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Vini eroici, cosa e quali sono?

Vini eroici, cosa e quali sono?

Il termine viticoltura eroica fa riferimento a vigneti localizzati in aree di difficile gestione. Tra questi, tanti sono i produttori che si battono per questi territori e per difendere la propria terra e il proprio vino

Uno di questi si trova in uno dei territori più magici e suggestivi d’Italia, le Cinque Terre, e prende il nome di Azienda Agricola Possa, nella persona di Heydi Samuele Bonanini. L’azienda si spinge dalle valle di Possaitara (Riomaggiore) fino a Canneto, in una zona topogradica che si distingue per i terreni impervi e scoscesi, ma per i quali la viticoltura non ha mai temuto, anzi si è sempre spinta. Quest’area oggi è diventata un “deserto” a rischio idrogeologico e con pochissimi contadini ad allevare la vite sulle fasce a pendenze vertiginose.

Questo paesaggio, simbolo di pace e bellezza, è contornato da muretti a secco e dai tipici terrazzamenti liguri dove le lavorazioni agronomiche si fanno lunghe, faticose e complicate e le uve vengono trasportate via barca o con una monorotaia su per il versante. Terra del famoso vino passito sciacchetrà si distingue per la sua resilienza e quella dei produttori che fanno ancora la vendemmia a mano acino per acino dopo l’appassimento.

Heydi lascia alle spalle un lavoro da camionista, che fino a poco fa doveva far conciliare con la sua vera passione, il vino, ma che da pochi anni può vivere di vita propria. A Heydi non piace parlare di viticoltura eroica, le sue parole celano grande umiltà e fermezza, proprie di chi conosce la sua terra, la ama e rispetta. La sua è una sfida eroica, lo posso dire io al posto suo, fatta di sacrifici, forza di volontà e tradizione, che Heydi ha ampiamente superato.

A me, invece, piace usare il termine eroico perché conferisce a questo mestiere, in queste terre soprattutto, il rispetto e il valore che merita. Infatti non è solo questione di pendenza o conformazione geografica, le scelte di molti produttori in queste terre è anche legata ad una filosofia produttiva e di vita:

Aperitivo a Trastevere a Roma: 7 locali perfetti per l’estate

Aperitivo a Trastevere a Roma: 7 locali perfetti per l'estate

L’aperitivo a Trastevere, per romani e turisti, è un rito. E lo è ancora di più d’estate quando il bel tempo e le giornate lunghe permettono di riversarsi nelle strade con un bicchiere di vino alla mano oppure di godere di un piccolo dehors o di una terrazza per gustare un cocktail in compagnia. Dopo una giornata di lavoro o di “sgambettate” in giro per la città, l’happy hour può essere un momento rigenerante, soprattutto se all’aria aperta. 

Preappy

Ai piedi del Gianicolo e delimitato per un lato dal lungofiume, Trastevere è tra i quartieri più caratteristici e celebri della città con i suoi vicoli pittoreschi, le piccole piazze come Santa Maria in Trastevere con l’omonima basilica, le trattorie tipiche, le enoteche. Pur essendo molto frequentato dai turisti non ha perso la propria identità ed è amato anche dai romani. Se di giorno qui ci si può concedere piacevoli passeggiate, all’ora dell’aperitivo inizia la movida che prosegue fino a notte inoltrata. 

Aperitivo a Trastevere: i locali per stare all’aperto

Per un pre-cena nel quartiere in una serata estiva, ecco in gallery una selezione di indirizzi.

Asta online, eccezionali vini e whisky

La Cucina Italiana

Con un catalogo di più di 500 lotti, il dipartimento Vini Pregiati e da Collezione di Cambi Casa d’Aste, mercoledì 13 aprile 2022 torna a proporre, nella sede milanese in via San Marco 22, Vini e Distillati da Collezione e da Investimento un’asta ricchissima e per tutti i gusti.

Il giovane dipartimento diretto da Luca Martini – Miglior sommelier del mondo 2013 – dopo i successi di marzo 2021 con il 100% dei lotti aggiudicati e il 240% del venduto per valore, propone ai bidder online e in sala, un catalogo che va dai classici millesimi di grandi bottiglie della zona di Bordeaux, a bottiglie di whisky in formati particolari e mai commercializzate, scelte da uno dei più grandi affinatori e conoscitori di whisky italiano.

Nel vasto catalogo, spiccano diverse bottiglie di Pauillac, due di Chateau Latourdel 1963 (stima: 600-1.200 €) e ben dodici di Chateau Lafite Rothschild del 1974 (stima: 4.500-7.000€).

Matteo Zarbo

Ma il vero protagonista di quest’asta è il whisky: accanto a una bottiglia di Single Islay Malt Scotch Whisky (stima: 10.000-15.000) e una di Islay Single Malt Scotch Whisky invecchiata 12 anni (stima:10.000-15.000) troviamo un’esemplare di Islay Single Malt Scotch Whisky di Bowmore invecchiata 40anni (stima: 10.000-18.000 €), top lot assoluto.

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