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Curry di ceci – Ricetta di Misya

Curry di ceci

Innanzitutto sciacquate il riso sotto acqua corrente finché l’acqua non uscirà limpida, in modo che il riso perda il suo amido.

Mondate la cipolla, tritatela e fatene appassire metà (senza arrivare a farla dorare) in una casseruola con il burro.
Tenete l’altra metà da parte, la userete per i ceci.

Aggiungete cannella e chiodi di garofano e lasciate insaporire, poi unite anche il riso, fatelo tostare per qualche minuto, quindi unite il brodo già caldo, chiudete con coperchio e lasciate cuocere per circa 15 minuti (o fin quando il riso non avrà assorbito tutto il brodo)a fiamma medio-bassa senza mescolare.
Una volta pronto spegnete il fuoco e sgranate il riso con i rebbi di una forchetta per far separare i chicchi.

Nel frattempo che il riso cuoce procedete con i ceci: fate dorare la cipolla in un’ampia padella antiaderente con l’olio, poi unite le spezie (tranne il pepe) e lasciate insaporire.

Aggiungete anche ceci, latte di cocco, maizena e pepe e mescolate a fiamma bassa finché il sughetto non si sarà addensato formando una cremina.

A questo punto potete impiattare, mettendo in un piatto da un lato il riso e dall’altro i ceci al curry.

Tutto qua, il curry di ceci è pronto per essere gustato, eventualmente con un’altra spolverata di paprica.

Lidia Bastianich ai The Taste Awards 2024: doppio successo

La Cucina Italiana

Lidia Bastianich ha appena finito di celebrare 25 anni di presenza in tv, da quando nel 1998 andava in onda con la prima puntata di Lidia’s Table, la popolarissima trasmissione tv sul canale pubblico americano PBS. Dopo sei serie televisive pubbliche, due Emmy e quattro James Beard Awards, Lidia Bastianich incassa un nuovo traguardo, la finalissima del The Taste Awards, arrivato alla 15ma edizione, per le trasmissioni Lidia’s Kitcken e Lidia Celebrates America. «Essere un professionista nella mia attività da più di cinquant’anni, è gratificante, ma ogni riconoscimento, premio che ricevo lungo il percorso, riaccende la mia passione e la mia gratitudine per una professione che amo. Quindi sono grata ed entusiasta di essere una dei finalisti ai The Taste Awards», racconta raggiunta al telefono. I Taste Awards sono considerati negli Stati Uniti come gli Oscar del cibo e degli stili di vita in generale, e da 15 anni vengono assegnati annualmente a creativi, produttori, conduttori e registi di programmi di cibo, moda, salute, viaggi e stili di vita trasmessi in televisione, nei film, nei video online, in streaming, in radio, nei podcast e anche nella fotografia.

La tavola come luogo dei sentimenti

Il nome della prima trasmissione, quella che l’ha resa famosa in tutti gli Stati Uniti, Lidia’s Table, ha un fondamento ben preciso. «Il tavolo in cucina è il posto più importante della casa. Lì ci nutriamo per vivere, ma ci nutriamo anche di sentimenti, amore, saggezza, condivisione, educazione…», aggiunge. Ed è infatti attorno al tavolo della sua cucina a Coney Island, New York, che Lidia ha insegnato a figli e nipoti a cucinare, come gli gnocchi, il piatto della memoria che conserva sempre con grande affetto. Lidia è anche testimonial del progetto I Racconti delle Radici, creato in collaborazione con il MAECI, e presentato recentemente alla Farnesina alla presenza dei Ministri Tajani e Lollobrigida durante il lancio dell’ottava edizione della SCIM – Settimana della Cucina Italiana nel Mondo 2023.

Il cibo come messaggio positivo

In una recente intervista, durante le celebrazioni del 25° anno di tv, Lidia Bastianich ha sottolineato l’importanza del cibo. «Penso che cucinare e mangiare insieme sia un potente antidoto ai disturbi culturali oltre che alimentari di oggi. Il cibo è un messaggio positivo, la sua preparazione ci unisce in un atto di cura e condivisione reciproca, che si tratti di famiglia o di amici. Anche i nemici potevano essere sconfitti cucinando e mangiando insieme. Significa capirsi a vicenda, comprendere e accettare le reciproche culture e augurarsi il benessere reciproco».

Le trasmissioni con cui Lidia è arriva in finale ai Taste Awards sono ben due: Lidia Celebrates America, dove la chef visita e cucina assieme a molte persone diverse – veterani, agricoltori, immigrati, immigrati – provando a entrare nelle loro vite e passioni in cucina. E Lidia’s Kitchen dove, invece, dispensa i suoi consigli e ricette dalla cucina di casa sua, a Long Island, nello stato di New York.

Lidia protagonista anche in Italia

Lidia è un volto noto anche in Italia. La maggioranza, forse, conosce di più il figlio Joe, per le diverse presenze in televisione come giudice di Masterchef Italia, oltre che a Pechino Express. Anche è stata giudice, con Bruno Barbieri e Alessandro Borghese, di Junior MasterChef Italia nel 2014 e 2015. Nel curriculum tv della Bastianich, tra le ultime apparizioni, anche Family Food Fight nel 2021, di cui è stata giudice insieme al figlio Joe e ad Antonino Cannavacciuolo. Si trattava del primo cooking show dove a sfidarsi ai fornelli non erano i singoli cuochi ma interi nuclei familiari, con un’età compresa tra i 16 e gli 80 anni.

Acqua sicura? Buona e fa anche risparmiare

La Cucina Italiana

La carenza d’acqua è una realtà in molte parti del mondo, con la capitale dell’Honduras, Tegucigalpa, che affronta sfide significative. La crescita demografica, l’industrializzazione e l’espansione dell’agricoltura stanno esaurendo le risorse idriche, mettendo a rischio l’approvvigionamento di acqua potabile per molte famiglie. La competizione tra l’agricoltura, l’alimentazione e l’approvvigionamento idrico urbano è diventata un problema serio: urgono soluzioni innovative.

La Commissione del Codex Alimentarius, un organismo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha risposto a questa sfida introducendo nuove linee guida volte a promuovere un uso più efficiente e sostenibile dell’acqua nella produzione e nella lavorazione degli alimenti.

In passato, le raccomandazioni del Codex si concentravano sull’uso di acqua potabile o pulita per garantire la sicurezza alimentare. Tuttavia, considerando le difficoltà legate all’accesso e al costo dell’acqua potabile, il Codex ha sviluppato nuove linee guida che affrontano l’approvvigionamento, l’uso e il riutilizzo sicuro dell’acqua lungo tutta la catena di produzione alimentare.

Acqua: le novità del Codex

La novità più significativa di queste linee guida è l’approccio basato sulla “idoneità allo scopo”. Riconoscendo che i requisiti di qualità dell’acqua variano a seconda del prodotto alimentare e dell’uso previsto, il Codex stabilisce che l’acqua deve essere adatta allo specifico scopo per cui viene utilizzata. Ad esempio, l’acqua utilizzata per la coltivazione di lattuga destinata al consumo crudo può differire da quella utilizzata per la pulizia di patate che saranno cotte prima del consumo.

Un punto chiave di queste linee guida è stato il riconoscimento dell’importanza di considerare diverse fonti d’acqua, come quella di recupero, riciclata, ricircolata o di scarico, valutandone la sicurezza in base all’uso previsto.

L’esempio pionieristico

L’Honduras ha svolto un ruolo pionieristico nell’applicazione pratica di queste linee guida. Nel 2022, con il supporto del Codex, ha ospitato un workshop che ha coinvolto industrie e governo di tutta l’America Latina. Durante l’evento, sono stati testati strumenti decisionali sviluppati dal Joint FAO/WHO Expert Meetings on Microbiological Risk Assessment (JEMRA) per valutare le fonti d’acqua e determinare i livelli di rischio associati.

Successivamente, nel 2023, la SENASA ha organizzato un workshop nazionale per introdurre i funzionari governativi, l’industria e il mondo accademico alle linee guida. Questo workshop ha promosso un cambio di prospettiva, sfidando l’approccio tradizionale che esclusivamente promuove l’uso di acqua potabile. Mirian Bueno, direttrice tecnica per la sicurezza alimentare presso la SENASA, ha notato un cambio di atteggiamento dopo il workshop. Le industrie, consapevoli dei costi associati all’acqua potabile, sono ora più inclini a considerare il riutilizzo dell’acqua dopo una valutazione approfondita dei rischi.

Le linee guida si estendono

Mentre le attuali linee guida del Codex si concentrano sulla produzione di frutta e verdura, è previsto che nel prossimo anno si estenderanno ai settori lattiero-caseario e della pesca. Questa iniziativa non solo promuove la sicurezza alimentare, ma si propone anche di affrontare la crescente scarsità d’acqua e le disparità globali nella sua disponibilità e qualità.

Le linee guida del Codex, sebbene volontarie, offrono uno strumento prezioso per i paesi che affrontano stress idrici crescenti. Con la necessità di gestire l’acqua in modo sostenibile, queste linee guida rappresentano un passo avanti importante nel trovare soluzioni innovative per la conservazione dell’acqua e la sicurezza alimentare globale.

Fonte FAO

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