffè con sentori di amaretto e delicate note di vaniglia».

Cocktail Promessi Sposi, ricetta del bartender Fabrizio Bergamini

Ingredienti:

  • ¾ tazzina di caffè moka
  • 4cl di vodka Ketel One alla vaniglia home made
  • 1cl Disaronno
  • 2cl zucchero di canna liquido

Ricetta Scrippelle italiane verdi al prosciutto

Ricetta Scrippelle italiane verdi al prosciutto

Le scrippelle italiane verdi al prosciutto sono una gustosa variante delle classiche scrippelle, nome dialettale delle crespelle, tipiche della zona del Teramano, in Abruzzo. Sottilissime, sono molto simili alle crêpes, tanto che qualcuno si è chiesto se siano stati gli abruzzesi a “copiare” dai francesi o viceversa gli abbiano insegnato a preparare queste delicate sfoglie d’uovo. 

Se, dunque, è verosimile che il primato sulla crêpe sia francese (concediamolo), è anche vero che la cugina scrippella è una versione modificata (acqua anziché latte, cottura con lardo o grasso di prosciutto anziché burro), ancora più sottile e, soprattutto, di diverso utilizzo: in Abruzzo, infatti, serve al posto della sfoglia di pasta, per creare esclusivamente piatti salati. Il famoso timballo di scrippelle ne è l’esempio più trionfale: una costruzione a più strati, farcita di uova, formaggio, carne, verdura, sugo di ragù.

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