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Bologna: dove mangiare bene all’aperto senza prendere l’auto

Bologna: dove mangiare bene all'aperto senza prendere l'auto

Giardini, terrazze o cortili nascosti: senza dover guidare per andare fuori città, ecco dove mangiare bene e prendersi una pausa al ristorante

Bologna: ristoranti all’aperto in città. Come tutti sanno (o quasi), Bologna è chiamata anche La Grassa, oltre che La Dotta e La Rossa. Se questi ultimi due soprannomi si riferiscono alla storia universitaria e all’orientamento politico, facile capire il primo. E ora che finalmente possiamo tornare a sederci al tavolo del ristorante per godere di un buon pasto all’aperto, magari non abbiamo voglia o la possibilità di andare fuori città.

Cantava bene il nostro gioioso Cesare Cremonini sulla sua Vespa in giro per i colli bolognesi, ma anche il centro città riserva qualche gustosa sorpresa. Giardini freschi, terrazze con vista o cortili nascosti, scopriamo insieme sei ristoranti dove mangiare bene all’aperto senza prendere l’auto.

Ecco 6 ristoranti a Bologna dove mangiare bene senza prendere l’auto:

Scaccomatto Agli Orti

Scaccomatto è uno dei ristoranti di pesce più noti della città. Durante le prime due settimane di maggio offre la possibilità di mangiare e bere a partire dalle ore 12,30 fino alle 20,30 circa (l’orario potrebbe leggermente variare a seconda del tempo meteorologico o futuri dpcm). A pranzo o cena, menù degustazione di quattro portate e dolce (vino escluso) al costo di €45, mentre all’aperitivo un cocktail e tre assaggi scelti dalla cucina a €30. Resta la possibilità di scegliere alla carta. Prenotazioni qui.

Osteria Bartolini

Il ristorante di pesce a Bologna per eccellenza si trova in un angolo della città quasi dimenticato: palazzo Dondini Ghiselli già Marescotti. Seduti nel giardino magnifico, si mangia suu colorati tavolini raccolti intorno all’albero della cavallerizza: un platano di più di 280 anni. Ogni mattina si sceglie il pesce più fresco che arriva in città, per finire poi in un ottimo menù che non fa rimpiangere di non essere al mare, anzi. Aperto a pranzo e a cena tutti i giorni. Prenotazioni qui.

Pizzeria Portici

Pizza con vista? Si può! Siamo sulla terrazza de I Portici Hotel, una gemma nascosta tra via Indipendenza, il Parco della Montagnola e la Scalinata del Pincio. Qui troviamo la Pizzeria Portici, che offre la possibilità di gustare la verace pizza napoletana grazie a ingredienti selezionati di altissima qualità e alla maestria tipica della tradizione partenopea. La sensazione è quella di essere su una terrazza di fronte al Vesuvio per via dei profumi, dei sapori, dei colori mediterranei, in una location esclusiva nel cuore di Bologna. Tutti i giorni dalle 18.30 alle 23. Prenotazioni qui.

Camera con Vista

Il bistrot si trova in piazza Santo Stefano, una delle piazze più belle della città. Gustare un buon piatto di cucina bolognese contemporanea godendo della vista del tramonto che scende sulle Sette Chiese è un’esperienza indubbiamente suggestiva. Cocktail bar e ristorante dal menù ambizioso con piatti interessanti come Coscia d’anatra confit, topinambour, salvia e lime o “Risotto” di 7 cereali, rape rosse, anguilla affumicata e lumache. Aperti a pranzo solo sabato e domenica. Prenotazioni qui, tutti i giorni ad esclusione del venerdì e sabato sera.

Vivo Vincenzo Vottero Taste Lab

“Qualsiasi spazio in cui non ci sia arte, è uno spazio sprecato”, diceva Andy Warhol. Chef Vincenzo Vottero ha preso alla lettera questa affermazione e trasforma il suo spazio aperto in RistorArte. Situato a Porta Lame a Bologna, a pochi passi dal centro della città, accoglie la propria clientela in un ambiente elegante e raffinato, tra opere d’arte contemporanea e scorci sul giardino interno. La cucina prosegue rassicurante e sorprendente con i nomi dei piatti che sono tutto un programma. Un esempio? “The Winner Is…” porta in tavola il Tortellino tradizionale, con burro Occelli, Parmigiano Reggiano “Vacche Rosse” 26 mesi, tartufo nero, brodo ristretto di faraona e fieno, perle di lambrusco. Niente male davvero. Merita un’occhiata approfondita qui.

Vetro

Uno dei progetti di riqualificazione urbana più riusciti della città. Le serre dei Giardini Margherita sono diventate uno spazio di coworking, rassegne musicali, orto comunitario e anche ristorazione, con il delizioso Vetro, sviluppato sia all’interno delle Serre stesse che all’esterno, sulle ‘panche orto’, tavoli ricavati all’interno dei semenzai. Aperto da colazione a cena, propone una cucina prevalentemente vegetale, con prodotti biologici e qualche guizzo creativo. Aperto tutti i giorni, non si richiede la prenotazione.

Milano: dove fare brunch all’aperto (e in sicurezza)

Milano: dove fare brunch all'aperto (e in sicurezza)

Sei locali milanesi per godersi un brunch en plein air. Da quello eco-chic a quello smart con connessione iper veloce. Perché quel che conta è ritagliarsi un paio d’ore di relax e ottimo cibo

Un sereno brunch all’aperto per inaugurare le nuove libertà da zona gialla. Succede (anche) a Milano, dopo dove i lunghi mesi di “tutti a casa”, i locali stanno uno dopo l’altro riaprendo i battenti. Nella speranza di tante giornate di cielo azzurro e brezza primaverile, sì a un incontro con amici, parenti, fidanzati (rispettando sempre le regole) davanti a un tavolo imbandito di leccornie dolci e salate, in un concetto di pasto altamente informale e, per questo motivo, super rilassante. Buon cibo e buona compagnia, what else?

Ecco 6 posti a Milano dove fare brunch all’aperto, da quello eco-chic a quello smart con connessione iper veloce, quel che conta è ritagliarsi un paio d’ore di relax e ottimo cibo.

Ambiente stimolante nelle due location Santeria

Un po’ factory creativa, un po’ locale dal mood internazionale e cosmopolita, Santeria è un punto di ritrovo per chiunque desideri ricevere stimoli artistici, fare networking, ascoltare buona musica e, ovviamente, fare una pausa food & drink. Due indirizzi in due zone ben distinte di Milano: la prima in viale Toscana 31, nell’area in pieno sviluppo accanto all’ex scalo di Porta Romana;, la seconda – più raccolta e con un giardino segreto dove sostare a lungo – in Paladini 8, Città Studi. Brunch di sostanza, con molte proposte anche per il popolo del cruelty free. Se mangiate carne, invece, un grande must è il maxi burger.

Santeria, Paladini 8.

GūD Milano, tra i grattacieli di City Life

Un dehors davvero piacevole, che fa subito “spiaggia in città”. Il chiosco negli Orti Fioriti di City Life è da ormai diversi anni un must della bella stagione, in una location rilassante nel verde, circondati da grattacieli futuristici. Cosa mangiare? Si va dalle salutari e coloratissime bowl all’orientale riviste con ingredienti made in Italy alle focacce classiche e gourmet.

GūD Milano.

Street food messicano da Madre

In via Savona, zona Sud di Milano bazzicata da creativi e designer, un brunch very spicy composto da coloratissimi piatti della tradizione messicana. La founder del locale Madre, Costanza Zanolini, ha studiato maniacalmente la cucina made in Messico, facendo ben attenzione a non stravolgerne sapori e aromi. Dai ricchi burritos ai classici riso, fagioli e carne di pollo, con abbondante peperoncino.

Madre Milano.

Location eco-chic da Soulgreen

A un passo da Corso Como, un locale apprezzatissimo dai fan del cruelty free, anche se non mancano le proposte di pesce. Le maxi ciotole che guardano all’Asia sono una certezza, così come la qualità delle materie prime e le accurate mise en place. Ma per il brunch da Soulgreen è consigliatissima anche la strada degli “assaggini”, dolci e salati. Da bere, un estratto super healthy.

Soulgreen.

Brunch sul canale da Vista Darsena

Locale “all day long”, Vista Darsena propone un servizio di cucina smart a un passo dal molo. Consigliatissimo a chi intende godersi un brunch vista acqua, ma al contempo ha bisogno di mantenersi connesso e magari fare una call di lavoro. La navigazione, qui, è velocissima. I piatti gustosi, con scelta tra proposte mediterranee, maxi burger, bowl e focacce. Menzione speciale per i cocktail della casa, da provare.

Vista Darsena.

Sentirsi in un paesino da Bomaki Porta Venezia

Il locale nippo-brasiliano è a un passo dal Parco di Porta Venezia e dal trafficato Corso Buenos Aires. Eppure, la sensazione che si ha stando seduti ai suoi tavolini su strada è quella di essere in un piccolo, tranquillo paese. Sarà per la biblioteca di quartiere adiacente, sarà per le tante botteghe artigiane, ma il mood è quello (inaspettato a Milano). Lato menu, da Bomaki aspettatevi un brunch coloratissimo, altamente instagrammabile, con abbondante pesce crudo e mix esotico di frutta e verdura. Immancabili salse home made e bacchettine per servire.

Bomaki Porta Venezia.

Riaperture dei ristoranti: dal 26 aprile via libera alle cene all’aperto

Riaperture dei ristoranti: dal 26 aprile via libera alle cene all'aperto

Dal 26 aprile, nelle zone gialle, a basso indice di contagio, i ristoranti che hanno tavoli all’aperto potranno riaprire anche a cena

Dopo la conclusione della cabina di regia a Palazzo Chigi per valutare le possibili riaperture delle attività nelle prossime settimane con un allentamento delle misure anti-Covid, il presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro della Salute Roberto Speranza hanno comunicato in una conferenza stampa le decisioni del governo.

Ristoranti: pranzo e cena all’aperto nelle zone gialle

Dal 26 aprile tornano le zone gialle, con un giallo rafforzato, e qui i ristoranti potranno riaprire, non solo a pranzo, ma anche a cena, purché il locale abbia tavoli all’aperto. Secondo il parere degli scienziati, infatti, le attività all’aperto non dovrebbero incidere sull’aumento dei contagi. Per questo motivo potranno riprendere anche le attività sportive outdoor e gli spettacoli open air.

Le regioni che potranno passare alla fascia gialla dal 26 aprile si stabiliranno con i dati del 23 aprile e, a oggi, potrebbero essere Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Molise, Piemonte, le province di Trento e Bolzano, Puglia, Umbria e Veneto.

Coprifuoco e spostamenti tra regioni

Il coprifuoco al momento è confermato alle 22. Ci si potrà spostare tra regioni gialle, mentre gli spostamenti tra regioni di diverso colore sarà consentito solo in possesso di un pass.

Le altre riaperture

Dal 26 aprile tutte le scuole in zona gialla e arancione riapriranno in presenza al 100%. Il governo ha previsto poi un calendario di riaperture in linea con la campagna vaccinale: dopo i ristoranti, dal 15 maggio potranno riaprire le piscine e le spiagge, il 1° giugno le palestre, il 1° luglio potranno riprendere fiere ed eventi.

Draghi: la premesse è il rispetto delle regole

Draghi ha affermato che il governo con queste scelte ha preso «un rischio ragionato sui dati che sono in miglioramento» e ha aggiunto: «Questo rischio che incontra le aspettative dei cittadini si fonda su una premessa: che i comportamenti siano osservati scrupolosamente, come mascherine e distanziamenti, nelle realtà riaperte. In questo modo il rischio si trasforma in opportunità per la nostra economia e per la nostra vita sociale».

 

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