Aggregatore contenente tutte le ricette andate in onda di Benedetta Parodi da Cotto e Mangiato
I bigoli sono un formato di pasta tipico del Veneto e sono così tradizionali che che i veneti per dire “andiamo a mangiare” dicono “andare a bigoli”. Sono simili a grossi spaghetti, più rugosi; vengono fatti all’uovo, al torchio, e ci sono sagre in tutta la regione che li celebrano.
I bigoli in salsa sono tradizionalmente preparati con cipolle e acciughe, un condimento che in questa ricetta abbiamo arricchito con scorza di limone e prezzemolo per rinfrescare questo gusto senza tempo con un tocco discreto.
Scoprite come preparare anche queste ricette per condire i bigoli: Bigoli con ragù d’anitra, Bigoli con le sardelle, Bigoli con ragù di regaglie e salsiccia, Bigoli con coda di bue, mandorle tostate e spezie, Bigoli all’uovo con “brüscitt” di vitello, Bigoli al ragù di funghi.
Che la città di Napoli riservi sempre qualche piacevole sorpresa, è cosa nota. Che sia una delle capitali italiane della street art, forse, non lo è altrettanto.
Se avrete l’occasione di fare un tour guidato della città per andare alla scoperta di queste opere a cielo aperto (ci sono guide specializzate proprio in questo), la quantità e la qualità vi lasceranno a bocca aperta.
Proprio come il nuovo gigantesco murale donato da Voiello a Napoli e realizzato dall’artista Leticia Mandragora in collaborazione con il collettivo di fashion designer partenopei VNMNS1926.
Il murale Partenope, Madre dei quartieri di Napoli, che rappresenta la sirena Partenope, mitica fondatrice della città, si trova in piazza Francesco Muzii, nel quartiere Arenella, riporta alle origini della città e sottolinea la bellezza e la varietà dei quartieri che la compongono.
La sirena Partenope, secondo una delle leggende che la riguardano, era fra quelle che nell’Odissea di Omero tentarono di ammaliare Ulisse. Disperata per l’insuccesso, decise di togliersi la vita e il suo corpo, trascinato dalle onde, approdò nel golfo di Napoli, sull’isolotto di Megaride. Qui in piazza Muzii tiene delle spighe di grano in mano simbolo di fecondità e abbondanza e proprio sulla coda, raffigurati come squame, ci sono i 30 stemmi che identificano i quartieri.
L’artista, Leticia Mandragora, nata a Madrid da madre spagnola e papà napoletano, è legata a doppio filo al capoluogo campano, tanto da decidere di trasferircisi all’età di 15 anni. La città ospita diverse sue opere tutte caratterizzate dall’uso del blu cobalto (Maradona, Sophia Loren, Eleonora de Fonseca Pimentel) – colore che contraddistingue da sempre anche la brand identity di Voiello – e dall’intensità delle espressioni che la sua interpretazione rende ancora più realistiche. Inoltre, la sua predilezione per la rappresentazione di soggetti femminili si lega perfettamente all’idea alla base del murale.