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Antonia Klugmann per WWF: la ricetta degli spaghetti spezzati al latte

Antonia Klugmann per WWF: la ricetta degli spaghetti spezzati al latte

Tre ricette per affermare, attraverso l’esperienza di Antonia Klugmann, chef stellata e volto televisivo (già giudice di Masterchef 7), come anche nell’alta cucina si possa essere sostenibili. E dare il buon esempio, rispondendo a una provocazione, che è un po’ un grido d’allarme, in un hashtag lanciato dal Wwf: #IlPandaSiamoNoi.

“Il cibo – ricorda Wwf – pesa per il 29% degli impatti sul Pianeta ed è responsabile del 37% delle emissioni globali di gas serra”. È necessaria un’inversione di tendenza, fa capire il Wwf, e la chef Antonia Klugmann ci mostra, in tre piatti pensati con il supporto scientifico della responsabile sostenibilità del Wwf Italia Eva Alessi, come anche l’alta cucina possa farsi portatrice di valori di sostenibilità in tutto ciò che fa”, dice la chef patron dell’Argine a Vencò.

Un orto o un giardino, in cui lasciar crescere spontaneamente erbe e verdure che poi mangeremo, è alla base di questa nuova visione dell’alimentazione e la stessa chef Klugmann nel suo ristorante lo dimostra quotidianamente e spera di poter essere d’esempio.

Food for Future: la nuova campagna del WWF dedicata al cibo

La Cucina Italiana

Food for Future, ovvero: il nostro futuro e quello del Pianeta dipendono dalle scelte che facciamo a tavola. Il sistema alimentare è la più grande minaccia per la biodiversità globale. Un’alimentazione sostenibile può salvare il Pianeta e mantenerci in salute. Food4Future (Food for Future): portiamo la sostenibilità alimentare sulla bocca di tutti.

Viviamo in un mondo in cui un miliardo di persone soffre ancora la fame cronica, un mondo “affollato” e con risorse sempre più limitate, che sta spingendo i processi del sistema-Terra oltre soglie biofisiche, dette “limiti planetari”, che non devono essere superate se vogliamo mantenere in equilibrio l’ecosistema terrestre. Quattro di questi limiti sono invece stati già largamente oltrepassati e la causa è quasi sempre riconducibile all’insostenibilità del sistema alimentare.

I 4 limiti planetari superati

  • Perdita di biodiversità: almeno l’80% della perdita di biodiversità globale è causata dall’agricoltura e dal sistema alimentare globale. L’estinzione riguarda specie ed ecosistemi sia terrestri sia marini.
  • Cambiamento d’uso del suolo: il 40% delle terre emerse è già sfruttato per l’agricoltura e l’allevamento, ciononostante la prima causa di deforestazione mondiale è la creazione di coltivazioni, pascoli e piantagioni. Il suolo è una risorsa non rinnovabile da cui dipende la vita sulla Terra e la nostra stessa sopravvivenza.
  • Cambiamento climatico: il 23% delle emissioni globali di gas serra deriva dall’agricoltura, percentuale che arriva al 37% se si considerano tutti processi di trattamento e trasporto dei prodotti alimentari, facendo del sistema alimentare uno dei principali responsabili del cambiamento climatico.
  • Alterazione dei cicli biogeochimici: l’agricoltura e l’allevamento sono la causa principale dell’alterazione umana dei flussi di azoto e fosforo. Abbiamo sconvolto la chimica del Pianeta: oggi si consumano dieci volte più fertilizzanti minerali che non negli anni 60, che inquinano i corsi d’acqua e sconvolgono le aree marine costiere.

Altri limiti sono a rischio, proprio perché strettamente interconnessi, tra cui il consumo di acqua dolce, che negli ultimi 50 anni è più che triplicato e oggi l’agricoltura ne usa fino al 75% per l’irrigazione, e l’inquinamento chimico, causato dalla diffusione incontrollata di erbicidi, fungicidi, insetticidi, antibiotici, ormoni, un cocktail di inquinanti che minaccia la salute dell’uomo e degli ecosistemi.

Sistemi alimentari non sostenibili non danneggiano soltanto l’ambiente, ma minacciano anche la salute, l’istruzione, l’economia, la sicurezza e la pace.

Food for future: la campagna

L’obiettivo della campagna Food4Future è quello di modificare i sistemi alimentari, dalla produzione al consumo, per renderli più resilienti, più inclusivi, più sani e più sostenibili, tenendo conto delle necessità umane e dei limiti del Pianeta. Il cibo è la leva più potente per migliorare la salute umana e quella degli ecosistemi.
Quattro sono le aree in cui è urgente agire: dal campo al mare, dalla tavola alla riduzione di perdite e sprechi alimentari.

4 sfide per non superare i limiti del Terra

  • Grow better – Coltiva sostenibile
  • Fish better – Pesca sostenibile
  • Eat better – Mangia sostenibile
  • Use better – Riduci gli sprechi alimentari

Coltiva sostenibile

L’agricoltura è sostenibile quando produce alimenti e materie prime senza superare i limiti del Pianeta, mantenendo i servizi ecosistemici da cui essa stessa dipende, come suoli fertili, disponibilità di acqua dolce e conservazione di habitat e specie. La nuova rivoluzione agricola si basa su tre grandi principi: convertire le pratiche agricole verso un maggiore rispetto dei cicli naturali degli agroecosistemi; proteggere e aumentare le aree ad alta naturalità, funzionali al mantenimento e incremento della biodiversità, ridurre l’utilizzo di sostanze chimiche di sintesi attraverso la diffusione di pratiche agricole che non richiedano l’uso di pesticidi, fertilizzanti chimici e antibiotici.

Gli obiettivi della campagna

  • Ridurre del 50% l’uso di pesticidi entro il 2030;
  • coltivare il 40% della superficie agricola in biologico entro il 2030;
  • ripristinare almeno il 10% della superficie agricola in aree naturali;
  • riportare l’allevamento a una modalità biologica ed estensiva;
  • più sostanza organica nel suolo e meno fertilizzanti;
  • favorire la transizione ecologica verso la sostenibilità delle industrie agroalimentari

Pesca sostenibile

La pesca eccessiva, distruttiva e illegale è una delle minacce più gravi per gli ecosistemi marini. Su scala globale il 34% degli stock ittici è sovrasfruttato (nel Mediterraneo questa percentuale sale al 75%) e il 60% è pescato al limite delle proprie capacità di rigenerarsi. Un prodotto ittico è sostenibile se: non riduce la capacità naturale degli stock ittici di rigenerarsi, non distrugge gli habitat marini e costieri, non contribuisce in modo significativo al rilascio di gas serra, non minaccia le specie a rischio di estinzione e protette, non inquina, considera adeguatamente gli interessi delle comunità associate, non opera alcuna trasgressione dei diritti umani fondamentali né dei diritti dei lavoratori, non mina la sicurezza alimentare, è legale e tracciabile.

Gli obiettivi della campagna

  • Garantire che la gestione della pesca diventi un sistema partecipativo che includa i pescatori locali;
  • coinvolgere l’industria ittica nella trasformazione del settore della pesca verso la sostenibilità. 

Mangia sostenibile

Il cibo è la principale leva in grado di garantire la salute dell’uomo e la sostenibilità ambientale sul Pianeta. Tuttavia il cibo sta minacciando sia le persone sia il Pianeta. Oltre 800 milioni di persone continuano a non avere quantità di cibo sufficienti, mentre un numero doppio assume quantità smisurate di cibo. Una dieta ricca di frutta, verdura e, in generale, di alimenti di origine vegetale è il pilastro delle diete sane, ma anche di quelle più sostenibili per l’ambiente. Il cambiamento delle abitudini alimentari dei cittadini è lo strumento fondamentale per cambiare l’intero sistema alimentare. La Dieta Mediterranea, globalmente riconosciuta come l’esempio per eccellenza di dieta sostenibile, è a rischio di estinzione.

Gli obiettivi della campagna

  • Promuovere l’adozione di una dieta principalmente a base vegetale;
  • approvare una norma che impedisca l’importazione in UE di prodotti causa di deforestazione e distruzione di ecosistemi. 

Ridurre gli sprechi alimentari

Uno dei paradossi inaccettabili del nostro tempo è la perdita e lo spreco alimentare: cibo buttato via, perso, lasciato marcire o degradato da organismi infestanti. Cibo che ha richiesto energia, terra, acqua, tempo, carburante, risorse naturali e umane, denaro e una certa quantità di inquinanti per essere prodotto, trasportato, trasformato, confezionato, conservato, venduto e acquistato. Le perdite e gli sprechi aggravano l’insicurezza alimentare e la malnutrizione in un momento in cui la fame nel mondo è in aumento. Fondamentale è ridurre sensibilmente le perdite alimentari sul piano della produzione e gli sprechi alimentari sul piano del consumo.

Gli obiettivi della campagna

  • Ridurre fino a eliminare le perdite lungo le filiere, in campo e in mare;
  • eliminare gli sprechi domestici.

Il nostro futuro e quello del Pianeta dipendono anche dalle scelte che facciamo a tavola. Partecipa anche tu a Food4Future e portiamo la sostenibilità alimentare sulla bocca di tutti.

Fonte WWF

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