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Per un futuro alimentare sostenibile, ecco 5 soluzioni

La Cucina Italiana

Urgono soluzioni per un futuro alimentare sostenibile. Si stima, infatti, che entro il 2050 la popolazione mondiale supererà i 9 miliardi di persone, con una crescita della popolazione urbana e una diminuzione di quella rurale. Sebbene la produzione alimentare assoluta possa essere sufficiente a sfamare una popolazione così in crescita, esistono notevoli divari tra i Paesi nell’uso della scienza, della tecnologia e dell’innovazione in agricoltura e nella produzione alimentare. Con i terreni coltivabili e le risorse d’acqua dolce fortemente limitate in molte parti del mondo e le pratiche agricole inadeguate o le conseguenze del cambiamento climatico che portano al degrado di terreni e mari, è imperativo trasformare i nostri sistemi agroalimentari. Ciò sarà possibile solo attraverso l’applicazione diffusa di scienza, tecnologia e innovazione.

Un futuro alimentare sostenibile con sistemi agroalimentari più resilienti

Utilizzare l’innovazione per recuperare spazi sottoutilizzati per l’agricoltura urbana

Si stima che nel 2050 due terzi della popolazione mondiale vivranno in contesti urbani. Gli ambienti urbani e periurbani rappresentano risorse in gran parte non sfruttate in termini di terra e acqua per la produzione di piante, l’agroforestazione, l’allevamento e l’acquacoltura. Lo spazio sottoutilizzato all’interno e intorno alle città può essere utilizzato per rinverdire l’ambiente e produrre cibo, riducendo la dipendenza dai beni trasportati e commercializzati, che stanno diventando sempre più costosi.

Un’estensione della produzione urbana è “l’agricoltura verticale”, che può utilizzare strutture inutilizzate, come vecchi edifici o container navali dismessi. Questo tipo di agricoltura sfrutta lo spazio verticale per produrre colture in un ambiente controllato. Si tratta di un’agricoltura indoor automatizzata che utilizza colture idroponiche, un’atmosfera artificiale e l’illuminazione a LED. La produzione è possibile tutto l’anno ed è indipendente dalle condizioni atmosferiche, ma l’allestimento è costoso e richiede una grande quantità di elettricità. Sebbene questa tecnologia relativamente sofisticata sia attualmente adatta solo alle regioni in cui è facile accedere ad attrezzature specializzate e ai finanziamenti per l’avviamento, i progressi tecnologici potrebbero consentire presto una diffusione più ampia.

La FAO sta fornendo risorse ai decisori politici per far progredire l’agricoltura urbana e garantire che le tecnologie appropriate siano disponibili per tutti, promuovendo la conversione delle aree urbane in Città Verdi.

Ridurre le distanze e migliorare l’accesso attraverso internet

Tradizionalmente, per i piccoli produttori rurali, più ci si allontanava dalle città, più era difficile accedere ai servizi. Con lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie digitali, come Internet e i telefoni cellulari, alcuni dei problemi legati alla distanza e all’accesso limitato o costoso possono essere mitigati. La pianificazione e la gestione sono notevolmente migliorate grazie alla possibilità di coordinarsi digitalmente tra produttori e acquirenti, ad esempio, e di avere accesso a fonti di dati che possono aiutare a prendere decisioni. Le tecnologie mobili non possono sostituire completamente le infrastrutture fisiche, ma possono facilitare l’accesso a molti servizi in misura molto maggiore di quanto fosse possibile in precedenza.

Utilizzare le applicazioni digitali nei sistemi agroalimentari

Nel settore agroalimentare si sono registrati recenti progressi, come le tecnologie mobili, il telerilevamento e l’informatica distribuita, nelle aree delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC). La riduzione del “divario digitale” ha permesso ai piccoli produttori di sfruttare le reti di telefonia mobile e la disponibilità di Internet per accedere a informazioni, input, mercati e finanziamenti. Sebbene queste tecnologie si stiano diffondendo rapidamente, sono anche in rapida evoluzione e le comunità più povere faticano a tenere il passo con gli sviluppi in termini di infrastrutture, costi, alfabetizzazione elettronica, quadri normativi e accesso ai servizi.

Le applicazioni per telefoni cellulari hanno funzioni diffuse in termini di gestione, monitoraggio, marketing, finanza e supporto alle decisioni e sono sempre più utilizzate dai piccoli produttori. 
La tecnologia digitale, come l’intelligenza artificiale e la blockchain, può svolgere un ruolo importante nel migliorare la sostenibilità dei sistemi agroalimentari. Fornendo formazione e garantendo l’accesso alle tecnologie più recenti, la FAO contribuisce ad assicurare che i piccoli produttori non si lascino sfuggire i progressi in questo settore in rapida evoluzione.

Sviluppo di vaccini per animali

I vaccini sono fondamentali per controllare e prevenire numerose malattie animali, alcune delle quali minacciano anche la salute umana. I vaccini stimolano una risposta immunologica che aiuta a combattere la malattia imminente. Le radiazioni possono essere utilizzate per inattivare i microrganismi patogeni, in modo che un animale vaccinato non sviluppi una malattia e non sia messo a rischio dalla vaccinazione con un microrganismo vivo, che potrebbe inavvertitamente innescare una malattia.
I vaccini  sostengono l’industria zootecnica nei Paesi in cui le malattie rappresentano un ostacolo alla produzione sostenibile.

Migliorare le catene alimentari con una tecnologia migliore

Le catene del valore sono complesse. Forniscono stipendi, profitti, entrate fiscali e forniture ai consumatori. Inoltre, coinvolgono un’ampia gamma di individui, dai produttori fino ai consumatori.
La loro sostenibilità si basa su componenti economiche, sociali e ambientali e qualsiasi aspetto poco efficiente può avere un impatto sulla sostenibilità a uno o a tutti questi livelli.
La FAO sostiene lo sviluppo sostenibile del valore della catena alimentare, che considera le catene del valore in modo olistico e collega i produttori ai consumatori. La FAO aiuta inoltre gli attori chiave delle catene di valore a identificare le aree di scarsa performance e a intervenire di conseguenza.

La scienza, la tecnologia e l’innovazione possono fornire nuove soluzioni ai problemi dei sistemi agroalimentari. Sfruttandole, saremo in grado di produrre cibo in modo sicuro per il nostro futuro.

Fonte FAO

Quarantena, perché in casa si ha sempre fame? Cause e soluzioni utili

Cosa fare per tenere sotto controllo la voglia di cibo e il desiderio di mangiare di continuo? Ecco le cause più comuni degli attacchi di fame e le dritte per rendere più sani gli sgarri

Da quando il lockdown è scattato e si sta tutto il giorno in casa per via della quarantena un problema molto comune con cui molti si ritrovano a fare i conti è l’aumento degli attacchi di fame improvvisi. Avere un frigo e una dispensa sempre a disposizione di certo non aiuta a stare alla larga dagli sgarri. Spizzicare di continuo ed esagerare con gli spuntini durante la giornata aumenta però il rischio di ingrassare non solo per via del surplus di calorie introdotte, ma anche dei chili in più che magari si sono presi nelle ultime settimane. «L’eccesso di grasso nell’organismo è in grado di influenzare la fame e la sazietà» spiega la nutrizionista Nicoletta Bocchino. «Quando mettiamo su peso, infatti, ormoni come la leptina e l’insulina, aumentano il senso di fame. In altre parole, più ingrassiamo, maggiore sarà il rischio di avere attacchi di fame tra un pasto e l’altro e di accumulare chili in più» dice l’esperta. Ma cosa fare per tenere sotto controllo la voglia di mangiare in continuazione? Ecco le cause più comuni degli attacchi di fame e le soluzioni per rendere più sani gli sgarri.

Si esagera con pizza & Co

«Un consumo eccessivo di dolci, pizze, focacce, prodotti da forno a base di farine raffinate favorisce gli alti e bassi della glicemia, il livello di zuccheri nel sangue. Questo meccanismo provoca una maggiore produzione dell’ormone insulina, che a sua volta stimola gli attacchi di fame improvvisi tra un pasto e l’altro e favorisce l’aumento di peso» dice la nutrizionista. La soluzione? «Cercate di fare ogni giorno dei pasti sani e bilanciati in cui siano presenti ortaggi e verdure, ricchi di fibre. Rallentano lo svuotamento gastrico, favoriscono il senso di sazietà e aiutano a evitare gli eccessi di cibo». La pizza deve essere considerata un piatto speciale, una concessione che ci si fa, una volta a settimana.

Si è annoiati

A volte fuori dai pasti si mangia per noia oppure per placare il nervosismo e l’agitazione. Per tamponare la fame nella stragrande maggioranza dei casi la scelta ricade sui comfort food come gli snack salati o dolci (patatine in busta, biscotti, merendine ecc.). «Sono alimenti che hanno un basso indice di sazietà ma allo stesso tempo forniscono tante calorie, zuccheri e grassi dannosi per la linea e la salute che è meglio evitare» dice la nutrizionista Nicoletta Bocchino. La strategia utile in questi casi per contrastare l’attacco di fame suggerisce l’esperta «è avere a disposizione alimenti già porzionati, gratificanti ma allo stesso tempo salutari». Un esempio? «Un po’ di frutta secca ricoperta di cioccolato fondente può essere un’ottima soluzione. Assicura fibre e acidi grassi essenziali che favoriscono la sazietà e nello stesso tempo soddisfa il palato. In più, il cioccolato è fonte di triptofano, che favorisce la produzione di serotonina, l’ormone del buonumore» dice la nutrizionista.

La notte si dorme poco

Dormire poco la notte favorisce gli attacchi di fame diurni per diverse ragioni. «A volte si mangia non per fame vera e propria, ma per stanchezza. Inoltre, se la notte si dorme poco e male l’organismo aumenta la produzione di grelina, l’ormone della fame e abbassa quelli della leptina, l’ormone della sazietà» dice la nutrizionista Nicoletta Bocchino. Ma c’è di più. «Il riposo favorisce il corretto funzionamento del metabolismo, che aiuta a trasformare il cibo in energia». Per favorire il sonno e ridurre il rischio di sgarrare durante la giornata il consiglio suggerisce l’esperta «è di fare attenzione al pasto serale. A cena vanno evitati per esempio gli alimenti molto salati come i cibi in scatola, i formaggi, i salumi, gli alimenti precotti, la pizza. Disidratano, stimolano la sete e agevolano la veglia» conclude l’esperta.

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