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Plum cake: 15 ricette per una soffice colazione o merenda

Plum cake: 15 ricette per una soffice colazione o merenda

Dalla colazione alla merenda, il plum cake conquista grandi e piccini. Il suo nome significa “torta di prugne”: in Inghilterra viene preparato, infatti, con questi frutti, ma la ricetta classica del plum cake prevede anche l’utilizzo di canditi e uvetta al posto delle prugne.

L’impasto è soffice: alla base di farina, uova, zucchero, burro si possono aggiungere altri aromi e ingredienti a piacere, come il limone per esempio, per rendere il plum cake ogni volta diverso. La forma caratteristica di questo dolce è quella di un parallelepipedo, da ottenere con uno stampo a cassetta. Il plum cake è facile da preparare: basta impastare gli ingredienti, rovesciare il composto nello stampo e infornare.

Plum cake, ricette per la stagione fredda

In autunno e inverno il plum cake si può arricchire con frutta di stagione come mele e pere, con frutta secca come noci e nocciole o, ancora, con carote, zucca e cioccolato. Dividendo l’impasto in due e colorando una delle parti con il cacao, si possono ottenere plum cake bicolore o marmorizzati. Ecco qualche idea: Plum cake con le pere, Plum cake con carote, mele e cocco, Plum cake alle pere e amaretti con crumble, Plum cake alle carote, Plum cake alle noci, Plum cake di nocciole e carote con crema al limone, Plum cake marmorizzato con zucca e cioccolato, Plum cake all’olio e cacao, Plum cake bicolore, Plum cake Marbré al tè Matcha.

Plum cake, ricette per la bella stagione

Quando fa caldo possiamo giocare con tutta la frutta colorata della bella stagione, oltre alle erbe aromatiche. Tra le idee a cui potete ispirarvi ci sono queste: Plum cake con i fichi, Plum cake all’uva fragola, Plum cake al limone e frutti di bosco, Plum cake al rosmarino e mirtilli.

I nostri plum cake da preparare senza esitare

Il miglior pandoro artigianale: la selezione per Natale 2023

Il miglior pandoro artigianale: la selezione per Natale 2023

Qual è il miglior pandoro artigianale del 2023? Ecco – finalmente – la nostra selezione!

Il mondo, almeno a Natale, si divide in due categorie: gli oltranzisti del panettone e i fan del pandoro. Quest’ultimo è stato per lungo tempo sottovalutato, ma oggi non è più così. Il pandoro, come lo conosciamo, ha una tradizione relativamente recente: il dolce ha un anno di nascita, il 1894, e un “padre”, il pasticciere Domenico Melegatti, che “brevettò” la ricetta di un dolce fatto di farina, lievito, uova e tanto, tantissimo burro.

Quello del pandoro artigianale era ed è tuttora un impasto ricchissimo, per nulla facile da lavorare. Per questo non tutti i pasticcieri che producono panettone si cimentano nella lavorazione del dolce tipico di Verona, e per questo è considerato una sorta di banco di prova per i migliori.

Non solo: se l’impasto, così ricco, deve essere perfettamente lavorato per crescere in altezza ad assumere la forma che tutti conosciamo, le fasi successive non sono meno impegnative – dalla lievitazione lunghissima alla cottura, che deve avvenire in un apposito stampo, fino al riposo dopo la cottura. E sono i dettagli a fare la differenza: l’influenza delle temperature, la capacità manuale dell’artigiano pasticcere, la scelta delle materie prime che devono essere di primissima qualità.

E se realizzare un buon pandoro artigianale è una faccenda complicata, anche sceglierlo non è facilissimo. Se decidiamo di uscire dagli schemi e dagli scaffali del supermercato, dobbiamo farci guidare non più dalle pubblicità, ma dalle etichette e dai nostri sensi: all’assaggio il pandoro deve essere soffice, non stopposo o elastico, e deve avere un profumo di burro che avvolge e conquista. Questo è l’ingrediente chiave, che deve essere freschissimo, e possibilmente di centrifuga. Non ci sono orpelli nel pandoro, niente canditi, uva passa o frutta secca: la sua caratteristica è la semplicità, e per questo, come tutte le cose semplici, deve essere perfetto.

Differenze tra pandoro artigianale e pandoro della grande distribuzione

Come dicevamo, le differenze tra un pandoro artigianale e uno della grande distribuzione possono riguardare diversi aspetti – a partire dagli ingredienti fino al processo di produzione, passando per qualità e tradizione. Ecco alcune differenze che solitamente si riscontrano:

Agriturismi e ottima cucina: gli indirizzi per un weekend di gusto

Agriturismi e ottima cucina: gli indirizzi per un weekend di gusto

Può bastare anche una breve vacanza per dimenticare lo stress, e con agriturismi e ottima cucina non si sbaglia mai: la campagna ha il potere di distenderci, di farci riscoprire il piacere della vita lenta, di rimetterci in contatto con le cose che contano. Poi il cibo genuino fa il resto, perché un buon piatto è sempre un acceleratore di felicità.

Agriturismi e ottima cucina

Ecco gli agriturismi perfetti per vivere l’atmosfera autunnale. Dal parco del Ticino, che resta una certezza per chi a Milano è alla ricerca di quiete non lontano dal centro, alla Val di Taro, in provincia di Parma, che è un’esplosione di sapori e profumi con le specialità di stagione, cominciando dal porcino e dal tartufo bianco. Al tartufo bianco abbiamo riservato anche un romantico indirizzo nel Monferrato, dove provare l’esperienza della caccia. Infine, due idee fuori dalle solite rotte: un agriturismo in Alto Adige, lungo la strada del vino di Appiano, e un altro in Friuli Venezia Giulia, per scoprire anche in autunno un territorio pieno di bellezza.

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