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La dieta di Fiorello? Dinner cancelling, a letto senza cena

La Cucina Italiana

Una lunga carriera in radio e in tv, i capelli brizzolati e i baffetti, sempre asciutto e in forma: qual è la dieta di Fiorello?

Rosario Fiorello torna sul palco di Sanremo 2024 grazie alla scelta del direttore artistico Amadeus , che l’ha voluto come co-conduttore, oltre a Teresa Mannino, Giorgia, Lorella Cuccarini e Marco Mengoni. Lo showman catanese è accanto ad Amadeus nell’ultimo giorno del Festival e l’attesa per stasera è grande, perché Fiorello non è solo un comico: sa ballare, cantare, improvvisare. La sua presenza non è una novità sul palco dell’Ariston, ce lo ricorderemo, infatti, nel 1995 con la canzone Finalmente tu, quando per l’occasione sfoggiava il suo look distintivo con i capelli raccolti a coda di cavallo. Il brano si piazzò in quinta posizione, con solo duemila voti di distacco dalla vincitrice Giorgia. Oggi Fiorello, che di anni ne ha 63, ha qualche capello bianco in più, ma fisicamente è in formissima. Il segreto? Scopriamo la dieta di Fiorello, che si può riassumere in un monito: a letto senza cena!

La finta intervista a Woody Allen sugli spaghetti di “Checco lo zozzone” (@rosario_fiorello).

La dieta di Fiorello

Durante una recente intervista Rosario Fiorello aveva ammesso di seguire uno schema alimentare basato sul digiuno intermittente, il quale accelera e aumenta il metabolismo basale, stimolando l’organismo ad attingere dalle riserve di grasso e zuccheri. Ideata dal nutrizionista tedesco Dieter Grabbe, questo regime alimentare consiste sostanzialmente nel saltare l’ultimo pasto della giornata, ossia la cena e pertanto prende il nome di dieta Dinner Cancelling. Secondo il suo ideatore, che ha pubblicato diversi libri sul tema tradotti anche in italiano — tra questi appunto Dinner-Cancelling (Niente cena!), Red edizioni —, permetterebbe di detossificare l’organismo, rinforzare il sistema immunitario e rallentare i processi di invecchiamento. La dieta vieta l’assunzione di cibo tra le 17 e le 8 del mattino (o comunque non prima della colazione). Fiorello aveva raccontato che durante la giornata assume, senza esagerare, qualsiasi tipo di cibo e l’ultimo pasto è quello delle ore 17:00. Dopo di che le uniche cose ammesse sono acqua, bevande non zuccherate e tisane, senza zucchero. Che tutto sommato funzionerà benissimo in occasione di Sanremo, quando si tira fino a tardi e tempo per mangiare non ce n’è. Un’altra sostenitrice sarebbe anche l’attrice Jennifer Aniston, che però, al contrario di Fiorello, salta la colazione e finisce di mangiare cibo solido alle 20.00.

Chiacchiere di Carnevale: la ricetta perfetta

La Cucina Italiana

Siete alla ricerca della ricetta perfetta delle chiacchiere di Carnevale? Siete nel posto giusto. Perché ne abbiamo provate tante, ma questa non la abbandoniamo più.

Questo dolce è diffuso in tutta Italia e viene preparato in tante varianti, molte di più di quanti sono i nomi con le quali le chiacchiere vengono chiamate. Bugie, galani, frappe, cenci, fazzoletti, crostoli: ogni regione ha un modo tutto speciale di chiamarle ma la base della preparazione rimane più o meno sempre la stessa. Sono piccole variabili a fare la differenza: la quantità dell’uno o dell’altro ingrediente o, ancora, il liquore scelto da mettere nell’impasto. Le nostre hanno un profumo speciale, che non vi deluderà. Le prepariamo insieme?

La ricetta perfetta delle chiacchiere di Carnevale

Il segreto per ottenere delle chiacchiere perfette, croccanti e con tante bollicine sulla superficie sta nella stesura dell’impasto che deve essere sottile come un velo e nella cottura in olio bollente alla giusta temperatura. Sbizzarritevi infine con la forma e la finitura per creare delle chiacchiere non solo buonissime da mangiare, ma anche belle da vedere.

Ingredienti per 8 persone

  • 300 g di farina 00
  • 70 g di grappa bianca (o vino bianco secco)
  • 50 g di zucchero semolato
  • 25 g di burro fuso
  • 1 uovo + 1 tuorlo
  • 1 pizzico di sale
  • 1 L di olio di semi di arachidi
  • zucchero a velo q.b.

Procedimento

  1. Setacciate la farina sulla spianatoia e unite il pizzico di sale. Fate un buco al centro e aggiungete lo zucchero semolato, l’uovo e il tuorlo e il burro fuso. Iniziate a mescolare con una forchetta quindi aggiungete anche la grappa. Impastate con le mani per una decina di minuti fino a ottenere un panetto liscio, omogeneo e compatto. Avvolgete il panetto con la pellicola trasparente e lasciate riposare in frigo per 2 ore.
  2. Trascorso questo tempo riprendete l’impasto e staccatene un pezzo tenendo il rimanente nella pellicola per non farlo seccare. Infarinatelo, stendetelo con le dita, poi tiratelo nella macchina per la pasta. Iniziate regolando la macchina sullo spessore maggiore, ripiegate poi la pasta per un paio di volte e procedete allo spessore immediatamente inferiore, e così via, fino a ottenere sfoglie spesse 1 mm.
  3. Sistemate le sfoglie ottenute su un piano infarinato, rifilate i bordi con un tagliapasta dentellato, poi tagliatele in tanti rettangoli. Fate un taglietto di 3 cm nel senso della larghezza al centro di ogni rettangolo senza mai arrivare al bordo. Proseguite così fino all’esaurimento dell’impasto.
  4. Versate l’olio per friggere in una casseruola dai bordi alti (preferibilmente in ferro o alluminio). Portatelo a una temperatura di 160° e friggetevi le chiacchiere poche alla volta girandole a metà cottura fino a che non saranno dorate su entrambi i lati. Una volta pronte recuperatele con la schiumarola e fatele scolare su un foglio di carta assorbente per fritti. Quando non saranno più bollenti spolverizzatele con abbondante zucchero a velo e servite.

Se avete ancora voglia di chiacchiere vi consigliamo la ricetta delle chiacchiere ripiene e quella delle chiacchiere salate.

I consigli per renderle speciali

Le avete mangiate sempre e solo cosparse di zucchero e velo? Provate anche le varianti che vi suggeriamo.

Ricerche frequenti:

Teresa Mannino: «A Milano fate il brunch, noi mangiamo i cazzilli»

Teresa Mannino: «A Milano fate il brunch, noi mangiamo i cazzilli»

A Sanremo 2024 tra i co-conduttori ci sarà anche Teresa Mannino che, al 74° Festival di Sanremo 2024, al via il prossimo 6 febbraio, affiancherà il conduttore e direttore artistico Amadeus la sera di giovedì 8. Autrice e attrice comica siciliana, classe 1970, la Mannino “con uno sguardo unico e originale osserva e racconta ciò che accade nel mondo piccolo delle relaziono private e in quello grande dello scenario pubblico”, si legge nella sua bio.

Amadeus, la Mannino e lo chef Andrea Berton. “Abbiamo scelto gli ingredienti, adesso li dobbiamo solo mescolare”. (@teresamannino_official)

Differenze a tavola tra Nord e Sud

«Sono prontissima, perché è da una vita che mi preparo», aveva dichiarato qualche tempo fa al Tg1. «Ma non a Sanremo, bensì a dire quello che penso, che è quello che farò anche su quel palco». E sul palco dell’Ariston la Mannino non deluderà. Le sue gag raccontano di sé, una siciliana trapiantata al nord, a Milano, ma anche del rapporto tra uomo e donna, genitori e figli, spezzo puntando sulle differenze tra nord e sud, che ruotano perlopiù attorno al rapporto con il cibo e il rapporto con il tempo. «Il cibo per noi meridionali è legato alla sfera emotiva, a Milano qui regalate i fiori, noi vassoi di dolci. Il weekend per noi non esiste, perché abbiamo il pranzo della domenica con i parenti, che sono due alla fine, uno per mangiare l’altro per digerire. Il nostro non è il vostro il brunch, abbiamo pasta con le sarde, melanzane imbuttunate e cazzilli fritti». E proprio i cazzilli fritti sono tra le bontà della cucina tradizionale siciliana, golosi crocché di patate tipici del cibo di strada palermitano. A Palermo infatti si trovano in tutte le friggitorie, ma si servono con le panelle, la variante fritta della farinata di ceci. Ecco la ricetta e cinque consigli per non sbagliare.

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