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Ristoranti nel Salento: 8 indirizzi tra borghi e libri

La Cucina Italiana

C’è un modo diverso dal solito e decisamente interessante per scoprire alcuni tra i migliori ristoranti nel Salento: andare per borghi. Un itinerario diverso, per godersi contemporaneamente ottima cucina e tutta la bellezza e la quiete di piccoli paesi ricchi di arte, storia e cultura. Ora, in piena estate, a offrirci l’occasione perfetta ci sono anche i cinquanta appuntamenti del Salento Book Festival, la più grande e longeva rassegna letteraria itinerante di tutta la Puglia. 

I borghi (e i ristoranti nel Salento)

Il festival è appena cominciato e va avanti fino al 19 settembre tra otto piccoli comuni che sono uno più bello dell’altro: da Gallipoli, il più famoso della zona, a Nardò, tra i più belli, ordinati ed eleganti con le sue piazze e i suoi palazzi barocchi. E ancora Galatone, dove gli appuntamenti del Salento Book Festival si tengono nel meraviglioso Palazzo Marchesale appena ristrutturato, e Cutrofiano, celebre per essere (anche) «il paese delle ceramiche». La rassegna tocca poi Corigliano d’Otranto, tra le più belle sorprese degli ultimi anni grazie al suo antico castello rinato per diventare uno dei contenitori culturali più eclettici di tutto il Salento, Aradeo, con un centro storico tutto in pietra leccese che impreziosisce tipiche case a corte, Castrignano dei Greci, avamposto bizantino nonché uno dei comuni della Grecìa salentina dove si parla ancora il dialetto griko. Infine tra i comuni illuminati che hanno accolto e promosso la rassegna c’è Collepasso, a sua volta ricco di palazzi storici di grande bellezza, come il Palazzo Baronale.

Salento Book Festival, il programma

Ogni volta una scoperta, e assistere alle presentazioni delle novità letterarie del momento con grandi protagonisti è certamente un’emozione in più. Dopo la scrittrice e giornalista Francesca Barra che ha inaugurato il Salento Book Festival con sua figlia Emma Angelina Molfino, tra i tanti ospiti ci saranno il Premio Strega Paolo Giordano con il suo quinto libro, “Tasmania” (Einaudi), l’attore e regista Pif con “La disperata ricerca d’amore di un povero idiota” (Feltrinelli), la conduttrice e attrice Chiara Francini con “Forte e Chiara” (Rizzoli), la cantante Malika Ayane, con “Ansia da felicità” (Rizzoli), la giornalista pugliese Anna Puricella con il romanzo “Monteruga” (Fandango). E ancora, tra i tanti, il magistrato scrittore Giancarlo De Cataldo, il giornalista Antonio Caprarica, l’avvocata e attivista Cathy La Torre e l’attrice conduttrice e influencer Alessia Mancini con “Il sorriso è l’ingrediente segreto” (Mondadori), dove svela le sue ricette più amate in famiglia. Su www.salentobookfestival.it c’è l’intero programma.

Tutti gli appuntamenti sono gratuiti e sono tutti poco prima o poco dopo ora di cena. Motivo in più per fermarsi, mangiare, bere, indugiare e godersi il meglio del Salento anche a tavola. Ecco allora otto consigli: indirizzi speciali, uno per ciascuno dei paesi del Salento Book Festival. Per abbinare ogni presentazione a una cena, e comunque segnarli in agenda.

Foto Facebook Gaio Restaurant

AF-2023

I cannelloni di Donna Imma: il piatto delle feste al Castello

I cannelloni di Donna Imma: il piatto delle feste al Castello

Siamo venuti a fare quattro chiacchiere con Donna Imma e Matteo. È un sabato di giugno e al Castello delle cerimonie stanno arrivando i primi invitati: sei cerimonie contemporaneamente, quattro matrimoni e due comunioni. È una giornata impegnativa, ma una passeggiata per chi è abituato a festeggiare con grandi numeri quasi 365 giorni l’anno: «Oggi sono solo 7-800 persone, non sono tanti», commentano i responsabili della Sonrisa.
La sala ricevimenti di Sant’Antonio Abate è un must per la provincia di Napoli. E non solo. Diventata celebre grazie al programma di Realtime Il Boss delle cerimonie (ribattezzato Il Castello delle cerimonie in seguito alla dipartita del capostipite Don Antonio Polese).

Quattro chiacchiere con Donna Imma e Matteo

doppio riconoscimento per Antica Pesa | La Cucina Italiana

doppio riconoscimento per Antica Pesa
| La Cucina Italiana

Francesco Panella è alle stelle per l’ultimo successo del ristorante di famiglia: dopo aver recentemente festeggiato i 100 anni di attività a Roma e i 10 anni di attività a Williamsburg, è la prima volta che Antica Pesa riceve il premio Wine Spectator Restaurant Award – persino doppio. Congratulazioni!

Nell’ambito dei Wine Spectator Restaurant Awards 2023, che celebrano i migliori ristoranti al mondo per il vino, Antica Pesa Roma è stata premiata con il Best of Award of Excellence e l’Antica Pesa Brooklyn con l’Award of Excellence. È la prima volta per entrambe le sedi ed è uno degli otto ristoranti a ricevere il premio a Roma.

L’ Award of Excellence premia i ristoranti le cui carte dei vini presentano un assortimento ben selezionato di produttori di qualità e un abbinamento tematico con il menù sia in termini di prezzo che di stile, mentre i vincitori del Best of Award of Excellence mostrano un’eccellente ampiezza su più regioni vinicole e/o una significativa profondità verticale dei migliori produttori, oltre a una presentazione superiore.

La carta dei vini a Roma

Per la famiglia Panella, condividere l’autentica esperienza della cultura romana è parte essenziale della loro mission. I vini dell’Antica Pesa a Roma sono accuratamente custoditi nella storica cantina sotterranea, che ho avuto la fortuna di visitare eccezionalmente guidata da Simone Panella, executive chef – un’ esperienza memorabile, non mi stupisce che abbiano ricevuto il premio con un tale tesoro. Questa cantina è una location fantastica, con le pietre a vista, fresca e accogliente, il luogo ideale per custodire tale collezione, che racconta la storia del Paese e dell’Antica Pesa attraverso aneddoti e ricordi catturati in queste speciali bottiglie.

Il concept della lista dei vini di Antica Pesa Roma è perfettamente spiegato dal suo sommelier, Patrizio Amici: «Abbraccia tutte le zone vinicole italiane e internazionali con uno sguardo attento sia alle nuove tendenze, sia al biologico e al biodinamico che al classico. Siamo amanti del vino, quindi abbracciamo tutte le tipologie e cerchiamo di dare spazio a tutte le zone vinicole italiane e internazionali». Per quanto concerne la carta dei vini, è interessante lo sforzo fatto nell’offrire delle proposte in base alle zone, non solo alle regioni, ma proprio ai comuni di provenienza – «e naturalmente un occhio di riguardo alla nostra regione, il Lazio». I prezzi sono per tutte le tasche, un plus non da sottovalutare.

La carta dei vini a Brooklyn

Antica Pesa Brooklyn ha aperto in Berry Street nell’ottobre 2012 ed è stata una delle prime aperture della rinascita di Williamsburg, Brooklyn. Per i fratelli Panella, il quartiere di Williamsburg era il giusto omaggio alla loro casa romana perché, come Trastevere, questo quartiere newyorkese situato sull’altra sponda di un fiume ha forgiato il suo carattere attraverso la creatività. Qui, la gestione è di proprietà del più giovane dei tre fratelli Panella, Lorenzo.

La carta dei vini di Antica Pesa Brooklyn si ispira alla storica cantina romana. Come una galleria d’arte, qui le bottiglie sono esposte in tutta la loro bellezza, presentando al massimo la ricchezza di ogni regione italiana attraverso una scelta qualitativa molto alta. Ad ogni sorso di vino in Antica Pesa Brooklyn pare di viaggiare in Italia.

Riccardo, il sommelier di Antica Pesa Brooklyn, sottolinea come la loro lista dei vini sia frutto di grande ricerca con predilizione per prodotti di nicchia da piccoli produttori, dando rilievo non tanto all’etichetta quanto alla qualità. Un’ottima strategia che porta la carta dei vini ad essere cambiata mensilmente, tenendo viva la scelta e la curiosità dei wine lovers che si ritrovano alla tavola americana di Antica Pesa.

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