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» Vol au vent dolci

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Srotolate la pasta sfoglia e ricavate dai rotoli 27 cerchietti con un coppapasta da 6 cm.
Con un coppapasta leggermente più piccolo, ricavate un foro al centro di 18 dei 27 cerchietti di sfoglia, in modo da ricavare degli anelli.
Disponete i cerchi non forati sulla teglia rivestita da carta forno, spennellate con latte, quindi poggiate su ogni cerchietto 2 anelli, sovrapposti tra loro, cercando di far coincidere i bordi, spennellando anche i due anelli con latte prima di sovrapporli, in modo che aderiscano bene.
Cuocete per circa 10 minuti in forno ventilato preriscaldato a 200°C, quindi sfornate e lasciate raffreddare.

Nel frattempo lavorate in una ciotola mascarone, nutella e zucchero a velo ad ottenere una crema liscia e omogenea.

Quando i vol au vent saranno completamente freddi e subito prima di servire, farcite con la crema alla nutella.

I vol au vent dolci sono pronti: decorate con i lamponi e servite.

» Vol au vent stelle di pasta sfoglia

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Srotolate la pasta sfoglia e ricavate tante stelle, in numero pari, con una formina.
Forate il centro di metà delle stelle con un coppapasta rotondo.
Spennellate di latte le stelle intere, quindi sovrapponeteci quelle forate, facendo coincidere bene i bordi, poggiandole man mano sulla teglia rivestita di carta forno.

Spennellate ancora con il latte e cuocete per circa 15 minuti o fino a doratura a 180°, in forno ventilato già caldo, quindi fate raffreddare.

Tagliate a pezzetti olive e salmone e mischiateli con la maionese.

Se necessario, appiattite un pochino il centro dei vol au vent con un dito, quindi riempite con la farcitura.

I vol au vent stelle di pasta sfoglia sono pronti, decorate con grani di pepe rosa e servite.

Il miglior pain au chocolat di Parigi è italiano

Il miglior pain au chocolat di Parigi è italiano

Una pastry chef italiana nel quartiere della Notre Pâtisserie. E a Parigi la bontà è servita!

Che cosa succede quando una dottoressa in Legge di Bergamo finisce per aprire una pasticceria a Parigi proprio sotto la Torre Eiffel? Non poteva che preparare dolci giusti, corretti, più che legali, come il miglior pain au chocolat della città. Parola dei parigini.

Chi è Francesca Coppola Bottazzi

Francesca Coppola Bottazzi è nata a Napoli, cresciuta a Bergamo, ma non avrebbe mai pensato di trascorrere la sua vita Parigi. Inizia seguendo le orme familiari, con una laurea in Giurisprudenza e un debutto nella carriera notarile. Poi, nel 2011 capisce che non è la sua strada, prende coraggio e decide di ascoltare quella che era sempre stata una sua grande passione: la pasticceria.

La nascita di sua maestà Notre Pâtisserie

Inizia così con un corso di Pâtisserie a Parigi, convinta che ci sarebbe stata solo qualche mese. Invece, è proprio in questo periodo che trova le ragioni per aprire un’attività tutta sua, come aveva sempre sognato. Ma Francesca non sognava un posto qualunque: voleva una pasticceria che fosse una gioielleria, moderna, invitante, pulita, con dolci di eccelsa qualità a prezzi accessibili e con quel tocco familiare di accoglienza un po’ italiana. Oggi è esattamente così e tutti la chiamano: «L’italiana del quartiere della Notre Pâtisserie».

Un mix di Italia e Francia

A differenza di altre pâtisserie parigine, a rendere unica la Notre è la presenza anche di dolci italiani: sul bancone, infatti, esposti come se fossero davvero preziosi gioielli ci sono millefoglie, babà e tiramisù secondo la ricetta di casa di fianco a croissant, tarte e Paris Brest, così come nella parte salata pizze e croque-monsieur. E ovviamente non manca mai una gran baguette. Molta attenzione è data alla basi, fondamentali in pasticceria, come ben si denota dalle consistenze che ne derivano. E anche nella sua equipe di lavoro, suo grande punto di forza, le provenienze sono le più svariate: c’è una ragazza di Taiwan, un’altra portoghese, una francese, per una squadra tendenzialmente al femminile, anche se in realtà per lei l’importante è che siano giovani.

Il pain au chocolat perfetto

A toccare veramente l’apice è il suo pain au chocolat, uno dei più migliori in assoluto di Parigi a detta dei parigini stessi, per almeno cinque motivi:
1. la sfoglia leggera e friabile, da sciogliersi in bocca
2. la corretta quantità di cioccolato, presente ma non invadente
3. un cioccolato amaro al punto giusto
4. quel tocco di salato che contraddistingue il pain au chocolat perfetto
5. ti riempie di briciole perché un vero croissant ti sporca sempre un po’
Infatti, persino Carolina di Monaco l’ha particolarmente apprezzato, anche se a detta di Francesca, nulla vale come l’approvazione e la soddisfazione della sua famiglia: «Senza la quale non ce l’avrebbe mai fatta».

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