Il ritorno del pesce povero

La Cucina Italiana

Chi siete?

“Siamo un piccolo progetto e vogliamo rimanere tale. Il progetto nasce quando è iniziato il fermento intorno al mondo della sostenibilità. Ci siamo resi conto che c’era uno spazio scoperto: quello dell’ittica. Ci siamo quindi chiesti cosa fosse una filiera corta sostenibile e cosa potesse diventare. Noi veniamo da Termoli, in Molise, che ha una marineria abbastanza piccola: composta da una quarantina di barche. Per cui siamo partiti dalla tradizione, legandoci a quella che era un antica tradizione termolese, quella della Scaffetta. È una tradizione arcaica che si tramanda di padre in figlio da secoli, in cui l’ultima cala dell’ultimo giorno di pesca (giovedì) si divide tra marinai ad uso personale. Le barche qui pescano dalla domenica sera a giovedì sera uscendo in mare alle 10 di sera e tornando alle 10 del giorno dopo, poi lasciano il pesce e ripartono. Noi non abbiamo fatto altro che cambiare il nome dialettale e trasformarlo in Fishbox, oggi concetto più fruibile a tutti, offrendo al consumatore finale l’esatta  fotografia di ciò che il mare offre in ogni stagione dell’anno, racchiudendo quindi in sé il concetto di sostenibilità per eccellenza. Chi compra da noi sa che in ogni stagione comprerà quello che il mare offre, e si adatta. “

Come funziona il mondo della pesca oggi? 

Il pesce che si può comprare tutti i giorni non è la fotografia di quello che il mare offre, ma di quello che offre il mondo. Se si fa attenzione alle etichette, lo si nota. Se si vuole pensare in ottica sostenibile si deve capire che il pesce vive le sue stagioni, esattamente come la frutta e la verdura. Oggi circa il 50/ 60% di quello che viene pescato, viene ributtato subito in acqua perché non trova mercato. A fronte di questo avviene un’importazione del 60/70% di pesce da tutto il mondo perché non c’è domanda di pesci meno nobili, bensì un grande consumo alimentare di quelli rinomati (tonno,salmone etc..). Noi oggi proponiamo stocchi di pesce che vivono regolarmnete i loro cicli naturali. Scegliendo questo metodo si riducono molto le specie a rischio come  gli squaloidi (tonno, razza etc..). Questi pesci, essendo di grande taglia, assorbono i metalli pesanti, a differenza dei piccoli pesci che ne assorbono molti meno. Se riesci a creare un equilibrio tra chi pesca e chi compra crei un meccanismo virtuoso”.

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