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The World’s 50 Best Restaurants 2023: dove, quando

La Cucina Italiana

Dopo Londra, tutti pronti per la prossima edizione di The World’s 50 Best Restaurants 2023, sponsorizzati da S.Pellegrino & Acqua Panna, che saranno ospitati nella città di Valencia, in Spagna, nel giugno 2023.

Gli chef, i ristoratori e le star culinarie più rinomate del mondo si sono riuniti a Londra lo scorso luglio per l’edizione 2022 dei The World’s 50 Best Restaurants, presso lo storico mercato Old Billingsgate, segnando il ventesimo anno.

Per il prossimo anno, si va a Valencia e The World’s 50 Best Restaurants 2023 prevede un vasto programma di eventi ospitati in tutta la città, che culminerà nell’attesissima cerimonia di premiazione. I visitatori avranno l’opportunità di esplorare e vivere Valencia, una destinazione molto ambita e rinomata per i festival, la cultura, lo sport e la gastronomia.

William Drew, direttore dei contenuti di The World’s 50 Best Restaurants, afferma: “Siamo entusiasti di annunciare Valencia come sede della cerimonia di premiazione di The World’s 50 Best Restaurants 2023 il prossimo giugno, in collaborazione con il nostro destination partner, Visit Valencia, e altre istituzioni del turismo valenciano. Dopo il 20° anniversario celebrato quest’anno, ci siamo ricordati ancora una volta del nostro obiettivo di celebrare i grandi ristoranti e i grandi chef, ma soprattutto di unire la comunità globale dell’ospitalità e di far incontrare le persone attraverso il cibo. Non vediamo l’ora di riunire questa incredibile comunità a giugno a Valencia, una città che ama e valorizza la cultura del cibo”.

Ximo Puig, Presidente della Generalitat Valenciana, afferma: “È innegabile che la gastronomia della nostra comunità stia vivendo il suo momento migliore, come conferma la scelta di Valencia per ospitare i premi The World’s 50 Best Restaurants 2023. Questa terra è un punto di riferimento nella gastronomia e, giorno dopo giorno, continua a lavorare e innovare per rimanere all’avanguardia. Siamo una regione con una gastronomia di prim’ordine, ma abbiamo anche la capacità e l’esperienza necessarie per ospitare eventi di questo calibro”.

Stefano Bolognese, Direttore della Business Unit Internazionale di Sanpellegrino, afferma: “Da oltre 20 anni, The World’s 50 Best Restaurants unisce l’industria dell’ospitalità mondiale e fa incontrare le persone attraverso il cibo.  Sanpellegrino è orgogliosa di far parte di questa prestigiosa comunità internazionale – condividiamo l’obiettivo comune di promuovere l’eccellenza culinaria e di contribuire all’evoluzione del settore gastronomico.  Non vediamo l’ora di partecipare all’edizione 2023, un altro emozionante viaggio per esplorare e riconoscere la variegata lista di ristoranti sparsi nei cinque continenti”.

The World’s 50 Best Bars 2022: vince l’Italia a Barcellona

The World's 50 Best Bars 2022: vince l'Italia a Barcellona

Ancora una volta sulla vetta della The World’s 50 Best Bars si parla italiano. Anche se non è in Italia che si trova il Paradiso, il bar che guida la classifica 2022, risuona ancora una volta l’inno di Mameli, perché il locale vincitore è stato fondato nel 2015 dal carrarese Giacomo Giannotti

Il Paradiso è entrato fin dal 2018 nella classifica 50 Best Bars, fino a conquistare in pochi anni il primato assoluto: un pastrami bar nel quartiere del Prat che cela quello che oggi è stato eletto migliore bar del mondo. Con l’ulteriore soddisfazione di giocare in casa, perché questa edizione, per la prima volta è stata presentata non a Londra, ma proprio a Barcellona

Arriva da Londra invece la medaglia d’argento, assegnata ai grandi favoriti del Tayer+Elementary di Londra, Alex Kratena e Monica Berg, che festeggiano il secondo posto per il secondo anno di seguito. 

The World’s 50 Best Bars 2022: la lista dei vincitori

  1. Bulgari Bar – Dubai
  2. Lucy’s Flowershop – Stoccolma
  3. Bar Benfiddich – Tokyo
  4. Employees only – New York
  5. L’Antiquario – Napoli (dall’82mo posto)
  6. Galaxy Bar – Dubai
  7. Carnaval – Lima
  8. Himkok – Oslo
  9. Cochinchina – Buenos Aires
  10. Cantina OK! – Sydney
  11. Red frog – Lisbona
  12. Locale – Firenze (dal 51mo posto)
  13. Zuma – Dubai
  14. A bar with shapes for a name – Londra
  15. Dante – New York
  16. 1930 – Milano
  17. Overstory – New York
  18. Manhattan – Singapore
  19. Baltra Bar – Mexico City
  20. Line – Atene
  21. Swift – Londra
  22. Maybe Sammy – Sydney
  23. Argo – Hong Kong (Lorenzo Antinori al Four Season’s)
  24. Tres Monos – Buenos Aires
  25. Sidecar – New Delhi
  26. Kumiko – Chicago
  27. Tropic City – Bangkok
  28. Satan’s Whiskers – Londra
  29. Attaboy – New York
  30. Cafè La Trova – Miami
  31. Baba au Rum – Atene
  32. The Clumsies – Atene
  33. Floreria Atlantico – Buenos Aires
  34. Coa – Hong Kong
  35. Drink Kong – Roma
  36. Salmon Guru – Madrid
  37. BKK Social Club – Bangkok
  38. Hanky Panky – Mexico City
  39. Jigger & Pony – Singapore
  40. Handshake Speakeasy – Mexico City
  41. Alquimico – Cartagena
  42. Katana Kitten – New York
  43. Connaught bar – Londra
  44. Two Schmucks – Barcellona
  45. Double Chicken Please – New York
  46. Little Red Door – Parigi
  47. Licoreria Limantour – Mexico City
  48. Sips – Barcellona
  49. Elementary & Tayer – Londra
  50. Paradiso – Barcellona

The World’s 50 Best 2022: la cucina italiana vince a Londra

La Cucina Italiana

Si sale poi lungo la classifica. Meravigliosa Leonor Espinosa con il Best Female Chef Award, anche se vorrei vedere il giorno in cui non avremo più bisogno di premi di gender. Siamo nei primi 20. E già felicità. Ecco Enrico Crippa di Piazza Duomo di Alba l 19esimo. Ha perso una posizione ma è una vera minuzia, una manciata di voti. Arriva The Alchemist, sempre danese, Septime di Parigi, i nomi si succedono e ci guardiamo attoniti. Bella sensazione. Ed ecco Niko Romito al 15esimo con il ristorante Reale di Castel di Sangro. Era 29esimo. Oh Yes! 

E poi Mauro Uliassi dell’omonimo ristorante nelle Marche al 12esimo che entra nella classifica senza passare dal via, dritto dritto. Mi dirà dopo: «Abbiamo fatto un salto incredibile, 40 posizioni, pensavamo si fossero sbagliati! Una cosa straordinaria avere sei italiani nei primi 30. Gli altri paesi non hanno così tanti cuochi in classifica. Siamo contenti, sorpresi, felici. Stupefatti. Mia madre diceva piuttosto che nient megl il piuttost, diciamo che eravamo felici nei primi 50, poi sono diventati 40, sotto i 30 eravamo parecchio agitati, sotto i 20 stavamo a testa bassa, straordinario. Questa cosa è grandiosa per il nostro paese». 

Ma non è finita. Scendiamo al decimo posto ed ecco Le Calandre dei fratelli Alajmo che hanno bruciato ben 16 posizioni visto che erano al 26esimo posto nel 2021. «Figurati che pensavo di scendere anziché salire. Sono contento perché è bello essere qui, è bello andare avanti insieme» commenta Massimiliano, il più giovane cuoco della storia ad ottenere tre stelle Michelin. 

E se Riccardo Camanini di Lido 84 a Gardone Riviera l’anno scorso ci aveva emozionato per essere entrato subito al 15esimo posto, oggi ci emoziona perché va direttamente all’ottavo

Posso dirvi? Bravi tutti quelli dopo, e standing ovation a Geranium che si aggiudica il gradino più alto del podio. Ma ieri sera all’Old Billingsgate di Londra, abbiamo vinto noi, ha vinto la squadra italiana e come dice Alajmo «È bello andare avanti insieme». 

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