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Spiaggia: 5 attività green | La Cucina Italiana

Spiaggia: 5 attività green | La Cucina Italiana

Vacane, estate, mare. È tempo di ricaricare le batterie con un po’ di brezza marina e tintarella; infatti Una delle mete sempre scelte dagli italiani è il mare. Cosa c’è di meglio della brezza marina, del buon cibo e quella tintarella invidiabile da tutti? Ecco, oggigiorno sempre di più, trascorrere le vacanze al mare ha un valore aggiunto: rispettare la natura circostante. C’è chi è già in vacanza e chi no, in qualunque momento andiate l’importante è andare al mare con consapevolezza. Non importa dove sarete né con chi andrete, basta trattare il mare e le spiagge con rispetto e cura. A volte capita di non pensarci o non notarlo ma anche il semplice gesto dell’andare al mare cela un grande atto di responsabilità verso l’ambiente che viviamo. Perchè sempre di più oggigiorno bisogna guardare alla quotidianità, ma anche ai momenti di relax, con un occhio di riguardo verso la sostenibilità. Il rispetto per la terra e l’ambiente che ci circonda è ormai un aspetto che non possiamo più trascurare, bensì va fatto crescere grazie alla conoscenza e ad alcuni piccoli gesti quotidiani che nel grande spettro possono fare la differenza. Ecco che andare al mare può trasformarsi in un piccolo (grande) gesto di responsabilità nei confronti della natura e dei nostri mari. Quali sono i gesti e le attività che potete fare sotto l’ombrellone, nel rispetto della natura e della sostenibilità? Partiamo dal cibo e dalla spesa di tutti i giorni, mangiando sano, risparmiando sulle emissioni e contribuendo a rilanciare l’economia del territorio: questi sono alcuni dei tanti motivi per consumare cibo di produzione locale.

Ecco 5 gesti sostenibili da fare sotto l’ombrellone

Premio Mesa 2022: al via il bando per giovani chef e ristoratori

La Cucina Italiana

Alert a tutti i giovani chef e ristoratori emergenti tra i 20 e i 35 anni che hanno operato in Sardegna almeno a partire dalla stagione estiva 2018: Premio Mesa, il bando del concorso promosso da Cantina Mesa, è stato lanciato per il terzo anno. Occasione di alto valore culturale e sociale per il nostro territorio, focus sulla Sardegna, che vanta un eccezionale patrimonio di tradizione gastronomica capace di creare occupazione e ricchezza nel totale rispetto del territorio, della sua identità e della massima sostenibilità.

Premio Mesa, il master con Niko Romito

Forte di questa convinzione, l’iconica azienda vinicola fondata da Gavino Sanna nel Sulcis Iglesiente ha deciso di incoraggiare i giovani chef e ristoratori sardi determinati a sviluppare le proprie competenze ed il proprio impegno nel settore, attraverso un concorso che permetterà al vincitore di frequentare un Master di alta formazione con oggetto “Pane e Lievitati con Grani Antichi” presso l’Accademia Niko Romito, proposto con l’obiettivo di aumentare il patrimonio di competenze da poter restituire al territorio.

Premio Mesa, la giuria

Il Premio Mesa 2022 sarà deciso da una giuria di esperti del settore che affiancano Gavino Sanna, a partire dal nostro Direttore Maddalena Fossati (anche di Traveller Italia). Insieme a loro, tanti nomi importanti come Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose; Pietro Pio Pitzalis, fondatore e direttore di Reporter Gourmet; Sergio Mei, per un ventennio executive chef del Four Season Hotel di Milano e oggi riconosciuto tra i massimi esponenti della cucina italiana; Alberto Piras, sommelier de Il Luogo di Aimo e Nadia, ristorante **Michelin di Milano. 

Una giuria d’elezione chiamata a proclamare il vincitore di questa terza edizione che seguirà Gavino Piu – attualmente chef del Santa Marì Catalan Bistrot di Alghero – che l’ha convinta nel 2019 con il suo “Filetto di vitello al Buio Buio, come una volta”, proposto in abbinamento al Carignano del Sulcis Riserva Buio Buio e Andrea Serusi – ora in servizio presso Frades La Terrazza di Porto Cervo – vincitore della seconda edizione con “Tottu trota”, un omaggio alla specie autoctona della trota sarda, un tempo molto comune e ora in via di estinzione, presentato in abbinamento a Rosa Grande Carignano del Sulcis DOC Rosato.

Firenze, coltelli e nuova generazione

La Cucina Italiana

Alessandro Fontani (a destra nella foto) è il più giovane coltellinaio di Scarperia, oggi a trentaquattro anni, come quando ha cominciato a sedici. Di una cosa era certo: nella vita avrebbe continuato l’attività della famiglia materna, interrotta perché né la madre né la zia potevano svolgere il mestiere del padre, all’epoca esclusivamente maschile. Obiettivo: riportare sugli allori il nome della storica coltelleria Fontani, nata nel 1846. Una bella sfida nella cittadina del Mugello famosa per la produzione di ferri taglienti, dove ormai sono rimaste solo quattro aziende delle quaranta fiorenti a metà Novecento. 
In bottega sono solo in due: Alessandro e Jacopo Gagnarli (a sinistra nella foto), anche lui trentenne e proveniente da una famiglia di coltellinai, che si occupa dei disegni esecutivi e dei campioni con la stampante 3D, unici contributi tecnologici a un processo artigianale. I due giovani stanno ampliando la produzione classica dei coltelli da tasca con altre lame, come riproduzioni storiche trovate in libri antichi, rasoi da barba, posate da tavola e coltelli da cucina – per disossare, sfilettare il pesce, tagliare arrosti e pane –, mannaie e spelucchini. Li realizzano in acciaio di altissima qualità, anche su misura per i cuochi più noti della zona. Ma come tutti i giovani, sono attivi sui social e partecipano agli eventi gastronomici, e i loro manufatti hanno fatto strada: sono da Lorenzi, negozio per appassionati a Milano, ma anche a New York, Tokyo e Hong Kong, e da qualche tempo hanno iniziato a collaborare con le maison di moda italiane, ora impegnate a disegnare linee per la casa e la tavola.

Ricerche frequenti:

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