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Orietta Berti e i biscotti dell’amico Giordano: la ricetta

La Cucina Italiana

Se avete già provato i biscotti dell’Orietta, allora siete dei veri fan della cantante Orietta Berti – e sicuramente le avrete fatto gli auguri per gli 80 anni appena compiuti il primo giugno scorso!

Artiste famose tanto amate e dolci come Orietta Berti non ce ne sono tante e davvero non saprei quante di loro hanno dei dolci dedicati. Un po’ come ha fatto la maison Hermès con la borsa iconica per Grace Kelly, Giordano Ghini prepara i biscotti dell’Orietta nel suo storico forno a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia. 

La ricetta originale è della mamma di Orietta Berti, poi Giordano Ghini ha iniziato a prepararli in bottega per la famiglia, poi le richieste sono aumentate fino a farlo decidere di metterli ufficialmente in vendita. La confezione trasparente con un be fiocco colorato porta l’etichetta I Biscotti dell’Orietta con tanto di ritratto dell’amica cantante. 

La confezione originale dei Biscotti dell’Orietta (fonte Instagram).

Ospiti insieme a Verissimo da Silvia Toffanin, Orietta Berti ha accolto con affetto la visita a sorpresa del suo amico, che ama definire pasticciere naïf: «È proprio un bravo perché fa le cose al naturale, come si mangiavano quando noi eravamo bambini», citando anche le buonissime crostate alla marmellata, tutto fatto in casa. Giordano Ghini si commuove «Sono biscotti che sembrano normalissimi biscotti, però sono fatti con amore, per me hanno un valore enorme».

Il segreto della giovinezza? La colazione da campioni del 75enne

La Cucina Italiana

Secondo le sue analisi mediche, mantiene anche una pressione sanguigna normale, lipidi nella norma e una densità ossea equivalente a quella di un trentenne. Il 75enne attribuisce alla sua dieta il merito della sua salute e del suo aspetto giovanile

Nello specifico, il segreto della giovinezza che Xinmin Yang si dà come spiegazione è nella sua colazione da campione. Infatti, comprende spesso sei uova, pomodori e cetrioli. A volte opta per farina d’avena e petto di pollo. Persistenza e disciplina definiscono il suo regime, visto che segue questa dieta da oltre 10 anni.

L’avevamo già detto che mangiare uova a colazione fa bene con i consigli della biologa nutrizionista Maria Rosaria Baldi, e l’esperienza raccontata da Xinmin Yang lo confermano. Aggiungiamo un allenamento sportivo continuativo e forse al Santo Graal ci arriviamo? Intanto, restate stupiti almeno quanto me davanti a questo video!

I paccheri di Da Vittorio: ricetta di una pasta leggendaria

La Cucina Italiana

Dici paccheri al pomodoro e intendi subito i leggendari paccheri di Da Vittorio, il ristorante tristellato a Brusaporto (nei pressi di Bergamo) degli altrettanto celebri fratelli Cerea, che hanno reso questa pasta un’icona gastronomica.

Una ricetta lanciata 5 decadi fa che fa impazzire ancora tutti (tra i fan anche Michelle Hunziker, Chiara Ferragni e Brunello Cucinelli che li usa in tutti gli eventi della maison in giro per il mondo, solo per citarne alcuni); una ricetta che, nella sua semplicità, è ancora «la più richiesta» confermano gli interessati. Copiata da tutti, è ormai una piccola leggenda della nostra ristorazione, a tutti gli effetti.

La storia

L’origine del piatto ha un che di fantastico: vuole infatti la leggenda che per i loro 25 anni di matrimonio Bruna e Vittorio Cerea, capostipiti della dinastia di ristoratori bergamaschi, decidessero di partire per Disneyland, Orlando, Florida, per festeggiare.

I coniugi si trovavano in uno dei ristoranti italiani all’interno del parco, il cuoco Alfredo serviva tagliatelle in bianco mantecate al tavolo. Cerea tornò a Bergamo e ripropose la stessa ricetta, ma con le mezze maniche (ora i paccheri) in rosso. Fu un successo clamoroso. 
Per il sugo sono utilizzati tre diversi tipi di pomodoro: San Marzano, datterini di Pachino e cuore di bue. «È una delle ricette interattive che ancora oggi è ultimata al tavolo, davanti ai commensali, creando quel dialogo con l’ospite che è diventato un segno distintivo del ristorante», come i famosi cannoncini alla crema pasticcera farciti davanti ai clienti, al momento del dessert, per lasciare croccante la pasta sfoglia.

Dove mangiarli: da Bergamo a Saigon

A oggi in tutti i ristoranti del Gruppo: da Brusaporto in provincia di Bergamo, appunto, a St. Moritz, ma anche a Shanghai e nel nuovissimo ristorante di Saigon, nonché al DaV Milano in Torre Allienz. Insomma: potete fare un giro del mondo intorno ai paccheri, volendo.

Un piatto, 5 segreti

E se sono così voluttuosi nella loro sconvolgente semplicità, i paccheri vogliono regole precise per essere riprodotti. Ecco, allora le 5 cose che si devono sapere per farli bene.

1) Il mix di pomodori 

Più che uno un mix di diversi pomodori che cambia in base alla disponibilità della stagione, «l’importante è creare il giusto blend fra acidità e dolcezza. In inverno vanno benissimo, oltre ai pelati, anche i pomodori ciliegini in latta e naturalmente i Piccadilly». D’estate è imprescindibile la dolcezza del cuore di bue.

2) Mantecatura da risotto

I paccheri vanno mantecati con abbondante burro e parmigiano, rigorosamente a fuoco spento per non far cagliare il formaggio.  

3) Il parmigiano “giovane”

Per ottenere la famosa cremina è fondamentale che il parmigiano sia giovane: massimo 22 mesi di stagionatura.  

4) Il tocco da chef? La chinoise

Ma se volete ottenere quell’effetto vellutato al palato che solo i paccheri di Vittorio vi sanno dare, non basta frullare la salsa: dovete passarla alla chinoise, il colino a maglie sottili tipico delle cucine professionali. Un passaggio in più, d’accordo, ma il risultato vi ripagherà ampiamente dello sforzo.

5) Il bavaglino per gustarli

Ebbene sì, mangiare i paccheri fa tornare tutti un po’ bambini: al momento del servizio, che siate da Vittorio o in qualsiasi altro ristorante dei fratelli Cerea, verrete “protetti” con un grande bavaglio di stoffa anti schizzo con la  scritta «Oggi sono goloso»: una sorta di professione di intenti, ma anche una tradizione gloriosa che potete ripetere pure a casa (il simpatico gadget è in vendita online insieme ai kit per rifare la ricetta a casa).

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