Tag: ricette primi e secondi

In Svezia potete assaggiare il leggendario gelato Nobel

In Svezia potete assaggiare il leggendario gelato Nobel

Solo presso il bistrot del Nobel Museum di Stoccolma è possibile assaggiare il Nobel Ice Cream, ispirato a una vecchia tradizione del celebre premio

Il leggendario dessert che veniva servito al banchetto della cerimonia del premio Nobel, soprannominato Nobel Ice Cream, è stato ricreato con maestria ed è ora disponibile esclusivamente presso il Bistro Nobel, la caffetteria del Museo del Premio Nobel a Stoccolma. È un’occasione ghiotta, in tutti i sensi, per rivivere in tutto e per tutto il glamour del premio Nobel e per scatenare le papille gustative con un gelato davvero speciale.

La tradizione del gelato da premio Nobel

Nel 1976, durante il pranzo di gala per il premio Nobel, venne creato un dessert per l’occasione e soprannominato il Nobel Ice Cream. Fu servito agli ospiti di ogni Nobel Banquet fino al 1998, allietando per anni le celebrazioni di tutto coloro che vennero insigniti del prestigioso riconoscimento. Il dolce, allora, aveva una singolare forma di bomba e consisteva in strati di gelato e sorbetto alla frutta, con combinazioni di sapori quali vaniglia-lampone e frutto della passione-ananas, il tutto ricoperto di zucchero filato e accompagnato a una decorazione commestibile a forma di “N”. Per rendere ancora più spettacolare il momento del dessert, i gelati venivano serviti ai tavoli da una parata di camerieri su vassoi con attaccate stelle filanti.

Il Nobel Ice Cream di oggi

Attualmente il celebre gelato fa parte del menu del Bistro Nobel, all’interno del Nobel Museum (Nobelmuseet) di Stoccolma, inaugurato nel 2001 in occasione del centenario del premio Nobel. La versione rivisitata e scenografica, in vendita solo ed esclusivamente qui, è composta da una “bomba” di gelato alla vaniglia, decorata con gelato al camemoro o lampone artico. Il dolce della vaniglia si sposa perfettamente con il gusto selvaggio e prelibato dei frutti di bosco, dolci ma caratterizzati da una nota astringente. Il Nobel Ice Cream viene servito, come da tradizione, direttamente al tavolo, e nel piatto, oltre al gelato, c’è una guarnizione di frutta fresca (fragole, mirtilli e alkekengi) o di zucchero filato, cui si aggiunge la vera novità del piatto: una moneta Alfred Nobel di cioccolato, simbolo dell’organizzazione del premio Nobel e del museo stesso.

Foto: Nobel Ice Cream (Nobel Museum Facebook)

Bere senza alcol: la nuova tendenza sono i mocktail (e vi spieghiamo come farli)

Bere senza alcol: la nuova tendenza sono i mocktail (e vi spieghiamo come farli)

Cocktail buoni, elaborati, di moda, ma senza alcol. Sono la nuova tendenza in fatto di mixology, parola di esperto, e visto che sono perfetti per ricevere durante le Feste, vi diamo una ricetta realizzata in esclusiva da La Cucina Italiana per Pompadour

Definire i mocktail un “cocktail senza alcol” è davvero riduttivo. I cocktail analcolici che spopolano nelle capitali del bartending come New York e Londra non hanno nulla da invidiare ai classici drink a base di gin, whiskey o rum. Anzi.
Un tempo cocktail alcol-free come Shirley Temple e Virgin Colada erano relegati alle ultime pagine delle drink list di locali e ristoranti, offerta dovuta per accontentare bambini e astemi. Oggi invece i mocktail hanno smesso di essere versioni sbiadite dei grandi drink internazionali, e sono un segmento di mercato in rapida crescita – e un’idea da copiare anche a casa.

Sempre meno alcol, fino allo zero

La cultura del bere sta evolvendo rapidamente e negli ultimi anni gli appassionati di cocktail sono in crescita, quante le occasioni di consumo e la consapevolezza della propria salute. Si apprezzano ingredienti sofisticati, equilibrio, bilanciamento di sapori e profumi, proprio come per un vino. Con in più ricette studiate per specifici momenti, che oltre al classico fuori pasto incontrano l’abbinamento con il cibo e persino gli orari diurni della giornata. I cocktail hanno invaso le nostre giornate, le cene, i pranzi, i brunch – e non necessariamente quindi con un contenuto alcolico, seppur minimo. La nuova tendenza della mixology internazionale mira quindi a ridurre sempre di più la gradazione dei cocktail, che siano da aperitivo, da dopocena, o da pasto.

Oltre all’alcol c’è di più

“L’assenza di alcol non è più l’unica caratteristica principale dei mocktail – spiega Alessandro Melis, anima di Indrinkable, bartender navigato, formatore e mixology consultant per tanti locali – oggi l’attenzione si concentra sulla qualità e l’abbinamento degli ingredienti presenti (e non sull’unico assente!) di questa tipologia di drink. Non sono più versioni “senza”, ma ricette costruite, pensate e ideate per diversi momenti della giornata e diverse occasioni d’uso, “con”, tanto da offrire e da far scoprire al pubblico”.
Oggi i mocktail sono talmente popolari che i locali più alla moda ne hanno di signature, con ricette speciali, dedicate ai singoli momenti della giornata, dall’aperitivo al dopocena, e soprattutto a nuove occssioni come brunch e pranzi, un tempo orari off limits per i bartender. “A Milano due dei cocktail che stanno avendo maggior successo nei locali in cui abbiamo studiato la drink list, sono proprio due mocktail – prosegue Alessandro – e vengono bevuti in orario diurno o a pasto. Acqua di mare è un cocktail a base di acqua del Mediterraneo, succo di limoni, sciroppo di zucchero al pepe nero e soda, molto gettonato, tanto quanto Profumi di Campo, a base di sciroppo al rosmarino, estratto di cetriolo e succo di lime”. Un soffio di estate e di primavera, ma si beve la stessa cosa tutto l’anno? A parte alcuni grandi classici, assolutamente no.

I cocktail sono stagionali, come la cucina

I cocktail bar cambiano le liste ad ogni stagione, come i ristoranti, proprio per ispirarsi ad ingredienti e sapori differenti. Ora in inverno, si preferiscono note speziate e di frutti rossi, che richiamano quelle tipiche del Natale. Alla fantasia non c’è limite “perché i barman oramai non si accontentano più dei prodotti in commercio e come degli chef preparano i propri sciroppi, estratti e molti infusi con cui “cucinare” i cocktail sul momento” conclude Alessandro. Utilizzando gli infusi Pompadour ha creato sei cocktail in esclusiva per la Cucina Italiana, come Cinnamon Red, a base di Infuso Garofano e Cannella e tante altre ricette che verrano svelate nei prossimi mesi sulla rivista e online. L’obiettivo, aiutare i lettori a cimentarsi in un bartending facile e casalingo, ma d’effetto e al passo con i tempi.
Per le Feste, come aperitivo o per il brindisi del dopocena, ecco la ricetta del cocktail perfetto da accompagnare alla classica bottiglia di bollicine – che scommettiamo non sarà più così gettonata.

Cinnamon in Red
1 tazza di Infuso Garofano e Cannella Pompadour
2 cucchiaini di succo di lime
1 bicchiere di soda al limone
1 cucchiaino di miele
1 pizzico di pepe nero
Shakerate l’infuso e il succo di lime con il pepe e il miele. Versate in un bicchiere da long drink con ghiaccio e colmate con la soda; decorate a piacere con ribes rosso.

10 idee autunnali per condire la pasta fresca

Come preparare la pasta fresca in tre minuti con Pasta Mixer di Marcato e i nostri consigli per sperimentare primi piatti di stagione buoni come quelli della nonna

Uova e farina. Acqua e farina. A volte basta poco per creare una magia capace di scaldare ogni cuore. Intorno al tavolo di sempre, tutti riuniti per una grande occasione. Accoccolati sul tavolino da caffè per una serata a due da vivere con gioia e lentezza. O perché no, la domenica. Dove la pasta fresca è il vero ospite d’onore.
Che sa abbinare semplicità e gusto, non è mai fuori luogo e piace a tutti. Soprattutto ora che le temperature iniziano a scendere e i piatti possono diventare più corposi. Ora che si indugia più volentieri a tavola e si gode appieno dei profumi e dei vapori della cucina, che diventa il cuore pulsante della casa ogni volta che accendiamo i fornelli.
E ora che abbiamo abbandonato gli ingredienti estivi, cosa ci resta a disposizione per condire la nostra pasta fresca? Tra una lista infinita di materie prime, abbiamo scelto quelle perfette per interpretare dieci condimenti di stagione e dire che l’autunno è bello, tra un assaggio e l’altro.
Ma prima di pensare alle ricette, prepariamo la pasta fresca come quella della nonna. In 3 minuti.

Il sistema Pasta Mixer

Simulare la lavorazione manuale della pasta. Marcato è partita da questa esigenza per la creazione di una macchina perfetta per realizzare pasta fresca e gli impasti base di pizze, biscotti e pane. Pasta Mixer si differenzia dunque dalle planetarie e offre un impasto tradizionale andando ad amalgamare gli ingredienti sul fondo tramite la pala centrale. Il risultato è uguale a quello che otteniamo lavorando gli ingredienti con le mani. Ma in tre minuti.
Dopo aver versato gli ingredienti nella macchina, bastano tre minuti perché l’impasto sia pronto per la lavorazione finale. E qui, se abbiamo scelto di creare della pasta fresca, possiamo contare su una gamma di accessori perfetta per il taglio in diversi formati come fettuccine, tagliolini, capellini, lasagne, lasagnette, spaghetti e trenette.

Sfoglia la gallery

10 condimenti per l’autunno

E ora che abbiamo preparato la pasta fresca in 3 minuti, rimane tutto il tempo per decidere a quale condimento abbinarla. Nella gallery qui sotto, una raccolta di idee perfette per rendere indimenticabile il vostro prossimo piatto.

Sfoglia la gallery

Come conservare la pasta fresca

Con Pasta Mixer di Marcato, preparare la pasta fresca è semplice e immediato. Perché non prepararne un po’ di più per i prossimi giorni? Uno dei metodi più semplici per conservarla, è metterla sottovuoto entro tre ore dalla sua preparazione. In questo modo potremo tenerla in frigorifero fino a dieci giorni.
Se non avete la macchina per il sottovuoto, potete pensare al metodo del congelamento. In questo modo durerà fino a tre mesi, contro le 48 ore del frigorifero. Ma il metodo più tradizionale per conservare la pasta fresca, è quello di essiccarla. Perché l’operazione riesca nel migliore dei modi è importante stenderla sugli appositi accessori come il Tacapasta Marcato. I vostri formati lunghi asciugheranno alla perfezione in un paio d’ore circa.

Proudly powered by WordPress