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Cacciucco di ceci, la versione veg della zuppa toscana

Cacciucco di ceci, la versione veg della zuppa toscana

Se diciamo cacciucco di ceci, a qualcuno potrebbe sembrare un’eresia. Ma non è così. Le origini del caciucco si perdono tra miti e leggende: la tipica zuppa di pesce livornese, era inizialmente parte della cucina povera, ma il termine “cacciucco” ha assunto nel tempo un significato di “mescolanza” e per questo motivo ne esistono diverse varianti: di carne, di cacciagione, di pesce e anche di legumi. Gli ingredienti del tradizionale cacciucco alla livornese prevedevano originariamente pesci di scarto, ma con il tempo la ricetta si è evoluta e oggi è possibile trovare al suo interno anche crostacei e varietà di pesce più pregiate.

Poi, c’è il cacciucco di ceci, la zuppa toscana a base di ceci e bietole che oggi vi proponiamo. Si tratta di una versione a base di ceci dove questi legumi super proteici sono cotti in un brodo di pomodoro e vino rosso, sedano, carota, cipolla, aglio e salvia – come nella ricetta tradizionale. Abbiamo aggiunto anche le bietole, ma potete anche usare spinaci o cavolo nero, se preferite il loro sapore.

Certi che i vostri amici e familiari faranno il bis all’assaggio, vi lasciamo mettere all’opera con questo cacciucco di ceci.

La ricetta del cacciucco di ceci

Difficoltà: facile
Tempo: 45 minuti

Mela e longevità: come usare in cucina il frutto della salute

La Cucina Italiana

Proprio come i vini, nel ricettario di Mela Val Venosta, ogni varietà di mela è abbinata ad altri ingredienti sia per potenziarne gli effetti nutrizionali, sia per esaltarne il sapore. Tanto per cominciare, come aperitivo, troverete la ricetta di un infuso di tè verde e mela Pinova, che si caratterizza per note floreali e un equilibrio di dolcezza e acidità. Perché sono stati messi insieme? «La mela consente di assorbire il 100% di epigallocatechina del tè verde, un importante polifenolo, il cuo assorbimento invece si riduce sensibilmente se il tè si abbina, come spesso si fa, al latte» spiega la dottoressa Manzi.

Come usare le mele per ridurre gli zuccheri

Come antipasto, poi, c’è una caponata con carciofi, sedano, pomodoro e mele Red Delicious, usate in questo mix perché con la propria tipica dolcezza bilanciano perfettamente gli ingredienti della ricetta che altrimenti in genere richiede l’utilizzo dello zucchero. Altra idea? Tra i piatti del menù, provato per voi a Bologna nel ristorante della dottoressa Manzi, abbiamo apprezzato particolarmente il riso nero nero con mela Granny Smith e nocciole, in un abbinamento amico del cuore che unisce la protezione antiossidante della vitamina E delle nocciole al potassio della mela.

A cosa abbinare le mele nei piatti salati

«La mela è il cibo della salute, un superfood, e con i giusti abbinamenti se ne possono potenziare gli effetti» spiega la dottoressa Manzi. «In generale suggerisco di accompagnarla ad altri cibi amici del cuore come il pesce e la frutta secca. Sono ricchi di grassi buoni e combinati al potassio e alla pectina della mela sono un mix decisamente vincente». La glicemia? «La mela, come tutti i frutti, contiene zucchero, ma in quantità ben miscelata con fibre e acqua. Mangiata fresca, in piccole quantità, non provoca picchi. Inoltre, con i giusti abbinamenti, aiuta anche a ridurre l’assorbimento».

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