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Ricetta della focaccia messinese – La Cucina Italiana

Ricetta della focaccia messinese - La Cucina Italiana

La focaccia messinese è un classico street food di Messina. Per farla a casa, ecco la ricetta della Cannata Sicilian Bakery a base di farina evolutiva che difende la biodiversità siciliana

Chiunque sia andato a Messina almeno una volta l’ha vista nei banchi delle panetterie: è la focaccia messinese, una focaccia alta, soffice, condita con pomodoro fresco, scarola, formaggio di capra (la Tuma siciliana) e acciughe. E’ uno street food tipico della città e di tutta la Sicilia orientale, amatissima, e arrivata anche a Milano grazie alla ricetta della Cannata Sicilian Bakery. Da Messina con furore, la passione della famiglia Cannata per il pane si tramanda da quattro generazioni, le stesse che hanno usato e reso così speciale il loro lievito madre, di nome “Turi”.

La loro tradizionale focaccia messinese è a base di farina biologica Evolutiva, quella nata dall’incontro degli agricoltori dell’Associazione siciliana Simenza con Molino Quaglia. Questo grano tenero viene coltivato biologicamente in Sicilia da contadini che aderiscono all’associazione all’interno di un progetto che accomuna agricoltori e mugnai in difesa della agrobiodiversità. “La ricerca sull’uso dei grani antichi nasce dalla nostra voglia di tornare a produrre pani di una volta. Noi siamo per la farina integrale da macinazione a chicco intero e siamo contro le farine raffinate” – spiega Tommaso Cannata. La sua ricetta eccola qui.

Focaccia messinese, la ricetta

Ingredienti per una focaccia di 3 kg

1 kg di farina di grano tenero bio Petra Evolutiva (Molino Quaglia)
20 g di sale
300 g lievito madre
10 g di malto d’orzo
400 g di Tuma (formaggio di pecora)
500 g di scarola
800 g di pomodori San Marzano
40 gr olio extravergine d’oliva Sicilia Igp
10 filetti di acciughe

Procedimento:

Raccogliete la farina in una ciotola, versate 500 g di acqua, aggiungete il lievito, il malto, l’olio e infine il sale. Impastate gli ingredienti e amalgamateli, trasferite il composto sul piano di lavoro leggermente infarinato e continuate a impastare versando 150 g di acqua poca alla volta (5-10 minuti).

Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e fate riposare in luogo tiepido per 20 minuti circa.

Riprendete l’impasto, prelevatene 1,3 kg e stendetelo in una teglia oliata di 60×40 cm.

Distribuite sull’impasto le acciughe ridotte a tocchetti, la tuma a striscioline, la scarola tagliata finemente e i pomodori a cubetti.

Fate lievitare la focaccia per circa 40 minuti in luogo tiepido. Trascorso il tempo di lievitazione, cuocetela in forno a 230° per 25 minuti e servitela calda.

» Pignolata messinese – Ricetta Pignolata messinese di Misya

Misya.info

Mettete in una ciotola farina e zucchero, mescolate, quindi unite uova, grappa, tuorlo, buccia di limone e burro ammorbidito.
Lavorate fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo, quindi coprite con pellicola trasparente e fate riposare per almeno 1 ora in frigorifero.

Riprendete l’impasto, rilavoratelo brevemente per ammorbidirlo un pochino, quindi formate dei cilindretti lunghi, di un 1 cm circa di diametro, e tagliateli in pezzetti di circa 2 cm.

Friggete i pezzetti di impasto in olio già caldo, non troppi per volta in modo che non si attacchino fra loro e mescolando ogni tanto per farli dorare in maniera uniforme.
Man mano che sono pronti, scolateli con una schiumarola e fateli asciugare su carta da cucina, quindi lasciateli raffreddare.

Nel frattempo preparate le due glasse.
Per la glassa al limone: montate l’albume con zucchero e succo di limone fino ad ottenere un composto fluido.
Per la glassa al cioccolato: spezzettate il cioccolato e scioglietelo a bagnomaria o nel microonde.

A questo punto immergete metà degli struffoli nella glassa al limone e l’altra metà in quella al cioccolato, mescolando entrambe (separatamente) per distribuirle in maniera uniforme.

La pignolata messinese è pronta, non vi resta che disporre i due composti su un piatto da portata, affiancati, far rapprendere la glassa per una mezz’ora in frigo e servirla.

Ricerche frequenti:

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