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Il brut rosé elegante che vien dalla montagna

Un metodo classico del Trentino, a base chardonnay e pinot nero, fresco come il vento delle Dolomiti, “mediterraneo” come l’aria del Garda. Bollicine insolite da servire a tutto pasto

Nasce in Trentino, ai piedi delle Dolomiti, sulle colline dove le viti si arrampicano sulle pergole e dove le uve maturano raccogliendo i venti freschi dal nord, ma anche il clima più Mediterraneo del lago di Garda poco più in là, a sud. Gli acini di chardonnay e pinot nero, i vitigni che lo compongono, vengono raccolti a mano dai viticoltori, poi trattati in cantina per essere trasformati in bollicine eleganti, con l’invecchiamento e l’affinamento.

Frutti di bosco e buona sapidità

Così si potrebbe raccontare il Brut Rosé Trentodoc della Cantina Rotari: un metodo classico ricco e strutturato che riposa in bottiglia sui lieviti per almeno 24 mesi prima di liberare tutti i sentori e la freschezza della montagna. Delicate nuances di frutti di bosco, fragoline e more, con una sfumatura di nocciola nel finale sono le note che si percepiscono al naso, mentre il perlage al palato si rivela setoso e consistente, di buona sapidità e con eleganti note floreali finali.

Abbinamenti a tavola

Un prodotto che ha collezionato numerosi premi e riconoscimenti e perfetto da portare in tavola per un’occasione speciale, magari come continuazione dopo il brut. Il brut rosé è ideale a tutto pasto, specie con piatti di pesce e formaggi, e noi ci siamo divertiti ad abbinarlo anche con ricette sorprendenti come un pre-dessert davvero originale. Non vi resta che provare le nostre proposte!

Il brut contemporaneo per brindare alla tradizione del Natale

Il brut contemporaneo per brindare alla tradizione del Natale

Uve chardonnay spumantizzate con metodo classico, note di frutta gialla matura e crosta di pane. Uno spumante tra storia e avanguardia per celebrare le feste e accompagnare il pranzo natalizio

Colline di vigneti ai piedi delle Dolomiti: se riuscite a immaginare questo splendido scenario, capirete dove nasce il Trentodoc e perché questo spumante rivela caratteristiche così straordinarie. Qui, grazie alla speciale composizione dei terreni e alla varietà dei microclimi, lo chardonnay esprime al meglio il suo carattere fresco e fruttato. Racchiuso in bottiglia e lasciato riposare sui lieviti, libera poi inconfondibili aromi e profumi di montagna.

Storia e avanguardia

È così per il Rotari Brut Trentodoc, le cui uve sono raccolte a mano tra le pergole, pressate sofficemente e poi spumantizzate con il metodo classico, antichissimo sistema conosciuto già 400 anni fa e affinato dal saper fare e dalle tecniche d’avanguardia della Cantina Rotari. Uno spumante elegante, fragrante e intenso, che regala al naso fini sentori di frutta gialla matura, con le sfumature agrumate del limone e del bergamotto, ma anche della crosta di pane e delle mandorle dolci. Il perlage è cremoso e soffice, il gusto ampio e ricco con un finale lungo e persistente.

A Natale, bollicine!

Il Rotari Brut Trentodoc vanta numerosi premi e riconoscimenti ed è una bollicina perfetta per celebrare i momenti conviviali delle feste natalizie, non solo al momento del brindisi, ma anche a tutto pasto, perché questo spumante sa abbinarsi alla perfezione dall’antipasto ai formaggi, dal primo al secondo, accompagnandovi lungo tutto il sali e scendi di portate del pranzo di Natale.

Siete in cerca di suggerimenti per l’abbinamento? Ve ne diamo uno, per un inizio di menù insolito e davvero smart-chic!

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