Tag: Ricetta Polpette

Alessandro Borghese 4 Ristoranti: il miglior ristorante di Lucca

Alessandro Borghese 4 Ristoranti: il miglior ristorante di Lucca

Una città antichissima, cinta da quattro chilometri di mura, con un ricco patrimonio culturale e gastronomico: è Lucca la settima tappa di 4 Ristoranti di Alessandro Borghese, lo chef che, con il suo van, è andato alla scoperta della moderna versione delle «osterie», i locali che offrivano ristoro ai pellegrini che arrivavano attraverso la via Francigena. Oggi, in alcuni ristoranti della città, il tempo sembra essersi fermato, mentre altri sperimentano le più moderne tecniche della cucina, in un ambiente contemporaneo, ma senza mai dimenticare le radici.

La sfida alla migliore frantoiana

Anche questa volta, quattro ristoratori hanno aperto le porte dei loro locali: ognuno ha ospitato gli altri tre competitor, insieme allo chef Alessandro Borghese (che ha anche il compito di ispezionare la cucina per controllare l’ordine e la pulizia). Ogni ristoratore, commensale per l’occasione, ha assegnato un voto da uno a dieci a location, menu, servizio e conto. Ma c’è sempre anche un quinto parametro da valutare, diverso di puntata in puntata. È il piatto speciale, rappresentativo del territorio, che viene ordinato da tutti i ristoratori, per un confronto davvero diretto. A Lucca gli avversari si sono sfidati nella preparazione della frantoiana, una zuppa tipica preparata in inverno con i prodotti dell’orto (spesso anche con quelli di recupero), nel periodo in cui i frantoi erano in piena attività e l’olio nuovo era a disposizione. Ogni famiglia toscana custodisce il proprio segreto: aggiunge alla sua frantoiana ingredienti speciali che contribuiscono a rendere unica la zuppa.

I ristoranti in gara

Ad aggiudicarsi la puntata è stata l’Osteria La Dritta di Chiara, che ha ottenuto il punteggio complessivamente più alto rispetto agli altri ristoranti in gara: Stella Polare di Francesco, Antica osteria già dal 1650 di Mariantonietta e La Corte dei Limoni di Nicola. Nella gallery andremo a conoscerli uno per uno.

Intanto, il viaggio gastronomico di Alessandro Borghese 4 Ristoranti, che ha ha già esplorato le proposte gastronomiche della Costa Azzurra, dell’Oltrepò Pavese, di Lisbona, del centro storico di Ravenna, dell’Ogliastra in Sardegna e di Gorizia, proseguirà ancora lungo la penisola, toccando Monza e Mantova.

Chi è Debora Massari, figlia di Iginio Massari, ospite a MasterChef 13

La Cucina Italiana

La «famiglia reale» della pasticceria italiana – Iginio e sua figlia Debora Massari – e Joe Bastianich: sono loro gli illustri ospiti che, questa sera, festeggeranno la trecentesima puntata di MasterChef insieme ai tre giudici del programma e ai concorrenti. Per i cuochi amatoriali, è uno dei momenti più temuti: se il maestro dei maestri pasticcieri è da sempre l’ospite più atteso dal pubblico, i concorrenti conoscono bene il suo proverbiale rigore, e sanno che, con Iginio Massari (sta per arrivare una legge a suo nome) tra i giudici, l’asticella si alza inesorabilmente. La figlia Debora, però, con un post su Instagram, assicura di essere «molto più indulgente» del padre.

Instagram content

This content can also be viewed on the site it originates from.

Chi è Debora Massari

Classe 1975, mamma di due bambini, Debora Massari è una pastry chef specializzata nei lievitati. Dopo la maturità scientifica e la laurea in Scienze e Tecnologie alimentari (la sua tesi sperimentale verteva proprio sui lievitati), nel 2019 è diventata maestro pasticciere entrando nella prestigiosa Accademia dei maestri pasticcieri italiani. Dall’anno successivo ha cominciato a lavorare nell’azienda di famiglia, apportando innovazioni e idee lungimiranti e coraggiose. È a lei che si deve lo sviluppo del brand Iginio Massari e il lancio dell’e-commerce. Oggi è membro del consiglio d’amministrazione della Iginio Massari Srl e insegna alla 24Ore Business School. Nel luglio 2022, Forbes l’ha inserita nella classifica annuale delle 100 donne di maggior successo in Italia.

Su Instagram, Debora Massari ha quasi 500 mila follower. Attraverso i suoi social, racconta se stessa, la sua grande passione per la danza, la famiglia e gli amici, pubblica appetitose immagini delle sue creazioni e trasmette la sua idea (molto precisa) della pasticceria moderna: «Il dolce è trasgressione: è vero. L’importante è che sia un peccato di gola e non per la gola. I nostri studi sono rivolti a dolci sempre più leggeri e sempre più belli. Il dolce può essere la fine di un pasto, e quindi l’ultimo ricordo, o un attimo isolato e quindi la scelta di una libidine fugace». Per la famiglia Massari, «un dolce è simbolo, è forma ed è contenuto: linee molto geometriche e sempre più pulite, esaltazione di profumi, esplosione di sapori, trascendenza di gusti aromatici. Questo ci sforziamo di ricercare, mai dimenticare che si crea per il prossimo». Da sempre a fianco del padre, partecipa con lui a esposizioni, convegni e trasmissioni televisive.

Donna sportiva, in forma smagliante, ha anche preso posizione contro chi l’ha criticata per la magrezza: «È un argomento su cui le persone sembrano sentire il diritto di esprimersi ancor più che su un corpo in sovrappeso, dimenticando le buone lezioni date dalla Body Positivity. Essere magri implica per forza l’avere dei problemi di salute o, addirittura soffrire di disturbi alimentari? Il mio fisico è frutto della genetica e del duro lavoro in palestra. Così viene meno, ancora, la libertà di piacersi senza dover rendere conto ad altri del proprio aspetto e affrontare accuse ben più pesanti, legate ai disturbi alimentari e alla necessità di curarsi».

Iginio Massari per il ddl “Maestro dell’arte della cucina italiana”

La Cucina Italiana

Iginio Massari, il grande Maestro Pasticciere nonché Presidente APEI, potrebbe diventare rilevante anche a livello legislativo in Italia. Arriva infatti dal SIGEP 2024 la notizia che sta facendo il giro degli organi di comunicazione nazionali secondo la quale siamo al rush finale dell’iter per l’approvazione finale del disegno di legge “Maestro dell’arte della cucina italiana”, che da oggi viene ribattezzato dal Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, come “Legge Massari”.

Da Rimini, il Ministro Lollobrigida ha illustrato il provvedimento che andrà a riconoscere i mestieri di pasticciere, chef e artigiano del cibo al pari di quanto avviene già in altri Paesi, come Francia, Belgio e Spagna.

Accanto a lui, il leggendario Iginio Massari, che ha spiegato: «In Italia non è mai stata coniata ufficialmente la definizione di un mestiere. C’è una differenza sostanziale tra il professionista e l’artigiano che con l’intelligenza delle mani è in grado di dar vita a prodotti belli e buoni. Questa legge ci equipara ad altre Nazioni, partendo oggi dal cibo, ma con l’auspicio che possa allargarsi man mano a tanti altri mestieri d’eccellenza».

Proudly powered by WordPress