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Carbonara Fit, l’alternativa sana | La Cucina Italiana

La Cucina Italiana

Tenere insieme due istanze, all’apparenza opposte: il sapore intenso e indimenticabile degli spaghetti alla carbonara e la digeribilità e leggerezza di un piatto sano. Nasce così l’idea della Carbonara Fit.  In fondo, chi non ha mai sognato una carbonara capace di non intaccare il peso forma e concessa anche a chi è a dieta? Poi, certo, c’è chi mal sopporterà la tradizione rivista alla luce delle esigenze nutrizionali di oggi, ma aspettate a trarre giudizi frettolosi: vi presentiamo nel dettaglio la Carbonara Fit.

Carbonara Fit, la ricetta e perché è salutare

Spiega la nutrizionista Laura Quinti di Terme di Saturnia Natural Destination: «Questa versione di carbonara vede la presenza del carboidrato integrale. Una scelta che la rende immediatamente più salutare. Usare spaghetti integrali equivale ad assicurarsi un indice glicemico controllato, un senso di sazietà che sopraggiunge prima e dura a lungo, una peristalsi intestinale stimolata dalla ricchezza di fibre. Prediligete pasta di grano duro, integrale e trafilata al bronzo», consiglia l’esperta.

Passiamo alle altre sostituzioni sane: «Il guanciale di maiale o la pancetta vengono rimpiazzati dalla bresaola, più magra e meno calorica, così da ridurre l’apporto di grassi e colesterolo. Piuttosto che rosolarla in olio, meglio saltare la bresaola senza condimento in una padella antiaderente. Dite addio al pecorino romano: al suo posto troviamo il grana, formaggio con meno calorie e meno sodio, ideale per ridurre i rischi di ipertensione e ritenzione idrica. Invece dell’uovo intero si utilizza solo l’albume, dall’alto valore proteico».

Calorie: carbonara classica vs carbonara Fit

Il risultato finale è una ricetta con tutto un nuovo curriculum di nutrienti. Parlano i numeri. Come ricorda la nutrizionista: «La carbonara classica conta 429,7 calorie per 100 grammi, 289,6 mg di colesterolo e 14,4 grammi di proteine, la carbonara Fit prevede 67 calorie per 100 grammi, 23 mg di colesterolo e 15 grammi di proteine. Non intendete rinunciare alla carbonara tradizionale? Considerando quanto sia iper calorico il suo condimento, l’indicazione è solo una: limitare le porzioni, sia di spaghetti, che di condimento». A voi la scelta.

La riscoperta degli sport all’aperto durante la pandemia

La riscoperta degli sport all'aperto durante la pandemia

La riscoperta degli spazi all’aperto durante la pandemia ha coinciso con un crescente interesse per gli sport outdoor, una tendenza in costante crescita

Nell’ultimo anno, a causa dell’emergenza coronavirus, le nostre abitudini quotidiane hanno subito notevoli cambiamenti, anche sul fronte delle attività sportive e del tempo libero. In Italia come all’estero abbiamo assistito a due scenari diametralmente opposti: da una parte gli sportivi che, soprattutto durante i periodi di lockdown, hanno prediletto gli allenamenti casalinghi usufruendo di app e video lezioni, dall’altra coloro che hanno invece preferito esercizi e attività da svolgere all’aria aperta. A predominare in questo inizio 2021 è proprio questa seconda tendenza, di cui si prevede una crescita costante andando incontro alla bella stagione.

Il successo degli sport outdoor tra numeri e novità

A confermarlo è ad esempio l’aumento delle vendite di attrezzature e mezzi di trasporto per sport fuori casa, che va di pari passi con la crescente e sempre più ampia offerta di lezioni di fitness, personal training ed escursionismo. I recenti dati Istat (febbraio 2021) che riguardano i prodotti più acquistati dagli italiani includono ad esempio scarpe da trekking e monopattini elettrici. Notevoli anche le vendite delle bici, ben due milioni solo nel 2020, che coincidono con un aumento di oltre il 27% di spostamenti in bici in Italia a partire dal lockdown di marzo 2020. L’altra conferma arriva dal successo delle nuove politiche sostenibili e i progetti europei che investono sempre più nelle aree urbane all’aperto, inaugurando nuove piste ciclabili e spazi verdi.

Nuove piste ciclabili e palestre a cielo aperto

La riprogettazione delle città sta appunto agevolando lo svolgersi degli sport all’aperto, in primis quelli che riguardano la mobilità sostenibile e la ciclabilità. Il primo cambiamento sostanziale dell’ultimo anno riguarda le piste ciclabili. Oltre a essere stati connessi tra loro e prolungati tratti già esistenti, in molte città d’Italia sono stati realizzati chilometri e chilometri (quasi 200 km solo nel 2020) di nuovi percorsi ciclabili che spesso passano attraverso grandi aree verdi arrivando a congiungere non solo diversi quartieri, ma anche il centro con la periferia.
L’altra novità importante riguarda i parchi cittadini. In questi mesi di pandemia sono infatti state istituite numerose aree adibite all’allenamento all’aperto, pensate per gli appassionati di fitness e non solo. Questi centri fitness all’aperto spesso includono veri e propri circuiti di allenamento e un’ampia varietà di attrezzi moderni e innovativi o costruiti con materiali naturali di riciclo. Oltre al body building e alla ginnastica a corpo libero, in molti parchi vengono anche organizzati corsi di yoga, pilates o ginnastica posturale, il tutto sempre a numero limitato, con iscrizione obbligatoria e distanziamento anti Covid. Non mancano, infine, anche le originali iniziative dei personal trainer ai tempi del Covid, che oltre a organizzare allenamenti nel verde propongono percorsi in luoghi alternativi quali aree pedonali urbane o addirittura su tetti e terrazze.

La riscoperta degli spazi all’aperto durante la pandemia ha coinciso con un crescente interesse per gli sport outdoor, una tendenza in costante crescita

Il successo del trekking e delle microescursioni

Un altro effetto della pandemia è stata la riscoperta della natura incontaminata e selvaggia che a livello sportivo si sta traducendo nella riscoperta del trekking fuori città. Il sempre più frequente limite di tempo e di spostamenti, sta portando sempre più appassionati di escursionismo a prediligere sentieri e itinerari immersi nella natura, ma facilmente raggiungibili dalla città o, addirittura, a pochi passi da casa. Cresce, infatti, la tendenza della micro avventura, ovvero viaggi in località e spazi verdi che permettono di fare sport all’aperto e di vivere l’avventura in natura, ma senza grandi spostamenti e difficoltà organizzative.

Insomma, il 2021 si prospetta l’anno perfetto per riscoprire il piacere dell’esercizio fisico all’aperto e a portata di mano e per approfittare di questo periodo storico per esplorare e scoprire le bellezze del proprio territorio.

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Farro: perché è il cereale ideale per chi fa sport

Farro: perché è il cereale ideale per chi fa sport

Questo antico cereale ha numerosi vantaggi per la linea e la salute. Ricco di vitamine, minerali e antiossidanti, è un ottimo alleato per dimagrire e ottimizzare i risultati dell’allenamento

Il farro, in particolare quello integrale, è un vero e proprio integratore naturale per chi fa sport. Questo antico cereale grazie alla ricchezza di micro e macronutrienti ha un’azione tonificante. Aiuta l’organismo durante gli sforzi fisici intensi come l’allenamento ad affrontare con una marcia in più, stress e fatica. Uno dei suoi punti di forza è la versatilità. I fiocchi di farro, per esempio, mescolati a colazione a latte o yogurt, semi oleosi e frutta di stagione sono perfetti per preparare porridge e muesli super energetici. A pranzo i suoi chicchi  abbinati ai legumi (oppure alle uova, al pesce o alla carne), alle verdure di stagione e all’olio extravergine d’oliva sono perfetti per preparare piatti unici veloci e pratici da consumare prima di allenarsi. «Grazie alla ricchezza di fibre e carboidrati complessi aiutano a tenere sotto controllo l’appetito e a non far mancare ai muscoli “la benzina” indispensabile per affrontare l’allenamento», spiega Nicoletta Bocchino, biologa nutrizionista. Anche la pasta di farro integrale è ottima per chi fa sport, soprattutto se si va in palestra nel prime ore del pomeriggio. «Sebbene dal punto di vista calorico sia simile a quella di grano (100 grammi forniscono circa 350 calorie), è più digeribile. Permette quindi di affrontare il training leggeri, ma con la giusta carica». dice l’esperta, che qui spiega perché il farro è il cereale ideale per chi fa sport.

Contrasta i cali di energia

«Il farro integrale, in fiocchi, soffiato o sotto forma di derivati, compreso il pane, ha il grosso vantaggio di fornire energia all’organismo in modo lento. Ha infatti un indice glicemico più basso rispetto a quello del frumento e consente di modulare meglio la secrezione di insulina di limitare i cali energetici improvvisi durante l’allenamento», dice la nutrizionista Nicoletta Bocchino. «Il merito è dei carboidrati complessi e delle fibre di cui è fonte che assicurano energia e sazietà a lungo».

Combatte l’affaticamento

Il farro fornisce una serie di vitamine preziose per combattere il senso di stanchezza durante e dopo il workout. Apporta vitamine del gruppo B. «Contiene la vitamina B2 e la vitamina B3, che svolgono un ruolo fondamentale nel metabolismo energetico di grassi, zuccheri e proteine. Questo cereale è inoltre fonte di triptofano, precursore della serotonina e della dopamina, neurotrasmettitori che aiutano a sentirsi carichi durante l’allenamento. I suoi chicchi inoltre abbinati nello stesso pasto a cibi che apportano vitamina C (spinaci, lattuga, rucola, kiwi, agrumi) forniscono ferro più facilmente assimilabile dall’organismo, utile per sentire meno la fatica», dice l’esperta.

Favorisce la salute dei muscoli e delle ossa

Il farro apporta metionina, un aminoacido essenziale. «Associato nello stesso pasto ai legumi (ceci, lenticchie, fagioli, piselli) fornisce tutti gli aminoacidi essenziali coinvolti nello sviluppo e nel mantenimento dei muscoli. Inoltre, favorisce la formazione delle proteine, indispensabili per il recupero muscolare post allenamento. Il farro è poi una buona fonte di calcio, un minerale amico della salute delle ossa. Rafforza lo scheletro e riduce il rischio di andare incontro a dolori articolari e osteoporosi», dice l’esperta.

Aiuta a stare alla larga dai crampi

Il farro è ricco di vitamine che hanno un’azione antiossidante. «Questo cereale apporta in particolare buone quantità di vitamina A, vitamina C e vitamina E che fungono da antiossidanti per il controllo dei radicali liberi che si formano durante gli sforzi intensi, riducendo gli stati infiammatori durante l’attività fisica», dice la nutrizionista Nicoletta Bocchino. I suoi chicchi infine sono una fonte straordinaria di magnesio. «Questo minerale favorisce la corretta funzionalità dell’apparato circolatorio e fornisce ai muscoli un importante aiuto, contrastando i crampi che possono sopraggiungere durante e dopo l’allenamento».

Ricerche frequenti:

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