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Buoni pasto in sciopero: succede per davvero

La Cucina Italiana

Mercoledì 15 giugno, per ventiquattro ore, bar, ristoranti, ma anche supermercati, ipermercati ed esercizi del piccolo commercio non accetteranno pagamenti tramite i buoni pasto. Si tratta del primo sciopero nazionale contro il sistema dei buoni pasto promosso da Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, e dalle principali sigle della grande distribuzione e del commercio.

Buoni pasto in Italia: commissioni altissime

Il motivo? Le alte commissioni che devono pagare gli esercenti, come i bar, i ristoranti e i supermercati. Queste commissioni, infatti, in media, infatti, ammontano a una somma compresa tra il 10% e il 20% del valore del buono (sono le più alte d’Europa). Un esempio pratico: per una spesa di 10 euro, l’esercente ne incassa solo 8.  

Questo sciopero è solo un’azione dimostrativa, che però potrebbe prefigurare una nuova realtà, quella in cui gli esercenti non accettano più i buoni come pagamento, se non si arriverà a una riforma strutturale del sistema che elimini o riduca le commissioni. E il rischio, per i lavoratori, è quello di trovarsi in tasca una forma di denaro che non riesce a spendere.

 “Questa tassa occulta che lo Stato scarica direttamente sulle imprese del nostro settore è inaccettabile», spiega Aldo Mario Cursano, vicepresidente vicario di Fipe-Confcommercio. «Da anni stiamo lavorando per sensibilizzare le istituzioni chiedendo una radicale modifica del sistema che salvaguardi il valore del buono pasto lungo tutta la filiera, ma finora siamo stati inascoltati. L’adesione allo sciopero di 24 ore cresce di ora in ora ed è solo l’inizio di una serie di iniziative che porteranno a non poter spendere più i buoni pasto se non ci sarà una radicale inversione di tendenza già a partire dalla prossima gara Consip del valore di 1,2 miliardi di euro».

Vantaggiosi per le aziende e per i lavoratori

I buoni pasto sono uno strumento vantaggioso per le aziende, che così non devono sobbarcarsi i costi di gestione di una mensa interna e che, dallo Stato, ottengono una serie di vantaggi fiscali (possono dedurre l’intero importo dal totale su cui si pagano Ires e Irap). I dipendenti li utilizzano non solo per acquistare i pasti delle pause pranzo al ristorante o al bar, ma anche per pagare la spesa alimentare, in un periodo storico in cui i prezzi sono schizzati in alto per via dell’inflazione. Non solo: i buoni, entro i 7 euro, sono esenti dalle tasse, mentre il denaro in più in busta paga non lo sarebbe. 

succede al Met di New York

succede al Met di New York

Trasformiamo la visita culturale al Metropolitan Museum of Art di New York in un’esperienza sensoriale al The Dining Room: per la primavera, menu a base di piselli

Piselli dall’antipasto al dessert, un menu completamente basato sulla stagionalità a garanzia dell’ottima qualità degli ingredienti, perché no? Questa l’idea culinaria portata dallo chef John Fraser, due stelle Michelin, al The Dining Room, ristorante chic del Metropolitan Museum of Art di New York. Se a febbraio ha esordito con una serie di piatti a base di funghi, ora è la volta del verde legume – e noi siamo andati ad assaggiare in prima persona.

Peas, please!

Il Metropolitan Museum of Art di New York, chiamato affettuosamente dai newyorkesi anche solo Met, è una vera e propria istituzione del panorama cittadino, se non addirittura nazionale e internazionale. Situato sul lato orientale di Central Park, è un enorme forziere di tesori grazie ad una collezione permanente di oltre due milioni di opere d’arte, suddivise in diciannove sezioni. Diverse e interessanti sono le mostre che si aggiungono all’offerta artistica del Met, anche se negli ultimi anni è l’exhibition a tema moda a richiamare l’attenzione grazie al contributo dal 1995 di Anna Wintour, figura leggendaria non solo per i fashionisti.

Sin dal 1948, maggio è tradizionalmente il mese del Met Ball, ovvero la serata di gala per raccogliere fondi a favore del Costume Institute del Metropolitan Museum of Art. Il vernissage si colora di stupore e fantasia grazie alle celebrities che seguono il dress code basato sul tema della mostra, dall’orientaleggiante “China: Through the Looking Glass” fino al religioso “Heavenly Bodies: Fashion and Catholic Imagination” gli esempi eclatanti sono stati parecchi. Quest’anno il tema è “Camp: Notes on Fashion“, al quale lo chef John Fraser si è ispirato per scegliere l’ingrediente base del suo Spring Menu.

Amo la versatilità dei piselli, le sue tante varietà e le sue infinite preparazioni – da morbido a crudo, da dolce a amaro… I piselli hanno una matrice infinita di possibilità. Sono legumi dall’assurda instabilità, la risposta perfetta alla mostra sul Camp – chef John Fraser

Menu: piselli!

Il menu stagionale del The Dining Room preparato dallo chef stellato per questa primavera si basa sui piselli, che effettivamente conta oltre 1390 varietà classificate. Dalla tradizione all’avanguardia, anche a John Fraser piace sperimentare con questo legume per esaltarne le noti dolci. Al brunch della domenica con vista su Central Park, abbiamo assaggiato una rinfrescante Snap Pea Salad (taccole fresche, rosso d’uovo, peperone Piquillo vanigliato, mandorle, lavanda, vinaigrette allo Chardonnay), seguita da un piatto stuzzicante di Pea Agnolotti (pasta fatta in casa, scalogno, piselli, funghi spugnole, vino bianco, parmigiano, pepe, germogli di piselli verdi), a concludere il dolce originale Baked Alaska (gelato al cioccolato ricoperto di meringa su base di pan di spagna ai piselli). L’esperienza è delicatamente intensa, la freschezza degli ingredienti principe si percepisce ad ogni boccone, le papille gustative si godono un viaggio andata/ritorno su sapori a volte più dolci, altre più pungenti, fino a lasciare la bocca molto soddisfatta.

La location è molto affascinante con quell’aria d’altri tempi e la clientela è certamente più giovane nello spirito che nell’età anagrafica, ma consigliamo di prenotare un brunch in questo luogo storico per vivere un’esperienza a 360 gradi di quello che il Met può offrire – del resto, anche cucinare è un’arte.

Sfoglia la gallery per vedere i piatti a base di piselli!






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