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Artisti del Panettone: quale sarà il migliore del 2023?

La Cucina Italiana

Tra i tanti concorsi dedicati al lievitato delle feste, “Artisti del panettone” resta tra i più attesi: coinvolge alcuni tra i migliori pasticcieri italiani, arriva ogni anno puntuale alla vigilia delle feste, e si tiene nel cuore di Milano, nel meraviglioso Palazzo Castiglioni, capolavoro Liberty e sede di Confcommercio. Non da ultimo, Artisti del Panettone coinvolge tutti. L’appuntamento con la finale 2023 è domenica 26 novembre: alle 12 si saprà chi sarà il nuovo campione, autore del miglior panettone tradizionale senza glassa. Lo premierà lo chef Alessandro Borghese e a sceglierlo sarà una giuria composta da 12 giornalisti esperti tra i quali ci saremo anche noi di La Cucina Italiana.

I pasticcieri di Artisti del Panettone 2023

Aspetto, alveolatura, profumo e ovviamente sapore: saranno alcuni tra i criteri in base ai quali insieme agli altri giudici dovremo giudicare i lievitati arrivati in finale. La scelta si preannuncia ardua: in lizza ci sono grandi maestri che arrivano da ogni parte d’Italia, a riprova peraltro del fatto che il panettone ha “valicato” i confini di Milano diventando un banco di prova fondamentale. La squadra quest’anno è capitanata dal campano Sal De Riso, vincitore uscente del concorso, e vede schierati Andrea Besuschio, Luigi Biasetto, Francesco Borioli, Lucca Cantarin, Roberto Cantolacqua, Diego Crosara, Sandro Ferretti, Salvatore Gabbiano, Santi Palazzolo, Giuseppe Pepe, Mattia Premoli, Giovanni Ricciardella, Roberto Rinaldini, Paolo Sacchetti, Andrea Tortora, Vincenzo Tiri, Carmen Vecchione e Andrea Zino. Il concorso coinvolgerà tutti perché durante il pomeriggio, sempre a Palazzo Castiglioni, ci saranno una serie di degustazioni che culmineranno con quella dedicata al Panettone all’Happy Hour. Per chi non potrà essere a Milano, si avrà un significativo assaggio anche in tv con il programma omonimo “Artisti del Panettone”, in onda da lunedì 18 a mercoledì 20 dicembre, alle ore 19, in prima tv, su Sky e in streaming su NOW, condotto dalla scrittrice e conduttrice Chiara Maci, e con protagonisti i pasticcieri del concorso.

Happy Natale, Happy Panettone

Scoprire il miglior lievitato dell’anno, però, è solo uno dei tanti motivi per fare un salto a Palazzo Castiglioni questo weekend: la finale sarà infatti il clou di “Happy Natale Happy Panettone”, appuntamento che ormai da cinque anni fa entrare i milanesi nel mood della festa assaggiando, imparando, divertendosi. Cominciata il 24 novembre, la manifestazione dura tutto il weekend, come sempre organizzata da Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza con il supporto di Fiera Milano e la collaborazione di MNcomm, Food Media Factory, APCI-Associazione Professionale Cuochi Italiani, e con un lungo elenco di partner che vanno da Chocolate Culture e Da Vittorio con il campione del mondo del cioccolato Davide Comaschi al Capac – Politecnico del Commercio e del Turismo.

Il programma del weekend

In programma una lunga serie di appuntamenti – gratuiti e accessibile mediante registrazione online e fino ad esaurimento posti – che vanno da masterclass dedicate alla tavola di Natale con l’esperta Alessandra Pirola Baietta, ad assaggi di menù tradizionali e non con i cuochi di APCI, fino alla merenda con il maestro del cioccolato Davide Comaschi e il presidente dei panificatori Matteo Cunsolo. Ci saranno anche momenti di riflessione: con Ludovica Iaccino e lo staff WeWorld Onlus si potranno conoscere i programmi nazionali e internazionali a sostegno dei progetti contro la malnutrizione infantile. Con Elena Dogliotti, biologa nutrizionista e supervisore scientifico per Fondazione Umberto Veronesi, si parlerà come mangiare in modo consapevole e sano anche a Natale. La Fondazione Veronesi sarà inoltre presente con i suoi volontari per la vendita del “Panettone per la ricerca”, il cui ricavato supporta il lavoro dei migliori ricercatori impegnati a trovare cure e terapie innovative per bambini e adolescenti malati di tumore.

Per il programma dettagliato di Happy Natale, Happy panettone, e per iscriversi agli appuntamenti, cliccate su artistidelpanettone.it.

Come cucinare le puntarelle? Tutti i consigli e 20 ricette

La Cucina Italiana

Non sapete come cucinare le puntarelle e quindi rinunciate a priori a prepararle? Non fatevi scoraggiare, perché è facilissimo cucinare i germogli della cicoria catalogna.

Cosa sono le puntarelle

È una verdura a foglia, piuttosto amara, che appartiene alla famiglia delle cicorie. Quella spigata, più piccola e tenera, si trova soprattutto da novembre a marzo. Ortaggio poco utilizzato al Nord, è invece diffusissimo nel centro-sud d’Italia, soprattutto nel Lazio, dove è considerato un piatto tipico. All’aspetto le puntarelle si presentano come un cespo di foglie con tante cimette, dal colore verde, più chiaro verso la base, più intenso verso le punte delle foglie. Dal sapore lievemente amarognolo, sono spesso servite in insalata e accompagnate da una emulsione di olio e acciughe. Facili da preparare, richiedono soltanto un po’ di tempo per la pulitura.

Come si puliscono le puntarelle

Per pulirle è necessario tagliare alla base il cespo, liberare ogni cimetta dalle foglie e togliere la parte più dura dello stelo. A questo punto le puntarelle vanno tagliate a metà per il lungo e poi via via in striscioline più sottili. Le foglie non vanno buttate perché possono essere consumate cotte, come contorno o come ripieno per una torta salata.

Le puntarelle vanno lasciate a bagno nell’acqua fredda per un’ora prima di essere condite. Così diventeranno ricce e saranno più belle da servire.

Come si condiscono le puntarelle?

Le puntarelle a crudo si condiscono con olio, uno spicchio di aglio schiacciato, un cucchiaio di aceto e dei filetti d’acciuga: mettete tutti gli ingredienti in una ciotola e con una forchetta amalgamate tutto, in modo da ottenere una salsa omogenea. Poi condite le puntarelle con la salsina ottenuta.

Puntarelle: proprietà e benefici

Le puntarelle sono un alimento dalle innumerevoli facoltà benefiche. Sono ricche di vitamina A, fosforo e calcio. Hanno un effetto depurativo e diuretico e sono indicate per una dieta disintossicante. Come molte verdure, se consumate crude mantengono inalterate tutte le loro proprietà nutritive. Il loro sapore amarognolo aiuta la digestione e contribuisce a stimolare la circolazione sanguigna.

Come si conservano le puntarelle

Le puntarelle si conservano in frigo, tagliate e pulite, per due o tre giorni. L’ideale sarebbe consumarle subito dopo l’acquisto per non far loro perdere la croccantezza tipica di questa verdura. Una volta condite meglio non conservarle: si ammorbidiscono e assumono tutto l’olio di condimento.

Come cucinare le puntarelle?

Non solo crude, condite con olio, aglio, aceto e acciughe. Le puntarelle si possono cucinare con notevoli risultati di gusto. Sfogliate la gallery per vedere le nostre ricette con le puntarelle.

Quanti caffè al giorno si possono bere? Risponde l’esperto

La Cucina Italiana

Quanti caffè al giorno si possono bere? Questa domanda capita di farcela a fine giornata, magari se è stata una di quelle giornate particolarmente pesanti. Pur essendo una delle bevande maggiormente consumate e amate, non solo in Italia, il caffè fa bene solo se non si esagera nelle quantità – altrimenti i benefici in termini di lucidità mentale, concentrazione ed energia svaniscono e aumentano i disagi e i rischi per la salute. Come si dice, è la dose che fa il veleno. Ne abbiamo parlato con l’esperta biologa nutrizionista Maria Rosaria Baldi, che ci ha spiegato i pro e contro.

Quanti caffè al giorno si possono bere senza effetti collaterali?

I benefici del caffè sono tanti e non vanno sprecati esagerando. Del resto, oltre che essere un’abitudine consolidata, specialmente in Italia ha un valore di tradizione ed è anche un gesto conviviale. Quante volte avete invitato qualcuno per un caffè come scusa per fare due chiacchiere? È spesso il gesto di accoglienza spontaneo che ci viene naturale proporre a chi entra non solo a casa nostra, ma magari anche in ufficio o altrove. Di certo, è un appuntamento fisso (o quasi) a fine pasto. Quanti caffè al giorno si possono bere senza effetti collaterali si riassume in una quantità di circa 300 milligrammi, secondo le ricerche degli ultimi decenni:  «non producono alcun effetto negativo sull’individuo sano, anche per il suo importante potere antiossidante». In pratica, si parla di 4 o 5 tazzine di espresso, 3 o 4 di caffè fatto con la moka e 2 e mezzo di quello americano. 

Cosa succede se bevo troppo caffè?

1. Diventi più nervoso

«Il caffè è ricco di caffeina. Questa sostanza ha un effetto stimolante sul sistema nervoso e consumata in quantità massicce favorisce l’irritabilità», dice la nutrizionista Maria Rosaria Baldi. «Blocca infatti la produzione di adenosina, una molecola prodotta dall’organismo che fa sentire rilassati e stanchi. Allo stesso tempo è in grado di stimolare la sintesi degli ormoni dello stress, tra cui l’adrenalina, causando irritabilità, nervosismo, tachicardia, stati di agitazione e di ansia».

2. Potresti soffrire di insonnia

«In alcuni studi si è visto che l’assunzione di quantità massicce di caffè può non solo rendere difficile l’addormentamento, ma portare all’insonnia e ridurre quindi le ore di riposo per via della caffeina che, oltre a essere presente in questa bevanda, si trova in tante altre tra cui la cola e di cui spesso si abusa inconsapevolmente», dice la nutrizionista Maria Rosaria Baldi. Un abuso di caffeina riduce inoltre l’assimilazione del calcio che si assume con il consumo di latte, formaggi, rucola, mandorle e di tanti altri cibi. «Questo minerale è prezioso oltre che per la buona salute delle ossa e delle articolazioni, anche per il ritmo sonno-veglia».

3. Potresti avere problemi gastrointestinali

«Il caffè ha un effetto lassativo. Stimola la peristalsi e favorisce la regolarità dell’intestino. Il merito è sempre della caffeina che una volta arrivata nello stomaco sollecita la produzione di un ormone peptidico chiamato gastrina, fondamentale per la digestione», dice l’esperta. «Quando però si esagera con le quantità si potrebbero avere dei problemi di acidità di stomaco e dei disturbi intestinali». 

4. Ti senti più stanco

Paradossalmente, uno degli effetti immediati quando si beve troppo caffè è l’aumento della stanchezza. Avete presente la classica sensazione di spossatezza che vi coglie all’improvviso accompagnata spesso anche dal mal di testa se in una giornata esagerate con le tazzine? L’effetto energizzante del caffè infatti è solo temporaneo e man mano che se ne consumano in grandi quantità diminuisce. In pratica, più ne consumate più l’effetto tonico si riduce, mentre aumenta la voglia di berlo. «Il caffè contiene le metilxantine, sostanze stimolanti che sono in grado di influire sulla produzione cerebrale di neurotrasmettitori come la dopamina che alimentano il desiderio di consumarlo», dice la nutrizionista Maria Rosaria Baldi, che spiega cosa succede se bevi troppo caffè.

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