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Alghe, perché sono buone per noi e per il Pianeta

La Cucina Italiana

Popolarissima è l’alga giapponese nori, usata per la preparazione del sushi. È un’alga rossa dal sapore delicato e ricca di vitamina B12, di betaina, che inibisce il rischio cardiovascolare, e di ferro. 

Altrettanto diffusa la lattuga di mare (Ulva lactuca) dal colore verde brillante, raccolta per lo più in primavera e in autunno, stagioni in cui il livello di nutrienti sono al massimo. 

Meno conosciuta, ma di origine Europea, è l’alga nota come Spaghetti di mare. Spaghetti di mare (Himanthalia elongata) è un’alga bruna tipica del Nord Europa. Ha un odore pungente e un sapore caratteristico. Questo nome curioso è dovuto alla particolare forma delle foglie lunghe e strette vagamente somiglianti a spaghetti. Non ha una grande tradizione nell’uso gastronomico, tuttavia negli ultimi anni il consumo è cresciuto costantemente fino a diventare l’alga raccolta in maggiore quantità in Europa per scopi alimentari.

Molto di moda ora è l’alga Kelp che, oltre a essere molto saporita, disacidifica l’oceano rimuovendo l’azoto, il fosforo e l’anidride carbonica in eccesso. In Italia è conosciuta come laminaria ed è della famiglia delle alghe brune dal basso contenuto calorico e dal ricchissimo potenziale nutritivo con un alto livello proteico, minerali come iodio, potassio e zinco, e diverse vitamine. La più conosciuta tra le Kelp è la kombu spesso usata per preparare il dashi, il tipico brodo di pesce giapponese, ingrediente fondamentale di molte preparazioni.

Wakame. È tra gli ingredienti principali della notissima zuppa di miso ma può essere mangiata anche cruda (dopo un breve ammollo in acqua), eventualmente unita ad altre verdure. Per preparare la tradizionale insalata di alghe wakame, bisogna tagliarle a striscioline e mescolarle con olio di sesamo, semi di sesamo tostati, aceto di riso, miele o zucchero, zenzero.

Secondo la FAO, nel 2019 la produzione di alghe marine in Asia è il 97,4% di quella mondiale, mentre Stati Uniti e Europa hanno contribuito, rispettivamente, per l’1,4 % e lo 0,8 %. 

Progetti correlati 

Ad ottobre a Roma è stato presentato il progetto Algae dell’azienda SuperNaturale. L’azienda-collettivo impegnata nell’importazione e distribuzione di prodotti etici e simbolici celebra le «grandi rigeneratrici del mare»: le alghe. Algae è un progetto dedicato alle alghe, con una proposta di appuntamenti mirati alla divulgazione, promozione e degustazione di questo straordinario vegetale, grazie al supporto di esponenti del food system consapevole italiano. 
Oltre a questo, l’azienda ha proposto e promosso un reportage girato in mare, precisamente nel tratto Atlantico-Cantabrico, che racconta il grande superpotere delle alghe: l’assorbimento di CO2 e la termoregolazione dei mari. 

Una startup americana lancia le cannucce commestibili alle alghe

Una startup americana lancia le cannucce commestibili alle alghe

Una startup americana, la Loliware, lancia la cannuccia del futuro, un prodotto innovativo, ecologico e soprattutto commestibile realizzato con le alghe

L’utilizzo monouso delle cannucce di plastica e il loro danno in termini ambientali sono diventati un argomento di interesse globale, tanto che alcuni paesi e alcune città non solo ne hanno vietato l’utilizzo in locali e ristoranti ma stanno anche adottando alternative eco-friendly. Anche negli Stati Uniti, dove secondo il Plastic Pollution Coalition si consumano oltre 500 milioni di cannucce usa e getta al giorno, qualcosa si sta muovendo, tra proposte di legge e la promozione o il lancio di cannucce realizzate con materiali sostenibili quali acciaio o bambù. Una delle recenti e più interessanti novità viene però da una startup americana, la LOLIWARE, che ha lanciato quelle promettono di essere le cannucce del futuro.

Una cannuccia eco-friendly da mangiare

LOLIWARE, una startup newyorkese il cui team include designer industriali ed esperti scientifici del settore alimentare e di sostenibilità, è la prima azienda al mondo ad aver brevettato una cannuccia che non è solo ecologica ma anche commestibile. Questo prodotto, nell’aspetto simile alla consuete cannucce di plastica, è infatti 100% senza plastica, senza zucchero, senza glutine, senza OGM ma soprattutto è a base di alghe. Questo ingrediente vegetale, infatti, oltre a essere un super food, è una risorsa naturale rigenerativa in grado di catturare CO2, rinnovabile e sostenibile. La LOLIWARE ha inoltre progettato queste canucce innovative affinché abbiano la stessa funzionalità che ci si aspetta da una cannuccia di plastica, ovvero una durata di 24 ore all’interno di una bevanda e una durata generica massima di 24 mesi.

La missione green della LOLIWARE

Come abbiamo visto, l’impatto ambientale dell’utilizzo delle cannucce nel mondo è un problema molto serio, e lo dimostrano i numeri allarmanti; ogni giorno nel mondo vengono usate un miliardo di cannucce di plastica, e la maggior parte di esse finisce negli oceani, con conseguenze disastrose per gli animali, ma anche per l’ambiente. Le materie plastiche utilizzate quotidianamente, che impiegano centinaia di anni per decomporsi, rappresentano infatti il 70% dei rifiuti inquinanti negli oceani. L’obiettivo della LOLIWARE è quello di arginare il problema, con un prodotto unico e alternativo che sia “ipercompostabile”, ovvero in grado di disintegrarsi rapidamente senza nessuna conseguenza per l’ecosistema dei mari e degli oceani e per l’ambiente in generale. L’azienda ha dichiarato che intende produrre 30 miliardi di cannucce entro il 2020, sperando un giorno di sostituire i 500 milioni di cannucce di plastica che vengono utilizzati e scartati ogni giorno negli Stati Uniti, soprattutto in luoghi ad alta concentrazione di rifiuti quali stadi, fast food e caffetterie. Attualmente le loro cannucce sono pre-ordinabili sui siti di crowdfunding Kickstarter e Indiegogo, ma ci aspettiamo e speriamo che entrino presto in commercio, rivoluzionando le nostre cattive abitudini di utilizzare plastiche non riciclabili.

Foto: cannucce_Pixabay_Alexas_Fotos.jpg

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