Tag: indirizzi

Agriturismi e ottima cucina: gli indirizzi per un weekend di gusto

Agriturismi e ottima cucina: gli indirizzi per un weekend di gusto

Può bastare anche una breve vacanza per dimenticare lo stress, e con agriturismi e ottima cucina non si sbaglia mai: la campagna ha il potere di distenderci, di farci riscoprire il piacere della vita lenta, di rimetterci in contatto con le cose che contano. Poi il cibo genuino fa il resto, perché un buon piatto è sempre un acceleratore di felicità.

Agriturismi e ottima cucina

Ecco gli agriturismi perfetti per vivere l’atmosfera autunnale. Dal parco del Ticino, che resta una certezza per chi a Milano è alla ricerca di quiete non lontano dal centro, alla Val di Taro, in provincia di Parma, che è un’esplosione di sapori e profumi con le specialità di stagione, cominciando dal porcino e dal tartufo bianco. Al tartufo bianco abbiamo riservato anche un romantico indirizzo nel Monferrato, dove provare l’esperienza della caccia. Infine, due idee fuori dalle solite rotte: un agriturismo in Alto Adige, lungo la strada del vino di Appiano, e un altro in Friuli Venezia Giulia, per scoprire anche in autunno un territorio pieno di bellezza.

Ristoranti economici a Venezia: 10 indirizzi

La Cucina Italiana

Venezia sa essere bellissima, ma anche molto cara. Ecco perché questa guida ai ristoranti economici di Venezia è da tenersi stretta. Soprattutto se si vuole godere delle bellezze della città più turistica del mondo senza però spiacevole sorprese per il portafogli. A tavola basta distrarsi un attimo e il conto – salato – è servito. A volte ne vale la pena, altre il rischio è quello di pagare lo scotto senza ritrovarsi soddisfatti della qualità del cibo.

Caratteristico, ma non turistico, è quello che si va cercando tra le calli, spesso perdendosi. Da non perdere, invece, è la speranza: esistono ancora posticini che propongono cicchetti e piatti tipici a prezzi onesti. Basta sapere dove andare.

Ecco allora 10 indirizzi per mangiare e digerire anche il conto.

10 ristoranti economici a Venezia

Cà d’oro alla Vedova

In Cannaregio 3912, conosciuto ai più semplicemente come Alla Vedova, è un locale storico che conserva l’atmosfera e l’accoglienza da trattoria con pentole di rame, lampade basse e fotografie alle pareti. Amato dai veneziani, è celebre per le sue polpette, servite calde e croccanti, da mangiare rigorosamente subito.

Dalla Marisa

Menù fisso (con tanti antipasti e niente fuori menù) per una cucina tipica e casereccia da gustare nell’atmosfera di una trattoria familiare e schietta. L’indirizzo è Cannaregio 652b e la prenotazione è obbligatoria.

Cantina do Spade

In zona Rialto (San Polo 859) e con un’insegna datata 1448, è tra le osterie più antiche di Venezia. Oggi propone piatti tipici fra tradizione e innovazione: accanto ai cicchetti (fritti) da consumare al banco, non mancano piatti tradizionali come baccalà mantecato con polenta, bigoli in salsa, fritolin di calamari e verdure fritte, un vero punto di riferimento.

All’Arco

Cicchetti (classici e rivisitati persino con ingredienti esotici), polpette, vino, spritz: in zona Rialto (calle Arco 436), è uno dei bacari più famosi della città gestito dalla famiglia Pinto. Per una sosta tipica di qualità al giusto prezzo.

Osteria alla Ciurma

Zona Mercato di Rialto (campiello del Spezier 2041), ha pochissimi posti a sedere, ma tanti buoni cicchetti fatti in casa e con ingredienti che seguono la stagione. Il padrone di casa accoglie e consiglia sul menù, ma anche sul calice di vino da abbinare. O preferite uno spritz? A voi la scelta, certo non rimarrete a bocca asciutta.

Cantine del Vino già Schiavi

Soprannominato Al bottegon, è un’osteria ed enoteca che propone crostini di tutti i tipi (da mangiare in piedi) e cinquecento etichette di vino (le bottiglie si possono anche acquistare). Dorsoduro 992, Fondamenta Nani.

CoVino

Nei pressi dell’Arsenale, calle del Prestin 3829, questo bistrot/enoteca con sette tavoli con cucina a vista propone piatti creativi con diverse formule: si va dai 30 euro del pranzo ai 42 euro della cena con antipasto o primo piatto, piatto principale, formaggio o dessert.

La bitta

In Dorsoduro, calle Lunga de San Barnaba, è un’osteria con piatti tipici della tradizione legati alla terra (come il fegato alla veneziana), ma che offre anche opzioni vegane e senza glutine. La pasta è fresca, i dolci casalinghi e non manca una selezione di vini e formaggi.

Codroma

Un’insegna antica la cui storia si respira ancora tra gli arredi del locale. Nel menù sarde e gamberi in saor, spaghetti alle vongole, bigoli in salsa, frittura di pesce, seppie in tecia. In Dorsoduro 2540, Fondamenta Briati, ha tavoli all’aperto adiacenti al canale.

Ogio

In Fondamenta Cannaregio, all’interno dell’ex Convento dei Crociferi, è un bacaro contemporaneo con bancone e cucina a vista. Il menù è di carne o di pesce selezionato dallo chef al mercato della loggia di Rialto. Ci si accomoda all’interno o, nella bella stagione, ai tavoli all’aperto.

Dal Cilento a Dubai, gli indirizzi preferiti di chef Iaccarino

Dal Cilento a Dubai, gli indirizzi preferiti di chef Iaccarino

Ernesto Iaccarino, classe 1970, è lo chef del celebre locale Don Alfonso 1890 a Sant’Agata dei Due Golfi, sulla penisola sorrentina. Ernesto Iaccarino rappresenta la terza generazione del ristorante che, più di ogni altro, ha influenzato l’alta cucina italiana nel Mezzogiorno diventando il primo Tre Stelle Michelin della storia al Sud. Oggi, che ne detiene due, festeggia 50 anni dalla nascita, da quando nel 1973 i genitori Alfonso e Livia Iaccarino, aprivano il loro primo locale. Poi diventato anche boutique hotel. Per l’occasione la famiglia Iaccarino ha deciso di dedicare un anno sabbatico alla struttura, rinnovata negli esterni e interni ricostruiti con materiali naturali e votati al rispetto ambientale ed energetico, e alla nuova struttura di Punta Campanella, proprio nel cuore della tenuta. Questo anno di stop – riapertura prevista per marzo 2024 – trasformerà la villa dell’800 in un progetto di ospitalità legato al nuovo lusso e alla sostenibilità più autentica a livello ambientale, sociale e di governance per un nuovo concept abitativo. La volontà della famiglia è arrivare a fare turismo sostenibile e impegnarsi ancor di più nell’agricoltura biologica e rigenerativa. Il momento è propizio per raggiungere Ernesto al telefono, e per farci raccontare le sue estati, quella da bambino, quella da adulto e quella del cuore. Nel segno del buon cibo e delle culture locali.

In moto nel Cilento

«Il luogo di vacanza del cuore è per me Castellabate, (nel Cilento, in provincia di Salerno, ndr) avevo 14 anni e con la mia moto, feci filone a scuola con alcun amici», racconta ancora divertito lo chef. «Rapido sguardo sulla mappa e via in direzione sud partendo da Sorrento: Castellabate, in collina a due, trecento metri sul livello del mare, con mura fantastiche, un luogo magico; ci avremmo impiegato un’oretta, il tempo necessario per andare e tornare in tempo per l’ora di uscita dalla scuola e tornare a casa da bravi ragazzi». Ovviamente non prima di aver mangiato in loco, oggi una delle aree dalla tradizione culinaria più ricca di prelibatezze campane. Da quel momento Ernesto ci è sempre tornato: «Molti anni dopo fui felice di scoprire che gli attori Claudio Bisio e Alessandro Siani ci hanno anche girato un film, Benvenuti al Sud».

A Parigi nel tre stelle Michelin

La vacanza della memoria è quella quando «i genitori portarono mio fratello e io a Parigi a visitare tre stelle Michelin dell’epoca, ricordo la paternale prima di entrare minacciandoci che non ci saremmo comportati bene non ci avrebbero più portati. Siamo rimasti immobili mangiando tutto, ma il ricordo di quei sapori è ancora vivido, così come quello della mia prima giacca e cravatta per entrarci!» Ecco di quell’esperienza Ernesto è ancora grato ai suoi per avergli fatto scoprire «la bellezza del cibo sin da bambino».

Proudly powered by WordPress