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Il meglio della Toscana in 8 wine resort

Il meglio della Toscana in 8 wine resort

La Toscana da cartolina è quella dell’interno. Morbide colline, strade bianche, filari di cipressi e, naturalmente, distese di vigne. Perché qui si producono alcuni dei vini più famosi d’Italia, come il Brunello di Montalcino e il Chianti Classico. Zone strategiche da sempre, sono ricche di castelli, casali, ville e conventi che, dopo un sapiente restauro, ospitano alcune delle strutture più belle d’Italia. Camere e servizi di alto livello sono affiancati da un’anima agricola da sempre radicata nel territorio, che porta alla produzione di vino, olio extravergine di oliva e altre squisitezze tutte da scoprire.

Ristoranti e bar: il green pass non serve più?

La Cucina Italiana

Il passo decisivo per segnare l’uscita dalla pandemia sarà quello del primo aprile: è questa la data individuata per l’inizio dell’eliminazione graduale del green pass, e coincide con la fine dello stato di emergenza e l’addio al sistema dei colori e alla struttura commissariale. 

Dunque, dall’1 aprile, per sedersi ai tavoli all’aperto di bar o ristoranti non sarà più necessario mostrare la certificazione verde. E, dal primo maggio, giorno della festa dei lavoratori, un altro passo avanti: per entrare nei ristoranti, anche al chiuso, non ci sarà più l’obbligo di mostrare il green pass rafforzato (quello che viene rilasciato solo ai vaccinati e ai guariti). La certificazione non servirà più nemmeno per prendere un caffè al bancone del bar o per andare in mensa. 

Per favorire il turismo, anche nelle strutture ricettive, dagli hotel ai relais, dall’1 aprile non servirà più il green pass rafforzato. Il documento non sarà più necessario nemmeno per l’accesso a musei, mostre e luoghi di cultura, anche se al chiuso. Via libera anche nei negozi che non vendono beni di prima necessità e in quelli per i servizi alla persona (parrucchieri, barbieri, estetisti). Fine dell’obbligo anche per entrare in uffici pubblici, in banca o alla posta.

Il primo aprile è anche il giorno in cui il green pass non servirà più per le feste e gli spettacoli all’aperto, per le cerimonie pubbliche, le sagre e le fiere.

L’obiettivo, sempre che l’andamento della curva epidemiologica rimanga sotto controllo e non imponga nuovi ripensamenti, visto anche l’aumento recente dei casì, è quello di arrivare gradualmente a un’estate da vivere pienamente, senza più restrizioni. «Credo che arriveremo a un momento in cui il green pass non sarà più richiesto, anche se è uno strumento che rimarrà disponibile, qualora ci fosse la necessità di affrontare una situazione difficile, e ci auguriamo questo non accada», ha spiegato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. «Però ritengo ragionevole pensare che a maggio o a fine maggio nel nostro paese il green pass potrà non essere richiesto: questo è l’obiettivo del governo».

Da Cracco a Cipriani, lo stile a tavola inizia dalla mise en place

La Cucina Italiana

Se “il diavolo è nei dettagli”, come diceva il grande architetto Ludwig Mies van der Rohe, un’apparecchiatura impeccabile può cambiare la nostra percezione dello stare a tavola. Lo sanno bene i grandi cuochi che vestono quelle dei loro ristoranti con veri e propri capolavori sartoriali, spesso commissionati appositamente. Dietro queste mise en place esclusive, in ben 90 Pesi al mondo c’è una storica azienda familiare italiana, Rivolta Carmignani, oggi alla sesta generazione. Una storia che parte da da Macherio, a pochi chilometri da Milano, nel 1867, e prosegue fino ad oggi, come ci racconta Matteo Rivolta, Art Director dell’Azienda. Tra i loro clienti molti grandi cuochi ma anche molte famiglie italiane che ancora oggi si fanno realizzare corredi personalizzati. 

Come si apparecchia una tavola perfetta, partendo dalla tovaglia?
«Distinguerei tra la tovaglia di tutti i giorni e quella per gli ospiti e le situazioni celebrative, come Natale e Pasqua. Quella quotidiana può essere resa bellissima  anche solo da dei sottopiatti di stoffa, magari coordinati ai tovaglioli da un piccolo ricamo, un orlo colorato. Quella formale segue certe regole: deve essere perfettamente stirata ad esempio, lunga il giusto e, se preziosa abbinata a piatti altrettanto preziosi».

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