Aggregatore contenente tutte le ricette andate in onda di Benedetta Parodi da Cotto e Mangiato
A Sanremo 2024 tra i co-conduttori ci sarà anche Teresa Mannino che, al 74° Festival di Sanremo 2024, al via il prossimo 6 febbraio, affiancherà il conduttore e direttore artistico Amadeus la sera di giovedì 8. Autrice e attrice comica siciliana, classe 1970, la Mannino “con uno sguardo unico e originale osserva e racconta ciò che accade nel mondo piccolo delle relaziono private e in quello grande dello scenario pubblico”, si legge nella sua bio.
«Sono prontissima, perché è da una vita che mi preparo», aveva dichiarato qualche tempo fa al Tg1. «Ma non a Sanremo, bensì a dire quello che penso, che è quello che farò anche su quel palco». E sul palco dell’Ariston la Mannino non deluderà. Le sue gag raccontano di sé, una siciliana trapiantata al nord, a Milano, ma anche del rapporto tra uomo e donna, genitori e figli, spezzo puntando sulle differenze tra nord e sud, che ruotano perlopiù attorno al rapporto con il cibo e il rapporto con il tempo. «Il cibo per noi meridionali è legato alla sfera emotiva, a Milano qui regalate i fiori, noi vassoi di dolci. Il weekend per noi non esiste, perché abbiamo il pranzo della domenica con i parenti, che sono due alla fine, uno per mangiare l’altro per digerire. Il nostro non è il vostro il brunch, abbiamo pasta con le sarde, melanzane imbuttunate e cazzilli fritti». E proprio i cazzilli fritti sono tra le bontà della cucina tradizionale siciliana, golosi crocché di patate tipici del cibo di strada palermitano. A Palermo infatti si trovano in tutte le friggitorie, ma si servono con le panelle, la variante fritta della farinata di ceci. Ecco la ricetta e cinque consigli per non sbagliare.
Non piace a tutti, ma il risotto al radicchio è un vero piatto gourmet. In autunno e in inverno, il radicchio diventa protagonista di innumerevoli ricette, dalle torte salate ai primi piatti, passando per le insalate.
Fra tutte, il risotto al radicchio è sicuramente una delle più amate, oltre ad essere un piatto tipico della cucina veneta. Il suo cespo croccante dal sapore amarognolo, la forma elegante e la versatilità in cucina sono il frutto di un senso ancestrale del rapporto dell’uomo con i campi. Così, per selezione, l’antica cicoria citata dai Romani è diventata il pregiato Radicchio Rosso di Treviso IGP. Oggi, mani competenti raccolgono i mazzi a novembre, li passano per quindici giorni in acqua corrente per sbiancarli e produrre i nuovi germogli, e infine ne “pettinano” le foglie.
Per preparare un buon risotto con radicchio e stemperare il suo gusto amaro è fondamentale la mantecatura con il burro e il parmigiano. Qui sotto abbiamo preparato la versione classica del risotto con Radicchio Rosso di Treviso IGP, re delle tavole invernali, noto anche come trevigiana.
Il gusto un po’ amarognolo di questo ortaggio e la cremosità del risotto sono una coppia vincente: vediamo come ottenere un risultato perfetto.
Ingredienti
Procedimento
Se lo gradite, all’inizio della preparazione potete aggiungere pancetta tagliata a striscioline sottili per ottenere un risotto ancora più saporito.
In cottura il radicchio perderà la sua tipica colorazione viola. Per un risotto dal colore più intenso, utilizzate il vino rosso al posto di quello bianco, oppure abbinate ingredienti come il cavolo viola o la barbabietola, che permette anche di aggiungere dolcezza e stemperare il gusto amaro del radicchio.
Per un tocco croccante, servite il risotto con qualche foglia di radicchio a crudo.
Il risotto al radicchio è un piatto perfetto nella sua semplicità, ma può essere arricchito o stravolto… basta essere un po’ creativi! Quali sono gli ingredienti migliori da abbinarvi? I formaggi, come il gorgonzola o il taleggio, sono ideali per ottenere un gusto intenso. Per renderlo ancora più gustoso provatelo con la salsiccia o con lo speck. Infine, le noci si addicono perfettamente a questa ricetta da assaporare in autunno e inverno.