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Alici alla cilentana: ripiene e fritte per un gusto unico

Alici alla cilentana: ripiene e fritte per un gusto unico

Non saprete più resistere alle alici preparate in questo modo: con una farcitura saporita e una frittura croccante si gustano dall’aperitivo fino alla tavola

Le alici sono tra i pesci più versatili da cucinare, si prestano infatti a tantissime preparazioni e il risultato è sempre molto gustoso. Se c’è una ricetta, però, che ne valorizza il gusto e le rende praticamente “indimenticabili” è quella delle alici “mbuttunate”, tipica del Cilento.

La Campania, è noto, è ricchissima di piatti dal sapore intenso e le alici ripiene alla cilentana rispettano in pieno questa tradizione culinaria. Preparate così, ripiene di mozzarella e fritte, sono perfette per un antipasto, per un secondo o per un aperitivo.

La ricetta delle alici alla cilentana

Ingredienti

Per preparare le alici imbottite alla cilentana a casa vi serviranno: 600 g di alici, 3 uova, 200 g di pecorino grattugiato, pangrattato, prezzemolo, aglio tritato, olio evo, sale e pepe.

La preparazione

La prima cosa da fare per preparare le alici alla cilentana è pulire il pesce in modo approfondito, eliminando la testa e tutte le lische, e aprendole poi nella classica forma di libro.

alici pronte ad essere fritte

Preparate ora il ripieno:  con una frusta da cucina o una forchetta sbattete le uova, aggiungete il sale, il pepe, il pecorino, il prezzemolo, l’aglio poi unite il pangrattato e mescolate per bene fino a quando il composto sarà ben amalgamato e morbido.

Riempite le alici con la farcitura e richiudetele. Passatele quindi nella farina e friggetele nell’olio fino a quando saranno dorate. Prima di servirle, fatele asciugare su dei fogli di carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso e portarle in tavola ancora più fragranti.

Ricerche frequenti:

La pasta con i pomodori freschi è un piatto semplice ma molto gustose, che si prepara in pochissimo tempo.

La pasta con i pomodori freschi è un piatto semplice ma molto gustose, che si prepara in pochissimo tempo.

Un piatto semplice che racchiude tutto il sapore dei pomodori freschi e del basilico

La pasta con i pomodori freschi è una soluzione veloce, ma molto apprezzata quando si ha poco tempo da dedicare ai fornelli e comunque voglia di qualcosa di buono. Fondamentale perché il piatto riesca è la scelta dei pomodori, che devono essere succosi e saporiti, con una consistenza soda e compatta.

Pasta ai pomodori freschi: quale varietà è più adatta

I pomodori in commercio sono molti, ma per questo piatto i più adatti sono i datterini, dalla classica forma allungata, dalla pelle più spessa e dal sapore molto dolce. Un altro tipo di pomodoro perfetto per questa ricetta è il ciliegino, piccolo e tondo, dalla pelle più sottile del datterino e dalla polpa più sapida, grazie alle caratteristiche dei terreni vicino al mare su cui viene coltivato. Il ciliegino contiene solitamente più acqua del datterino, per questo necessita di qualche minuto in più in padella perché la polpa si concentri e l’acqua evapori.

Come sbollentare i pomodori

La pasta con i pomodori freschi prevede che questi vengano utilizzati con la buccia, ma se questa vi desse fastidio, allora potete sbollentarli in una pentola con abbondante acqua per cinque o sei minuti e poi scolarli. Una volta scolati con un coltellino levate agevolmente la pelle da ogni pomodorino e poi fateli cuocere come descritto sopra. Il risultato sarà un sugo più cremoso e omogeneo. 

Pasta corta o pasta lunga: il risultato è assicurato

Per questa ricetta non esiste un formato di pasta specifico. La scelta dipende soltanto dal vostro gusto. Spaghetti, linguine, maccheroni, penne o mezze penne tutti formati si addicono a questo condimento semplice, ma gustoso. Perché il piatto riesca, l’unico accorgimento da avere è quello di scolare la pasta un minuto prima della fine della cottura per poi risottarla nella padella con i pomodori. Questa mossa consentirà al vostro sugo di legare perfettamente con la pasta, per via dell’amido che questa rilascerà nei pomodori.

E ora la ricetta della pasta con i pomodori freschi

Ingredienti

500 g pasta, 500 g pomodori ciliegino, olio extravergine di oliva, 1 spicchio di aglio, basilico fresco, sale.

Procedimento

In una padella fate soffriggere l’aglio in poco olio extravergine. Una volta che l’aglio sarà dorato aggiungete i pomodori lavati e tagliati a metà. Lasciate cuocere a fiamma vivace per 6-7 minuti, poi spegnete e regolate di salate. Nel frattempo in abbondante acqua salata cuocete la pasta. Scolatela poco prima della fine della cottura, versatela nella padella con i pomodorini e fatela cuocere per un minuto. Mescolate bene, poi spegnete e unite le foglie di basilico fresco. Servite subito.

Liquore al finocchietto selvatico: profumato e digestivo

Liquore al finocchietto selvatico: profumato e digestivo

Non tutti lo conoscono, eppure è un digestivo delizioso e dal gusto delicato che si prepara anche in casa. Ecco come farlo

C’è un liquore dal gusto fresco e dal profumo di erba appena tagliata, che ha un effetto super digestivo.
Non tutti lo conoscono, forse perchè si prepara con un ingrediente insolito che è il finocchio selvatico.
Provate a farlo in casa. Vi conquisterà!

Origini del liquore al finocchio

Il liquore al finocchio ha origini molto antiche ed è un prodotto tipico dell’Italia meridionale, in particolare della Puglia.
Probabilmente questa è una ricetta contadina tramandata da generazioni che si prepara con prodotti naturali, selvatici, che crescono spontaneamente nei campi.
Secondo altre fonti avrebbe invece origini ecclesiastiche. Quel che è certo è che si tratta di una ricetta tipica del sud Italia perché è qui che il clima è più favorevole alla crescita di queste piante.

Come riconoscere il finocchio selvatico

Il finocchio selvatico è una pianta spontanea dai fiori molto profumati.
Presenta un lungo fusto molto ramificato nella parte superiore che può arrivare ad un’altezza di 2 metri. È di colore verde chiaro e ha fiori gialli raggruppati in mucchietti.
Cresce in collina, ma solo dove il clima è mite, in genere vicino al mare.
Per preparare il liquore al finocchio vengono utilizzate le barbette, cioè le foglie dei finocchi, raccolte e poi lasciate essiccare.
Si possono utilizzare anche quelle fresche però, ed è proprio quello che vi suggeriamo di fare.
Ecco la ricetta.

Come fare il liquore al finocchietto selvatico

Ingredienti

300 g di foglie di finocchi selvatici
700 g di zucchero
1 l di alcol 95°
800 ml di acqua
1 cucchiaino di semi di finocchietto
1 limone non trattato

Procedimento

Mettete in infusione per almeno 10 giorni all’interno di un contenitore a chiusura ermetica l’alcol con le foglie di finocchio selvatico e i suoi semi schiacciati in un mortaio.
Ogni due giorni scuotete velocemente per mescolare bene i sapori.
Terminata la fase della macerazione, sciogliete lo zucchero in un pentolino con l’acqua fino ad ottenere uno sciroppo. Filtrate con un colino o una garza la parte alcolica per eliminare semi e foglie e mescolate tutto con lo sciroppo di zucchero, una volta freddo.
Chiudete il tutto ermeticamente per circa un giorno.
Imbottigliate in bottiglie di vetro e conservate per circa due-tre mesi.

Variante con i fiori

Esiste anche una variante di questo liquore che si prepara con i fiori della piante di finocchietto selvatico e non con le foglie.
Il profumo e il gusto sono leggermente più intensi, ma il sapore è molto simile.
Per prepararla basta sostituire le foglie con 150-200 g di di fiori e steli di finocchietto selvatico.

Conservazione del liquore

Come tutte le preparazioni alcoliche, anche il liquore al finocchio richiede un tempo di riposo.
Una volta pronto e imbottigliato, infatti, conservatelo in un luogo fresco e asciutto, non necessariamente in frigorifero, e consumatelo dopo circa due mesi in modo da far sedimentare bene tutti i profumi e i sapori.

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