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Primo Maggio 2023: i supermercati aperti

La Cucina Italiana

Arriva il Primo Maggio, giorno della Festa dei lavoratori, ed è tempo di barbecue, picnic all’aria aperta e gite fuoriporta. Sia per chi ha dimenticato un ingrediente per la preparazione del menù, sia per chi rimane in città e non ha ancora fatto la spesa può essere utile sapere quali saranno i supermercati aperti anche il Primo Maggio.

Ogni catena e ogni singola amministrazione regionale d’Italia, infatti, può decidere se aprire o chiudere i supermercati nei giorni festivi. Qui vi forniamo alcune indicazioni e gli indirizzi internet dei principali punti vendita. Ma, prima di partire per andare a fare compere, vi consigliamo un’ulteriore verifica sui siti, per accertarsi che il negozio di interesse rimanga aperto e in quali orari, per non rischiare un viaggio a vuoto.

Aldi

I punti vendita rimarranno aperti anche il Primo Maggio, con orario domenicale (che cambia a seconda delle sedi). Qui si può trovare il negozio più vicino.

Bennet

Buone notizie per chi ha bisogno di fare la spesa all’ultimo minuto: i punti vendita Bennet osservano un’apertura speciale, come già avevano fatto il 25 aprile e come faranno il 2 giugno.

Carrefour

Non c’è un’indicazione univoca: i supermercati Carrefour saranno aperti a macchia di leopardo. Per sapere se il punto vendita più vicino è aperto, occorre controllare gli orari di apertura sul sito.

Conad

Anche questa linea di supermercati non ha dato un’indicazione che vale per tutti: molti punti vendita rimarranno aperti, ma in base al negozio di interesse, si può consultare il sito per accertarsi dell’apertura.

Coop, Ipercoop ed Esselunga

Il Primo Maggio sarà giorno di riposo per i dipendenti di queste catene di supermercati. In particolare, la Coop fa sapere che «la chiusura rientra nel quadro dellechiusure per scelta” definite dalla cooperativa dal giugno 2017 nell’ambito di festività religiose e civili per “soddisfare i bisogni di soci e clienti senza forzare i consumi”, come recitava un manifesto delle cooperative emiliane degli anni Sessanta. Una scelta che mira a garantire feste in famiglia a clienti, soci e dipendenti della cooperativa cercando di tenere insieme etica ed impresa, valori cooperativi e sostenibilità economica».

Iper – la grande I

Questi supermercati rimarranno tutti aperti il Primo Maggio, con un orario speciale che cambia in base al punto vendita e che potete consultare qui.

Lidl

La maggior parte dei punti vendita sarà aperta anche nel giorno della festa dei lavoratori. Qui il sito dove controllare gli orari.

MD

Si potrà fare la spesa nei supermercati MD, ma gli orari di apertura (che si possono verificare qui) cambieranno a seconda del punto vendita.

Penny

Alcuni negozi della catena saranno aperti per tutta la giornata, alcuni solo per mezza, mentre altri potranno chiudere. Qui tutte le informazioni dettagliate.

Ricerche frequenti:

spesa gratis, l’inaugurazione | La Cucina Italiana

La Cucina Italiana

Un supermercato solidale dove la spesa si fa gratis. Venerdì 14 aprile a Cassino, in provincia di Frosinone, si inaugura un emporio dedicato alle famiglie in difficoltà socioeconomica, che potranno rifornirsi di tutti i prodotti necessari, alimentari e non solo, «pagandoli» con una speciale tessera su cui, ogni mese, saranno accreditati dei punti.

Gli utenti del supermercato solidale saranno, di base, circa 250 famiglie, che da diversi anni vengono seguite dall’Assessorato ai Servizi sociali e che già possono contare sugli approvvigionamenti della Fondazione Banco Alimentare che ogni mese, da febbraio 2020, consegna circa tre tonnellate di prodotti alimentari alle persone che ne hanno bisogno.

Ogni famiglia potrà scegliere, in base alle proprie reali necessità, fra quelli disponibili nell’emporio, gli articoli da «acquistare», il cui costo è determinato non in euro, ma in punti (quelli che vengono caricati sulla apposita tessera). L’assortimento del supermercato è costituito da prodotti alimentari vicini alla scadenza e di recupero e oggetti salvati dallo spreco, in eccedenza o in donazione.

«Per tante, troppe famiglie, questo continua a essere un tempo molto difficile», ha spiegato l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Cassino, Luigi Maccaro. «All’emergenza alimentare si è aggiunto il caro bollette e l’aumento generalizzato di tutto ciò che serve a una famiglia per vivere dignitosamente. Soprattutto laddove ci sono figli minori la situazione è spesso insostenibile. L’emporio solidale, dunque, non è solamente un luogo di distribuzione alimentare, ma vuole essere un punto di riferimento per tutte queste famiglie in difficoltà».

A occuparsi della gestione dell’emporio ci pensa la Cooperativa sociale Arca: i magazzinieri e gli addetti alla distribuzione saranno alcuni giovani con disabilità. Il supermercato solidale è intitolato a Donato Formisano, storico presidente della Banca Popolare del Cassinate, deceduto nel dicembre del 2021: il suo istituto bancario ha messo gratuitamente a disposizione del Comune i locali che ospitano la struttura.

Cani al supermercato: possono entrare? Ecco la risposta

La Cucina Italiana

Cani al supermercato: possono entrare? L’argomento è di grande attualità. Il ministero della Salute ha appena chiarito con ben due note come bisogna comportarsi, ricordando regole precise a noi padroni ma soprattutto ai gestori dei punti vendita. A dare l’input è stata la domanda di un cittadino che si è chiesto proprio se potesse portare il proprio animale domestico a fare la spesa. La risposta? In sostanza è «dipende». Dal supermercato, anzitutto.

I cani possono entrare al supermercato?

La regola generale, infatti, è che i cani non possono entrare in alcun modo nei luoghi in cui vengono somministrati alimenti per non correre il rischio che vengano compromesse igiene e sicurezza. I supermercati non fanno eccezione perché non sono esclusivamente un luogo di distribuzione (in cui, cioè, si vendono cibi confezionati). Nei supermercati, infatti, ci sono spesso anche laboratori di gastronomia, banchi pescheria o macelleria, e non di rado angoli dedicati ai cibi pronti da mangiare. Perciò, come ha chiarito Ugo Della Marta, Direttore Generale della Direzione per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione (DGISAN) del ministero della Salute: «Il tenore della normativa appare abbastanza chiaro, pertanto nei locali o aree laddove i cibi sono preparati, trattati o conservati l’accesso degli animali domestici dovrebbe essere impedito».

Capuski

Come comportarsi con un cane al supermercato?

C’è un però, come ha poi specificato il dirigente del ministero della Salute, anche in seguito alla richiesta di precisazioni (e qualche protesta) di diverse associazioni che operano per la tutela degli animali. Il responsabile della sicurezza alimentare è proprio il titolare del punto vendita, perciò è anzitutto lui (o lei) a dover garantire che gli animali non entrino in contatto con i cibi, per assicurare l’igiene. Per cui, scrive sempre  il ministero della Salute, «nei luoghi dove gli alimenti sono preparati, trattati o conservati è necessario che l’ operatore del settore alimentare predisponga procedure adeguate per tenere sotto controllo la presenza di animali infestanti ed impedire l’accesso agli animali domestici». Tradotto: se il supermercato lo consente, perché ha predisposto delle regole precise impegnandosi a farle rispettare, e misure idonee a garantire igiene e sicurezza in modo che gli animali non vengano a contatto con il cibo (come i carrelli dedicati, per esempio), i cani al supermercato possono entrare. Non fanno eccezione nemmeno i cani guida o quelli delle forze dell’ordine, come i cani antidroga.

Cani al supermercato: cosa dicono i regolamenti

Oltre a questo, intervengono anche i regolamenti comunali. Per esempio a Milano il il Regolamento per il benessere e la tutela degli animali del Comune, estendendo diverse tutele ai gatti, oltre che ai cani, obbliga gli esercizi commerciali a motivare l’eventuale divieto di ingresso agli animali con un cartello ben visibile all’entrata che scioglie sin da subito ogni dubbio. 

Cani al supermercato: le regole dei punti vendita

Finora le politiche intraprese sono diverse: c’è chi come Esselunga e Iper preferisce vietare l’ingresso ai cani proprio per via della natura stessa dei punti vendita che hanno laboratori in cui gli operatori preparano a vista vari tipi di pietanze e lavorano diverse materie prime. Altri invece hanno preferito un’altra strada: Carrefour, per esempio, da tempo ha previsto nella maggior parte dei punti vendita dei carrelli per cani, così come Conad che ha anche firmato un accordo con la la Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente. Il cambio di passo rispetto ai cani nei supermercati si deve infatti molto agli agli animalisti che hanno spinto affinché gli si consentisse l’ingresso. Il regolamento europeo, fermo peraltro al 2004, prescrive infatti l’assoluto divieto. 

L’importanza del buon senso

Non è prescritto, ma si presume che, regole a parte, prevalga sempre il buon senso: come stanno ricordando in queste ore anche diversi veterinari chiamati ad esprimere il proprio parere sul tema, meglio evitare di portare a fare la spesa un cane di grossa taglia o un po’ troppo vivace. Inoltre, per evitare spiacevole inconvenienti, sempre meglio tenere in borsa una museruola. 

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