Aggregatore contenente tutte le ricette andate in onda di Benedetta Parodi da Cotto e Mangiato
Se avete tra le mani una pannocchia fresca e vi state chiedendo come cucinarla, sappiate che le opzioni sono diverse: bollirla, arrostirla, grigliarla. In tutti i casi otterrete chicchi di mais dolci e succosi da gustare.
La pannocchia è l’infiorescenza della pianta del mais, chiamato anche granoturco: si sviluppa nei mesi estivi ed è pronta da mangiare quando presenta chicchi ben rigonfi, vicini e lucenti che hanno raggiunto il colore tipico della varietà e che si riescono a incidere con un’unghia facendo fuoriuscire un liquido biancastro. Se esce acqua, la pannocchia non è ancora pronta. Al contrario, se i chicchi risultano duri, la pannocchia è seccata.
La pannocchia, una volta eliminate la barbetta presente sulla cima e le foglie che la racchiudono, si può cuocere in acqua bollente per una ventina di minuti o comunque fino a quando infilzando un chicco con una forchetta questo non risulterà morbido.
La pannocchia bollita può essere sgranocchiata intera, al naturale, oppure condita con olio e sale o, per i più golosi, con fiocchi di burro. La pannocchia si può anche servire tagliata a rondelle oppure sgranare così da ottenere i chicchi lessati per comporre, ad esempio, un’insalata o per preparare una vellutata o delle polpette.
Un altro modo per cuocere la pannocchia è arrostirla in forno o sulla brace: in questo caso si può spennellare la pannocchia con olio o fiocchi di burro e aggiungerci erbe e spezie come la paprica con cui si sposa benissimo. Si avvolge quindi in un cartoccio di carta stagnola (così risulterà più morbida) e si cuoce a 200 gradi per 15-20 minuti. Si può servire intera o a rondelle.
La pannocchia si può anche grigliare, rigirandola sulla griglia rovente in modo da cuocere tutti lati. Si può spennellare con del burro fuso prima o dopo la cottura. Può essere utile infilarla su uno stecchino così che diventi più comoda da tenere in mano mentre la si sgranocchia durante un barbecue estivo.
Scoprite nella gallery tutte le nostre ricette con le pannocchie arrostite e i chicchi di mais lessati. Se i chicchi di mais sono secchi, potete provare a fare i pop corn!
Il punto di vista delle aziende alimentari sul presente e sul futuro del settore fotografato da una ricerca realizzata da Unione Italiana Food– l’ associazione di categorie alimentari in Europa che rappresenta 550 aziende dell’agroalimentare dislocate su tutto il territorio nazionale – che ha presentato una ricerca realizzata su un campione di oltre 100 aziende di Unione Italiana Food con l’obiettivo di promuovere un momento di riflessione sul futuro del cibo e sul ruolo strategico dell’industria alimentare in quella che si annuncia essere una una vera «Food Revolution».
Il costo delle materie prime (per 8 aziende su 10) e il crescente lievitare dei costi della componente energetica (75,7%) sono i due elementi che figurano in cima alle preoccupazioni del settore del food. Ma, nonostante uno scenario internazionale estremamente complesso, il sistema alimentare è determinato a resistere e getta lo sguardo al futuro con ottimismo. Non a caso, secondo 7 aziende su 10 le difficoltà attuali non fermeranno gli investimenti in corso, oramai da anni, in sostenibilità e per l’84,5% delle aziende, la crisi darà una spinta al nostro sistema, diventando una vera e propria opportunità.
Il rapporto 2021 conferma l’amore globale per il food italiano e quello che rappresenta: aumenta infatti, del 4%, il fatturato complessivo del settore, che ormai sfiora i 45 miliardi di euro.
Nel dolciario, bene, in particolare, il cioccolato (+7,8%) e i prodotti da forno (+6,7%). Cresce il caffè (+5,6%), mentre le performance dei prodotti vegetali (+6,7%, con punte per la cosiddetta IV gamma) e dei cibi funzionali (+7%) rispecchiano la nuova attenzione degli italiani a cercare il benessere anche nel cibo che portano in tavola. Bene, infine, anche i surgelati (+5,3%).