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Leonardo DiCaprio e la “spesona” da Eataly

Leonardo DiCaprio e la "spesona" da Eataly

Il bello di Hollywood è stato paparazzato all’uscita dello store di Los Angeles con un carrello pieno di prodotti alimentari italiani

Il cibo e i prodotti alimentari del Bel Paese, si sa, sono apprezzati in tutto il mondo, in particolare oltreoceano dove, a dimostrazione di questo fatto, non è raro che qualche celebrity venga scovata a cena in qualche ristorante italiano. Più difficile, invece, è avvistare qualche vip al supermercato e curiosare nei suoi sacchetti, ma negli scorsi giorni il Daily Mail è riuscito a paparazzare Leonardo DiCaprio all’uscita da Eataly a Los Angeles.

La spesa italiana di Leonardo DiCaprio

Il 45enne attore e Premio Oscar spingeva un carrello della spesa pieno: cinque buste di carta colme di prodotti dello store di Farinetti e una tanica di olio extravergine ben visibile dalla foto: una bella pubblicità (inimmaginabile e gratuita) per il produttore che ha subito ripostato lo scatto sui social. Si tratta dell’Olio Roi, l’olio ufficiale dei punti vendita Eataly, prodotto a Badalucco, in provincia di Imperia, da olive taggiasche.

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La foto di Leonardo DiCaprio postata su Instagram dall’azienda Olio Roi.

E il bello non si fa mancare nemmeno la pizza

Sandali, shorts, maglietta, felpa e cappellino della squadra di baseball dei Los Angeles Dodgers: una tenuta sportiva quella del super bello di Hollywood che indossava anche mascherina e guanti secondo le disposizioni a contrasto del Coronavirus e che era accompagnato dalla sua fidanzata, la 22enne modella e attrice Camila Morrone. I due hanno anche preso delle pizze napoletane d’asporto e le hanno mangiate in auto prima di uscire dal parcheggio. Morsi di quotidianità vip che non sembra poi così diversa dalla nostra, forse.

Leonardo 500: le mostre in Italia da visitare fino al 2020

Leonardo 500: le mostre in Italia da visitare fino al 2020

Il 2019 è l’anno dedicato al 500esimo anniversario di Leonardo da Vinci, ma le mostre a lui dedicate proseguono anche oltre. A partire dalla data della scomparsa del Genio del Rinascimento (2 maggio 1519), gli eventi e le attività per celebrare il suo immenso lascito creativo come uomo di scienze, artista, inventore e creativo inarrestabile, sono state molte in tutta Italia. Oltre alle visite classiche come il Cenacolo Vinciano a Milano o la città natale di Vinci, vi sono nuove esposizioni per chi volesse scoprire di più su Leonardo da Vinci che proseguono anche fino al nuovo anno 2020. Ecco le principali in 5 città italiane:

Milano

Milano non smette di rendere omaggio a Leonardo da Vinci, forte dei suoi quasi vent’anni passati in città, attraverso un calendario pieno di proposte originali. Tra le più rappresentative senza dubbio vi è la mostra a Palazzo Reale, La Cena di Leonardo per Francesco I: Un Capolavoro in Seta e Argento. Dai Musei Vaticani, infatti, arriva nella città meneghina l’arazzo dedicato all’Ultima Cena di Leonardo, una delle prime copie del peculiare affresco murale del refettorio di Santa Maria delle Grazie che venne realizzata per soddisfare l’esigenza della corte francese che intendeva portarne con sé l’immagine (dal 7 ottobre al 17 novembre 2019, info qui).

Fulcro delle celebrazioni milanesi è certamente il Castello Sforzesco, che offre tre itinerari espositivi così suggestivi e moderni da lasciare a bocca aperta grandi e piccini. Il primo è Sotto L’Ombra del Moro, in cui la Sala dell’Asse si conferma come luogo simbolo di Milano Leonardo 500, riaperta dopo un lungo restauro di quasi sei anni. Mentre nella Sala delle Armi si svolge Leonardo a Milano, un percorso multimediale che porta il visitatore alla scoperta di Milano così come doveva apparire agli occhi del maestro durante i suoi soggiorni milanesi (in diversi momenti tra il 1482 e il 1512). Entrambe le esposizioni proseguono fino al 12 gennaio 2020, mentre per chi fa in tempo fino al 18 agosto vi è anche Leonardo tra Natura, Arte e Scienza nella Sala dei Ducali, una mostra documentaria, concepita attorno a una rigorosa selezione di disegni originali di Leonardo da Vinci e di altri maestri del Rinascimento. Consultate il sito ufficiale per informazioni e prenotazioni.

Prato

Il Genio di Leonardo da Vinci applicato alla moda: al Museo del Tessuto si affronta il suo contributo ad una delle attività economiche preponderanti del suo tempo, l’arte tessile. Leonardo da Vinci. L’ingegno. Il Tessuto offre un’occasione interessante per scoprire le invenzioni leonardesche attraverso ricostruzioni 3d, apparati multimediali e modellini in scala, e anche un’occasione per valorizzare l’importanza dell’ingegneria meccanica applicata all’industria tessile, elemento che la collega saldamente alla storia del distretto pratese. Disegni, dipinti, supporti multimediali e macchinari ricostruiti permettono di vivere un’esperienza originale di cultura. Fino al 29 settembre 2019, per informazioni e prenotazioni qui.

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Roma

Leonardo da Vinci soggiorna a Roma in Vaticano tra il 1513 e il 1517 a seguito di Giuliano dei Medici, fratello di papa Leone X, ultima tappa italiana prima di proseguire per la Francia. A questo periodo ricco di creatività viene dedicata la mostra Leonardo a Roma. Influenze ed eredità, in cui vengono approfondite le influenze che l’artista ha subito e ha esercitato in quel luogo e periodo. La sede della mostra è Villa Farnesina, luogo particolarmente significativo e rappresentativo dell’arte del Rinascimento maturo romano trovato da Leonardo al suo arrivo nella città eterna. Dal 3 ottobre 2019 al 12 gennaio 2020, informazioni e prenotazioni qui.

Torino

Prenotatevi fin d’ora per domenica 13 ottobre, quando nel capoluogo piemontese avrete la possibilità di conoscere il Genio leonardesco sotto un punto di vista diverso. A cura della botanica Valeria Fossa, Palazzo Madama propone un itinerario inconsueto per approfondire alcune riflessioni raccolte dal grande artista toscano attraverso l’osservazione attenta di piante e fiori del giardino medievale. Il percorso si chiama Reali Sensi – La Botanica di Leonardo, per informazioni e prenotazioni qui.

Napoli

La città partenopea unisce le forze e mette in mostra alla Biblioteca Nazionale di Napoli tutte le testimonianze  manoscritte, iconografiche e bibliografiche presenti presso le collezioni della biblioteca, dell’Università Federico II e di altre istituzioni napoletane e italiane. Lo scopo è di dare diffusione maggiore alla lezione vinciana e rinascimentale nell’architettura e nell’ingegneria del Mezzogiorno moderno. Dall’08 novembre al 31 gennaio 2020, per informazioni qui.

5 invenzioni in cucina di Leonardo da Vinci, il Genio toscano

5 invenzioni in cucina di Leonardo da Vinci, il Genio toscano

Impossibile dare a Leonardo da Vinci una definizione unica: scienziato, pittore, inventore, scultore, ingegnere e… appassionato enogastronomo!

Il mondo intero omaggia Leonardo da Vinci nel quinto centenario della sua scomparsa tra eventi dedicati e mostre interessanti in cui vengono messe in risalto le sue opere d’ingegno e d’arte, ma forse non tutti conoscono la sua grande passione per la cucina. Tanto quanto per l’anatomia umana, la sua mente analitica e creativa era affascinata dalle materie prime e dalla loro lavorazione. Tra un progetto di Macchina Volante, lo schizzo su carta della bozza del suo prossimo dipinto o una tavola di anatomia umana, l’uomo simbolo del Rinascimento ci ha lasciato le tracce della sua incomparabile visione anche nel mondo della cucina.

Seppur il condizionale sia d’obbligo, pare proprio che Leonardo da Vinci abbia avuto un trascorso nella ristorazione. Mentre è alla bottega del Verrocchio, la sera va a lavorare come garzone alla Taverna delle Tre Lumache sul Ponte Vecchio a Firenze tra il 1472 e il 1478. In seguito a una lite fra bande fiorentine rivali, la taverna prende fuoco e Leonardo si mette in società con l’amico e grande pittore Sandro Botticelli aprendo la Taverna delle Tre Rane. Qui Leonardo trova la palestra perfetta per il ruolo di Gran Maestro di feste e banchetti alla corte degli Sforza di Milano per più di trent’anni.

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Oltre al dubbio Codice Romanoff, fonte di libri come Note di cucina di Leonardo da Vinci di Jonathan Routh, di certo c’è il Codice Atlantico, ovvero la più ampia raccolta di disegni e scritti di Leonardo da Vinci conservata alla Biblioteca Ambrosiana di Milano. Si parla di circa 1750 disegni prodotti nel quarantennio tra il 1478 e il 1519 che spaziano sui diversi argomenti dall’anatomia all’astronomia, dalla botanica alla chimica, dalla matematica alla geografia fino al volo degli uccelli e i progetti d’architettura.

Tra leggenda e realtà, si imputano a Leonardo diverse invenzioni innovative per la cucina

Il girarrosto. Il foglio 21r del Codice Atlantico riporta due immagini di girarrosti di ideazione leonardiana, uno azionato da un contrappeso, l’altro dall’aria calda sollevata dai fuochi e incanalata tramite una rotazione proporzionale all’intensità delle fiamme stesse. Uno spiedo dotato di eliche che girano con il calore della fiamma è stato realizzato per le cucine della villa medice La Ferdinanda ad Artimino (Prato).

Il cavatappi. La forma definitiva a noi oggi nota compare in alcuni schizzi presenti nel Codice Atlantico, forse databili al periodo tra il 1482 e il 1499.

L’ affetta uova a vento.

Il trita aglio.

Il macina pepe. Ispirato nel disegno al faro di La Spezia.

 

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