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Dopo Praga, la grande cantina italiana arriva a Parigi

La Cucina Italiana

Con Signorvino, arrivano a Parigi le eccellenze dell’enogastronomia italiana: anche all’estero, l’insegna italiana manterrà la sua apprezzata formula che unisce una cantina che può contare su oltre 2.000 referenze e su una proposta gastronomica che parte dalle eccellenze territoriali, per dar vita ad un menù che omaggia la qualità e i sapori della tradizione italiana.

Anche nei locali di Praga e Parigi sono previsti eventi a tema, degustazioni, incontri con i produttori nell’ambito del progetto “Viaggio nel Gusto”: il programma completo degli eventi di Signorvino è disponibile sul sito di Signorvino.

Food for Future Festival: il successo della prima edizione

La Cucina Italiana

Il Food For Future Festival ad Alba si è rivelato un trionfo, aprendo la strada a conversazioni nuove e a stimolanti riflessioni profonde sul futuro della gastronomia. Nella due giorni Francia e Italia si sono incontrate raccontando pezzi del proprio passato, presente e futuro. Organizzato dalla Città di Alba in collaborazione con Luciano Tona e la giornalista enogastronomica Sarah Scaparone, l’evento ha attirato una platea di addetti al settori e appassionati del mondo culinario nel Teatro Sociale di Alba. Con 40 relatori, 11 panel e 9 talk dedicati alla Francia come paese ospite, il festival è stato una celebrazione vibrante della gastronomia in tutte le sue sfaccettature. L’edizione 2024 è infatti già stata lanciata dall’assessore al Turismo della Città di Alba, Emanuele Bolla, evidenziando l’impatto positivo dell’iniziativa che si è svolta per due giorni.

Un teatro trasformato in sala ristorante, talk brevi e concisi e tematiche fresche, verso il futuro della gastronomia: sono queste le caratteristiche di questo format molto innovativo. Insomma, una ventata d’aria fresca che attira e stimola l’ascoltatore a pensare al futuro del cibo insieme ai relatori. Questo approccio dinamico e coinvolgente ha riportato la parola al centro della discussione gastronomica attraverso conversazioni informali e intime.

I temi dell’incontro e lo sguardo al futuro

La domenica del festival è stata dedicata alla scena gastronomica italiana: partendo dalla pasticceria, finendo con la carne. Ma non sono state le aree gastronomiche a essere al centro, bensì tematiche più ampie: dall’evoluzione in pasticceria alle forme e i sensi in essa; dall’importanza dei valori del territorio a quelle del design e dell’architettura in gastronomia; dal pane ai panorami alpini; dalla pasta patrimonio UNESCO alle cucine acide, finendo con il tema del selvatico, la fassona e le città. Si inizia con un dibattito sulla pasticceria in cui le giovani generazioni rappresentate da Christian Marasca (Zia*, Roma) e Maicol Vitellozzi (Torino) hanno evidenziato come sia nei laboratori che nella ristorazione ci sia un ritorno alla classicità, al valore della gestualità e uno sguardo a naturalezza e semplicità ben lontane dalle sovrastrutture che hanno contraddistinto gli ultimi anni. Concetto di gestualità che torna nei discorsi legati alla montagna alla cucina di Biafora (Hyle*, San Giovanni in Fiore-Cs) e di Cantafio (La Stua de Michil*, Corvara-Bz) che lancia il progetto di Incö, con un tavolo che risponde alla quotidianità dell’offerta gastronomica o, ancora, la gestualità testimoniata dalla lavorazione di una sfoglia come hanno raccontato la sfoglina Poletti e Beppe Rambaldi (Cucina Rambaldi, Villardora-To): sfoglia che rappresenta una tradizione in continuo divenire, basti pensare alla lasagna e alle sue interpretazioni. I temi del congresso hanno quindi toccato diverse sfere, dalla montagna alla cucina, dalle filiere alimentari alla mediterraneità, creando un ponte tra culture agricole e cucine urbane.

Ricetta Brioche farcite con crema di marroni

Ricetta Brioche farcite con crema di marroni

Se c’è qualcosa di più buono delle castagne, questi sono i marroni, e se c’è qualcosa di più goloso dei marroni, questa è la loro crema. Proprio con la crema di marroni abbiamo farcito queste soffici brioche bicolore, così eleganti che sono perfette da servire con il .

La preparazione è un po’ lunga perché gli impasti devono riposare una notte in frigorifero, ma ne vale sicuramente la pena. Oltre al tempo a disposizione, vi serviranno un tagliapasta, degli stampi rotondi e una tasca da pasticcere. Pronti a partire? 

Scoprite anche queste ricette: Crostata alla crema di marroni, «Bavarese-bonet» con salsa di marroni al rum, Moelleux ai marroni e cioccolato.

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