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Arancini di riso al pistacchio

Arancini di riso al pistacchio

Fate dorare la cipolla tritata con il burro in un tegame antiaderente.
Unite il riso e lasciatelo tostare, quindi aggiungete il brodo caldo poco per volta e portate a cottura.

Nel frattempo preparate un pesto di pistacchi: tenete da parte 25 gr di pistacchi che ridurrete in granella e frullate il resto (50 gr) con un filo d’olio fino ad ottenere una pasta.

Infine condite con il pesto di pistacchi, la granella e il parmigiano, mescolate bene, aggiustate di sale e lasciate raffreddare.

Tagliate scamorza e mortadella a cubetti.

Prendete 1-2 cucchiai di riso per volta, mettete al centro qualche cubettino di scamorza e mortadella e richiudete, creando una sfera.

Sbattete le uova con latte e un pizzico di sale e passate gli arancini, uno per volta, prima nelle uova e poi nel pangrattato.

Infine friggeteli, pochi per volta, in abbondante olio di semi ben caldo, girandoli per farli dorare in maniera uniforme.
Una volta ben dorati, scolateli con una schiumarola su carta da cucina.

I vostri arancini al pistacchio sono pronti, serviteli caldi o almeno tiepidi.

Carlo Cracco ospite di Fedez: da Patti Smith al nuovo ristorante

La Cucina Italiana

Dalle vecchie polemiche che lo riguardano ai più ambiziosi progetti ora in cantiere: Carlo Cracco si è raccontato a Fedez nell’ultima puntata del podcast Wolf. Del resto, non è novità l’ amicizia tra lo chef stellato e il rapper iniziata anni fa e testimoniata anche dalle cene romantiche dei Ferragnez in Galleria. Durante l’ora di intervista, i due hanno parlato di vari argomenti partendo dall’essere imprenditore nella ristorazione, da qui ecco 5 cose che abbiamo scoperto di lui, che forse non sapevate.

Carlo Cracco si racconta a Fedez: 5 curiosità

1. Il nuovo ristorante

Quest’anno Carlo Cracco aprirà un nuovo ristorante a Roma, in piazza del Parlamento, all’interno di un hotel della catena Corinthia, nell’edificio storico che ospitava la Banca d’Italia. «Mi occuperò di tutto il food & beverage, dalla colazione del mattino in poi. Ci saranno molti coperti, e farò parte di una bella squadra. Roma, poi, ha grandi opportunità, potrebbe crescere tantissimo, ma è poco valorizzata. Milano è stata più fortunata, grazie anche alla gente che ci lavora, ma Roma potrebbe essere dieci volte tanto».

2. Il progetto in campagna: la tenuta agricola

Nel 2020 Carlo Cracco e sua moglie Rosa Fanti hanno scoperto una vecchia tenuta a Sant’Arcangelo di Romagna, nell’entroterra, poco distante da Rimini, e se ne sono innamorati. Hanno cominciato a ristrutturarlo e a coltivare la vigna, l’uliveto e l’orto (che fornisce loro buona parte delle verdure che usano nel ristorante milanese). E «no, non ci farò un ristorante, ma un agriturismo», spiega Cracco, «con tutto quello che serve per rilassarsi: si lascerà l’auto fuori per salire in bicicletta o sulla macchina elettrica. Nella tenuta c’era una vigna già attiva, e stiamo portando avanti anche un progetto per la produzione del vino, che ci sta dando tante soddisfazioni».

Carlo Cracco e Fedez durante il podcast Wolf (screenshot).

3. Le polemiche sugli scontrini

Tante volte gli scontrini del ristorante milanese di Cracco sono diventati virali e hanno scatenato aspre polemiche sul costo dell’acqua o del caffè. «Io sono in Galleria: se vuoi venire che ti venga servito un bicchiere d’acqua, devi mettere in conto che abbia un costo più elevato», risponde Cracco. «Come posso pagare il personale se non mi faccio pagare l’acqua? Il servizio fatto bene ha un prezzo: il low cost non si può fare in Galleria. La ristorazione ha sempre costi molto alti: ho visto pochi cuochi italiani che sono riusciti ad arricchirsi».

4. La pubblicità delle patatine

Questa è un’altra critica ricorrente che viene rivolta a Cracco, «colpevole» di avere prestato la sua immagine per pubblicizzare le patatine. Ma lui non rinnega la sua scelta: «Avevo in testa di aprire il ristorante in Galleria: il mio obiettivo era quello, e per raggiungerlo dovevo guadagnare. Ce l’ho fatta. Ho sempre voglia di crescere, e lavorare per un obiettivo è la cosa più bella. Lo dico sempre anche ai ragazzi che lavorano con me».

5. L’ospite più gradito

È stata Patti Smith. «È venuta in Galleria e, alla fine del pranzo, sono andato a salutarla. Non le ho chiesto la foto perché non volevo disturbarla. Stavo per andarmene, quando mi hanno chiesto di aspettare un attimo, perché Patti voleva cantare qualcosa. Ho fatto subito spegnere la musica e lei ha riadattato una sua canzone mettendoci dentro i due piatti che aveva mangiato. Avevo davvero i brividi».

Se volete vedere l’intervista per intero, ecco il link diretto.

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