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Pasta alla zozzona: ingredienti e preparazione

La Cucina Italiana

Non solo di gricia e carbonara si vive a Roma. Forse meno famosa delle illustri “sorelle” ma altrettanto gustosa e di estrazione tradizionale, la pasta alla zozzona è uno dei grandi classici della cucina romana. Un piatto che di “zozzo” non ha davvero nulla in realtà, ma che si chiama così solo perché nel dialetto romanesco questa espressione sta a indicare anche qualcosa di molto pasticciato, che fatica a essere descritto in modo chiaro.

È proprio per questo motivo che il motto della pasta alla zozzona potrebbe essere «Chi più ne ha più ne metta». Si tratta, infatti, di una ricetta molto ricca e molto condita, ideale per un pranzo in compagnia che non contempli diete e calcolo di calorie. In fin dei conti se «semel in anno licet insanire», è il caso di farlo con qualcosa di veramente irresistibile che possa lasciare un ottimo ricordo per molto tempo.

La ricetta della pasta alla zozzona

Ingredienti per 4 persone

400 g di rigatoni o penne rigate 
passata di pomodoro 
3 salsicce fresche di maiale molto saporite da fare a pezzetti 
150 g di parmigiano reggiano 
150 g dì pecorino stagionato 
1 bicchiere di vino rosso 
sale
pepe
olio extravergine di oliva 

Procedimento

Lavate le salsicce e togliete il budello che ricopre la carne, quindi fatele a pezzetti. Mettete l’olio di oliva extravergine in una padella antiaderente e accendete il fuoco. Quando l’olio inizia a soffriggere aggiungete le salsicce sbriciolate. Nel frattempo mettete a cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Mentre la salsiccia cuoce sfumatela ripetutamente con il vino rosso a fuoco vivo. Scolate la pasta al dente e mettetela nella padella insieme alla salsiccia. Mescolate per bene e spegnete il fuoco, aggiungete quindi il parmigiano e il pecorino (meglio non insieme) e continuate a mantecare la pasta. Solo alla fine aggiungete due cucchiai di passata di pomodoro e, continuando sempre a mescolare, aggiustate di pepe e sale. Impiattatela, aggiungete ancora un po’ di formaggio, olio a crudo e portate in tavola la vostra buonissima pasta alla zozzona.

una preparazione facile dai mille risvolti!

una preparazione facile dai mille risvolti!

Piselli e pancetta è un contorno di origine piemontese perfetto per accompagnare carni bianche o filetti di pesce, ma può diventare anche uno sfizioso sugo per condire un piatto di pasta

Piselli e pancetta è una ricetta veloce e facile da realizzare che potrete servire come contorno per accompagnare piatti di carni bianche o filetti di pesce cucinati al vapore o al forno. Per prepararla potrete utilizzare sia piselli freschi sia piselli in scatola, anche se la possibilità di procurarvi quelli freschi in questo periodo dell’anno dona un gusto tutto particolare a questa pietanza. Utilizzando quelli freschi, si avrà una dolcezza ancora più accentuata rispetto alla sapidità della pancetta. Una variante che esalta ancora di più il sapore dolce dei piselli è l’uso della pancetta affumicata invece di quella tesa: avrete un contrasto dolce affumicato piacevolissimo!

Un sugo per un primo

Non soltanto un contorno: piselli e pancetta può essere anche un perfetto sugo per condire un piatto di pasta. In questo caso preparare i piselli come prevede la ricetta qui sotto, e poi fate lessare la pasta in abbondante acqua salata. Scolatela un minuto prima della fine della cottura e fatela risottare nella padella con piselli e pancetta: una spolverata di pepe alla fine e avrete un primo che vi darà grande soddisfazione. Una ricetta questa adatta anche ai più piccoli, che avranno così la possibilità di fare il pieno di legumi!

Ma non solo….

Contorno, sugo per un piatto di pasta, ma non finiscono qui le possibilità per utilizzare questa preparazione! Che ne dite infatti di una torta salata con questo aroma? In questo caso dovrete unire a piselli e pancetta 250 g di ricotta, mescolare tutto e farcire con questo ripieno una sfoglia, che farete cuocere a 180° per 30 minuti in forno statico. Ma non solo: aggiungendo questo contorno a delle uova sbattute con poco parmigiano e qualche foglia di basilico fresco, avrete una frittata con tutto il sapore della primavera!

Ricetta piselli e pancetta

Ingredienti

350 g piselli freschi già sgusciati, 100 g pancetta tesa, 1 cipolla piccola, olio extravergine, sale, prezzemolo, brodo vegetale.

Procedimento

Prendete i piselli che avrete precedentemente sgusciato, lasciateli in ammollo in acqua fresca per circa 30 minuti. Nel frattempo pulite e affettate la cipolla, fatela soffriggere in una padella con poco olio e quando sarà dorata, aggiungete la pancetta tagliata a cubetti. Unite a questo punto i piselli sciacquati, aggiungete qualche mestolo di brodo e lasciate cuocere per circa 20 minuti. Quando i piselli saranno teneri spegnete, aggiustate di sale e finite con una spolverata di prezzemolo tritato. Portate in tavola subito.

Anna in Casa: ricette e non solo: Lievito madre: preparazione, conservazione e utilizzo

Anna in Casa: ricette e non solo: Lievito madre: preparazione, conservazione e utilizzo

Perchè pubblico adesso la ricetta del lievito madre? Presto detto.

Sul mio blog non la trovo più e, dato che mi è stata chiesta varie volte, anche in questi ultimi due giorni, eccola qui.

Il mio Almi va per i sette anni, è ancora un bambinello, ma ha già figliato parecchio; tante amiche ne hanno avuto un pezzettino e fino a un anno fa circa avevo già contato parecchi esuberi regalati.

Questa ricetta però parte da zero, dall’unione di acqua e farina e da un pochino di pazienza, pazienza poi ripagata dalla soddisfazione di creare cose buone.

Ingredienti

100 g di farina 0

50 ml di acqua a temperatura ambiente

Qualche dritta

-Consiglio di utilizzare un contenitore in vetro con l’imbocco largo, in modo da poterlo lavare e asciugare senza troppa fatica.

-Meglio se il contenitore è tre volte più grande del panetto di lievito madre (questo per evitare che fuoriesca).

-Il mio contenitore ha la chiusura a vite, ma va bene anche la chiusura emetica.

-Per la pulizia del barattolo utilizzare sono acqua corrente, niente detersivi, e asciugarlo bene prima di riporvi nuovamente il lievito.

-Per non avere una quantità eccessiva di lievito (e un conseguente spreco di farina) io, ad ogni rinfresco, elimino l’eccesso di pasta madre oltre i 100 g.

-Utilizzare sempre la stessa qualità di farina.

-In ultimo, il vostro lievito avrà bisogno di un nome, il mio si chiama Almi (unione dei nomi dei miei figli Alessandra e Michele).

Procedimento

Per preparare il lievito madre, impastare la farina con l’acqua fino ad ottenere un impasto di consistenza non appiccicosa.

Formare con l’impasto una palla e metterla in un contenitore coperto pellicola trasparente.  

Con uno stuzzicadenti praticare qualche buchetto sulla pellicola. 

Mettere da parte per per 48 ore o fino a quando l’impasto non sarà lievitato (questo dipenderà dalla farina utilizzata e dalla temperatura dell’ambiente). 

A prima lievitazione avvenuta si inizierà con i rinfreschi.

Rinfreschi

Per arrivare ad ottenere una pasta madre attiva, bisognerà fare alcuni rinfreschi. Il lievito madre sarà in forza e pronto da utilizzare quando fatto il rinfresco avrà raddoppiato il proprio volume in 3-4 ore al massimo.

I rinfreschi si fanno sempre con pari quantità di lievito e farina e metà di acqua: es 100 di pasta madre con 100 di farina e 50 di acqua

Per procedere con il rinfresco, prelevare 100 g di pasta madre e impastarla con 100 g di farina e 50 ml di acqua a temperatura ambiente. 

Formare un panetto, fare un taglio a croce e mettere a lievitare fino al raddoppio, in un contenitore di vetro (possibilmente grande almeno tre volte il volume dell’impasto) e coprire con pellicola trasparente bucherellata.

Quando il lievito madre ha preso forza, rinfrescarlo ancora una volta, sempre tanto impasto-tanta farina-metà di acqua, formare una palla, tagliare la superficie a croce e metterla in un barattolo in vetro, chiuso con il tappo a vite o ermetico.

Una volta attivo il lievito può utilizzato per la panificazione o per le proprie ricette, tenendo sempre una parte “madre” rinfrescata e riposta nel contenitore.

Se non avete la possibilità di utilizzarlo spesso, potete riporre il contenitore in frigorifero e rinfrescarlo almeno una volta a settimana, avendo cura di riportarlo a temperatura ambiente prima di procedere al rinfresco.

Utilizzo

Quando il lievito madre ha raggiunto la forza in 3-4 ore lo si può iniziare ad utilizzare per la ricetta che abbiamo scelto.

Se lo avete tenuto in frigorifero, portatelo a temperatura ambiente e rinfrescatelo. Nel caso non raddoppiasse in tempi più lunghi, procedere con un nuovo rinfresco fino ad ottenere la lievitazione nelle 3-4 ore previste.

Conservazione

Come ho scritto precedentemente, il lievito può essere conservato in frigorifero, per 6-7 giorni, tra un rinfresco e l’altro.

Se avete problemi con i tempi di rinfresco ma non volete perdere il vostro lavoro e quindi il vostro lievito madre, potete essiccarne una certa quantità seguendo le indicazioni QUI

Così faccio io 

Quando devo preparare grandi lievitati come panettone, pandoro o colomba, io procedo ai rinfreschi con farina adatta quegli impasti.

Un mese prima dell’utilizzo prelevo dal mio lievito 50 g di esubero, lo impasto con 50 g di farina apposita e 25 ml di acqua e metto a lievitare in un altro contenitore. Continuo i rinfreschi con la stessa farina fino al momento dell’utilizzo.

Come utilizzare l’esubero

All’inizio, quando rinfrescavo il mio lievito, la parte di esubero (scarto) la buttavo via, poi seguendo varie ricette trovare sul web, ho iniziato ad utilizzarlo per focaccine, crackers, piadine ecc

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