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Decorazioni per il cenone di Capodanno

La Cucina Italiana

Tradizionale, romantica, eco-chic? Sono tante le atmosfere che potete ricreare, assecondando le vostre preferenze e inclinazioni, in modo da realizzare una tavola delle feste davvero speciale.

C’è poi da pensare anche al tema: il Capodanno si collega al tempo che passa, ma anche alla fortuna e ai soldi, che tutti sperano si moltiplichino nel nuovo anno, e quest’anno anche e soprattutto alla salute!

Il punto di partenza, dunque, è questo: scegliere il mood e l’argomento che si vuole dare alla serata. Da lì poi sarà più semplice valutare ogni singolo accessorio in modo che si sposi bene con la scelta effettuata. Ecco allora alcuni nostri suggerimenti per le decorazioni per il cenone di Capodanno.

I colori

La prima cosa a cui pensare sono i colori. Per un ambiente elegante, optate per un mix di oro e avorio; mentre per una tavola più giovane, usate l’argento da combinare a tonalità più sgargianti, dal viola fino all’arancione. Una scelta più classica e romantica prevede l’uso del rosa antico; ma se vi piacciono decorazioni più naturali, scegliete un bel verde smeraldo.
Il segreto è quello di scegliere una tinta dominante e poi giocare sulle sfumature e gli abbinamenti, sempre senza esagerare: un buon mix prevede l’unione di un massimo di tre tinte.

Così potrete combinare nel modo migliore, il colore della tovaglia e dei tovaglioli con quella dei piatti e di tutti gli altri accessori.

Particolari a tema

A seconda del tema che avrete scelto, è bene pensare ad alcuni dettagli particolari. Se avete optato per il tempo, potreste usare degli orologi come segnaposto. In alternativa, potete realizzare dei biscotti a forma di pendolo o di numero da assegnare a ogni ospite.

Per un Capodanno fortunato, potete usare un centrotavola a forma di cornucopia con dentro la frutta, ma anche dei soldi di cioccolata. E sotto ogni piatto potreste far trovare ai vostri ospiti un biglietto della lotteria.

In alternativa, potete creare a dei segnaposto con i cibi portafortuna: un sacchettino colorato pieno di lenticchie secche; rametti di vischio intrecciati; oppure dei melograni con il nome dei commensali scritto sopra.

Centrotavola

Sempre tenendo conto del tema e dei colori che avete scelto, potete realizzare diverse composizioni per adornare la tavola. La scelta più pratica ed elegante è quella di usare le candele, che potete scegliere di tinte diverse a seconda delle vostre esigenze.

Ricetta Terrina di avocado con salmone affumicato e mascarpone

Ricetta Terrina di avocado con salmone affumicato e mascarpone

La Terrina di avocado con salmone affumicato e mascarpone è un antipasto fresco, sfizioso e bello da vedere. Perfetto per il menù di Natale, ma anche da portare in tavola nella bella stagione, si realizza facilmente e velocemente. Occorre, però, prepararlo in anticipo perché gli ingredienti necessitano di tre ore in frigorifero per compattarsi.

La terrina – che prende il nome dal contenitore utilizzato per prepararla – ha una base di pane di segale a cui seguono strati di avocado, salmone affumicato e crema al mascarpone.

Scoprite anche queste ricette: Millefoglie di salmone natalizia, Crostini di panettone con burro di avocado, salmone e tartufo, Tartara di salmone, avocado e mango, Salmone al fumo, misticanza e crema all’avocado.

Mele dell’Alto Adige, lasciatevi tentare

Mele dell'Alto Adige, lasciatevi tentare

È il turno delle mele dell’Alto Adige. Non c’è Paese al mondo con tanta ricchezza e varietà di prodotti, naturali come li regala il territorio o lavorati da mani esperte in modi semplici, che sono antichi e insieme i più contemporanei. Prosegue il viaggio alla scoperta delle nostre bontà, da quelle più conosciute a quelle meno note lontano dalla zona di produzione. 
Vi piacciono dolci oppure acidule? Cercate le vostre mele preferite tra le varietà dell’Alto Adige.

Mele dell’Alto Adige

Il più grande frutteto d’Europa è l’Alto Adige, ve si raccoglie il 10% delle mele di tutto il continente, addirittura il 25% delle biologiche. Il primo merito è dei trecento giorni di sole l’anno, delle abbondanti piogge primaverili, di estati e autunni solitamente miti, insomma delle condizioni ideali per la coltivazione fino a mille metri di altitudine. Il clima assolutamente unico, la passione dei coltivatori e le pratiche agricole ecologiche regalano alle mele dell’Alto Adige succosità e croccantezza.

Nella regione sono ben tredici le varietà tutelate dal marchio europeo Igp. La più diffusa è la Golden Delicious, dal colore giallo e polpa croccante, seguita dalla Gala con le tipiche sfumature rosse e dalla Red Delicious, con il rosso intenso e uniforme. Tutte belle da vedere e da gustare, secondo le preferenze: ci sono le acidule Granny Smith, Topaz e Bonita, le dolci-acidule Braeburn, Kanzi® e Kissabel®, le dolci Red Delicious, Royal Gala, Ambrosia… Le mele ci ricordano anche Biancaneve, Newton, Guglielmo Tell, Nonna Papera, e prima di tutto e tutti Adamo ed Eva. Favole e miti che in Alto Adige sono diventati una risorsa economica trasformandosi in marchio: quello dei frutti della Val Venosta sono due coccinelle. Chi le ha nel frutteto, dicono i contadini, ha già vinto perché i simpatici insetti sono indispensabili nella lotta contro i parassiti e simbolo di una frutticoltura rispettosa dell’ambiente.

Carta d’Identità della mela dell’Alto Adige

TERRITORIO – Le coltivazioni si estendono per una lunghezza di 100 km lungo l’Adige, dalla Val Venosta fino alla Bassa Atesina. Meleti estesi anche nella Valle dell’Isarco, vicino a Bressanone. I frutti crescono bene a un’altitudine tra 200 e 1.000 metri sul livello del mare.

VARIETÀ IGP – Braeburn, Elstar, Fuji, Gala, Golden Delicious, Granny Smith, Idared, Morgenduft, Jonagold, Pinova, Red Delicious, Topaz, Winesap.

VALORI NUTRIZIONALI – Le mele sono costituite per l’85% da acqua; dissetano e reidratano, sono povere di grassi e ricche di vitamine, minerali e fibre.

CONSERVAZIONE – A temperatura ambiente durano almeno per una decina di giorni. Meglio se in un luogo fresco e asciutto: in estate nel frigorifero, in inverno all’aperto, ma coperte.

Le nostre ricette con le mele

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