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Lasagne gamberi e pistacchio – Ricetta di Misya

Lasagne gamberi e pistacchio

Innanzitutto preparate la besciamella: fate sciogliere il burro in una casseruola, unite la farina e mescolate, quindi incorporate il latte già scaldato, quindi cuocete a fiamma bassa, mescolando costantemente, fino ad ottenere una salsa densa ma fluida, quindi unite anche sale e noce moscata.

Pulite i gamberi eliminando testa, carapace e budello (qui la guida per farlo al meglio).

Saltate i gamberi in padella antiaderente con un po’ di olio, sfumandoli con il vino: basteranno pochi minuti a fiamma alta.

(Se avete scelto di usare delle lasagne che necessitano di precottura, provvedete prima a lessarle in acqua bollente leggermente salata, scolandole poi su un canovaccio pulito.)
Assemblate la lasagna: mettete un pochino di besciamella sul fondo della pirofila, aggiungete un primo strato di pasta e copritela con un altro po’ di besciamella.

Aggiungete un po’ di gamberi e pistacchi e un altro pochino di besciamella e proseguite con gli altri strati fino a esaurimento degli ingredienti.

Completate l’ultimo strato con besciamella abbondante e un po’ di pistacchi, quindi cuocete per circa 35-40 minuti in forno ventilato preriscaldato a 190°C.

Le lasagne gamberi e pistacchio sono pronte, lasciatele riposare per almeno 5-10 minuti prima di servirle.

Il panettone vince sul pandoro? Rispondono Iginio Massari e 7 grandi pasticceri

Il panettone vince sul pandoro? Rispondono Iginio Massari e 7 grandi pasticceri

Panettone contro Pandoro, la solita rivalità sulla tavola di Natale che si presenta ogni anno – ma davvero? Ho posto la domanda a Iginio Massari e altri 6 pastry chef d’eccezione in occasione della crociera Panettone Senza Confini 2023. Era decisamente l’occasione ideale per portare avanti la bandiera del dolce di Verona, che sembra essere troppo spesso messo da parte. Eppure, altrettanto spesso mi ritrovo amici e parenti confessare che amano il panettone “senza” (glutine, canditi, uvetta, a seconda), ma che in fondo in fondo preferiscono di gran lunga il pandoro. Certo è che l’offerta di panettoni artigianali è molto forte e la concorrenza di conseguenza pesante da superare. Eppure, qui lo dico e vi ricorderete le mie parole, c’è spazio per il pandoro per recuperare il primo posto.

Iginio Massari così come Achille Zoia, ad esempio, sono dei grandi Maestri dei lievitati delle Feste e anche loro riservano un posticino a parte nel loro cuore gourmet per il pandoro. Fausto Morabito, l’inventore della kermesse viaggiatrice Panettone Senza Confini giunto ormai alla settima edizione, è disposto ad accogliere il pandoro sulla prossima nave da crociera. Insomma, il trend del pandoro è forte e ci sono tutte le carte da giocare per una partita vincente.

Pandoro VS Panettone: i dati

Secondo i dati di Unione Italiana Food, lo scorso anno la produzione complessiva dei due lievitati è stata di 73.502 tonnellate pari a 552,1 milioni di euro. Secondo l’indagine condotta da AstraRicerche per Unione Italiana Food nell’ultimo anno oltre il 95% ne ha mangiato almeno uno dei due. Quando si arriva alle preferenze dei consumatori, si arriva a scoprire che i due sono testa a testa quasi alla pari: 81% per il panettone e 82% per il pandoro. Sono gli adulti a preferire il panettone, mentre le nuove generazioni prediligono il pandoro. Inoltre, quasi evidente la preferenza per la ricetta tradizionale del pandoro al 69,3% contro il 66% del panettone.

Ecco cosa pensano Iginio Massari e gli altri 6 pastry chef

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