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Roger Federer a tavola: dieta, piatti preferiti, abitudini a tavola

La Cucina Italiana

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Shottino di aceto e la sera champagne!

E se la giornata comincia con i cibi dolci («Ho un debole per i waffles con frutta fresca, specialmente nelle giornate di match»”) a cui aggiunge poi un caffè, del succo di frutta fresco, e uno ‘shottino’ di aceto (perché aiuta a prevenire gli infortuni muscolari e l’alcalinità del corpo), a bordo campo più volte l’abbiamo visto addentare una barretta o una banana per ricaricarsi, grazie alla concentrazione di carboidrati e potassio. La sera si concede persino anche qualche bevanda alcolica, non solo quando festeggia un successo. Tra le sue collaborazioni anche una con una maison di champagne… Il campione ha sempre cercato di alternare i carboidrati fra pranzo e cena, mangiando tantissima verdura e frutta. Insomma, Roger Federer non ha mai seguito una dieta specifica. Come si vede dai suoi gusti in materia di ristoranti, che non nasconde postando su IG diverse foto che lo ritraggono mentre mangia. 

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“Dieta” a base di gelato 

Roger Federer è anche ghiotto di biscotti, di dolci, di cioccolato e… di gelato. Una volta ha confessato di potersi nutrire anche solo di quello… E infatti di oggi la notizia che Gusto 17 celebrerà il leggendario tennista con una Limited Edition di gelati ispirati alle origini del campione svizzero, alle sue passioni culinarie e ai campi – quelli verdi di Wimbledon – che ne hanno segnato la crescita fino a diventare leggenda. Una passione quella per il gelato che non ha mai nascosto:

E da domani, cosa mangerà King Roger?

«Ho sempre fatto molta attenzione al cibo, anche al quando e al quanto. Diciamo che sono extra gluten free. Ma nello stesso tempo, cibo e bevande, sono fra le cose belle della vita, e voglio godermele, non cambierò proprio ora». Certo, si sa, il metabolismo di uno sportivo va rallentando quando si conclude l’attività agonistica, ma Roger, tutto sommato, è ancora giovane e sicuramente lo terremo d’occhio. Perché in molti adesso lo chiameranno per girare altri spot e per firmare nuove collaborazioni, non solo sportive – magari ancora ai fornelli. Teniamolo d’occhio!

US Open 2022: tiramisù in… coppa!

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Un tiramisù in una coppa… speciale, quella degli US Open 2022

La tennista Iga Świątek ha battuto la tennista tunisina Ons Jabeur al USTA Billie Jean King National Tennis Center di New York lo scorso 10 settembre, vincendo gli US Open 2022 e confermandosi la numero 1 del ranking femminile.  La campionessa è stata protagonista di un dolce episodio durante la conferenza stampa, nella quale ha commentato la sua vittoria. 

Invitata ad aprire la coppa del trofeo, ha trovato al suo interno… un tiramisù: la campionessa, un po’ incredula, ma compiaciuta, ha molto gradito la sorpresa: «Grazie ragazzi! È bellissimo!». Ha tolto la pellicola che copriva il cubetto con il dolce contenuto, dimostrandosi intenzionata a mangiarlo subito, anche rischiando di sporcarsi. Soprattutto perché, ha dichiarato, «non ho ancora avuto il tempo di mangiare…».  

Ig Swiatek trova il tiramisù nella coppa degli US Open 2022!

Julian Finney/Getty Images

Iga Świątek ha solo 21 anni, compiuti il 31 maggio scorso, ed è il volto nuovo del tennis mondiale. Con le sue vittorie, come questa prima agli US Open e due volte il Roland Garros nel 2020 e nel 2022, la tennista polacca ha decisamente le carte in regola per essere la prossima grande protagonista del palcoscenico sportivo internazionale – soprattutto ora che il mondo guarda all’uscita della campionessa Serena Williams. Tra i vari record, apprendiamo da La Gazzetta dello Sport, Iga Świątek è anche la più giovane di sempre a vincere nella stessa stagione Indian Wells e Miami e la quarta in tutto a riuscirci dopo Steffi Graf, Kim Clijsters e Viktoria Azarenka.

Una piccola vittoria, questo tiramisù in coppa,  anche per il nostro dolce nazionale, eletto dalla campionessa polacca come suo dolce preferito: evidentemente un toccasana, visti gli strabilianti risultati sportivi della campionessa che è saldamente in testa alla classifica femminile di tennis, con più del doppio dei punti dalla seconda classificata. Un ottimo risultato agli US Open, ma soprattutto… dolcissimo!

GP Monza: dove mangiare bene e tifare Ferrari

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I monzesi o lo odiano o lo amano. Il Gran Premio d’Italia F1 a Monza non può lasciare indifferenti, e divide gli oltranzisti dell’autodromo da quelli che proprio non lo sopportano. Di certo la Formula Uno è il biglietto da visita della città nel mondo, e da tutto il mondo arrivano gli appassionati per assistere all’evento.

Ma Monza non è solo il Gran Premio: chi arriva in città in questa occasione (come in altre) può allargare lo sguardo e regalarsi una gita in una città che merita la visita. Magari concedendosi anche una pausa golosa per mangiare qualcosa di buono.

A spasso per la città

Senza dimenticare che l’autodromo stesso, costruito nel 1922, può essere considerato un monumento, la visita inizia proprio dal Parco, il più grande tra i parchi cintati in Europa, e dalla Villa Reale, settecentesco capolavoro di eleganza e simmetria, residenza estiva degli Asburgo prima e dei Savoia poi. Ma la Regina per antonomasia a Monza non appartiene a nessuna di queste nobili casate: è Teodolinda, regina dei Longobardi e fondatrice, secondo la leggenda, della città. La cappella a lei dedicata, nel transetto del Duomo, merita di essere visitata con calma e attenzione: per la bellezza e la ricchezza degli affreschi che la decorano, opera degli Zavattari, e perché al suo interno è custodito un tesoro prezioso per l’arte, per la storia e per la fede. La Corona Ferrea, il cui valore va ben al di là di quello delle piastre d’oro, delle gemme e delle pietre preziose che la compongono: al suo interno, battuto a formare un cerchio, si trova un chiodo, che la tradizione identifica con uno di quelli usati per la Crocifissione di Cristo. Il “ferro” che dà nome al gioiello ne fa dunque una reliquia, usata per le incoronazioni di re e imperatori, da Carlo Magno a Napoleone: “Dio me l’ha data, guai a chi la tocca” è la frase più che famosa pronunciata dal Grande Corso nel cingere la corona.  La visita non si esaurisce qui: continua con il Duomo e con il suo museo, ricco di reperti longobardi, e con una passeggiata per il centro storico, tra le bellezze di monumenti come l’Arengario e il ponte dei Leoni.

Monza a tavola:

Non solo Gran Premio: una Monza da scoprire e da assaporare

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