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la scuola di pizza esiste davvero. E ci siamo stati. | La Cucina Italiana

la scuola di pizza esiste davvero. E ci siamo stati.
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La Pizzeria dell’Impossibile, che sopravvive esclusivamente grazie ai Fratelli La Bufala e ad alcuni suoi fornitori, per statuto accetta solo giovani i cui reati – seppure gravi – non coinvolgono donne e bambini. Ma per le lezioni interne al carcere di Finché c’è pizza… c’è speranza la selezione spetta all’Istituto Penitenziario. A Nisida si svolgono ogni giovedì, in una cucina che si affaccia su una stanza luminosa dai tavoli allineati lungo le pareti. Intorno, la vegetazione mediterranea si arrampica sull’isola vulcanica oltre la collina di Posillipo fino a cento metri di altitudine. In basso luccica il Golfo di Napoli.

«Ospitiamo tra i 50 e 55 ragazzi con un’età media di 18-19 anni, italiani nel 65% dei casi, molti dei quali con condanne pesanti», spiega Gianluca Guida, che dirige la struttura da un quarto di secolo. Nell’ottica di ridare un senso a vite piegate sul nascere spesso dalle stesse famiglie – attanagliate dalla miseria, dall’incuria e dalla criminalità in aree “a rischio” come i Quartieri Spagnoli o rione Sanità – i laboratori sono diversi. Si va da quelli destinati all’alfabetizzazione ai corsi per recuperare il senso di sé e per educare alla genitorialità, «perché qui i ragazzi, a 17 anni, vogliono già diventare padri. Un po’ per replicare la storia familiare e un po’ con l’idea infantile di costruire qualcosa». Poi ci sono le attività sportive e i progetti per imparare un mestiere, «prevalentemente nel campo edile e in quello del food che oggi aprono maggiori possibilità». Ecco dunque, oltre alla pizza, le lezioni di pasticceria, di catering e di street food napoletano.

Ma, una volta usciti, quanti riescono a imboccare una nuova vita? «Alcuni ce la fanno, altri possono avere un inciampo e ritornare. Ma non è mai una sconfitta. Il nostro compito, ogni volta, è fornire tutti gli strumenti possibili, poi tocca a loro: nella mia carriera, ho visto trionfare molti su cui non avrei scommesso un centesimo».

I fan di Mare Fuori probabilmente saranno delusi dal sapere che, no, le ragazze a Nisida non ci sono più da anni: erano rimaste in due, troppo poche per giustificare una sezione. «Ovviamente ci sono altri “dettagli” poco veritieri. Una certa assenza o inefficacia delle figure adulte del carcere, per esempio», aggiunge il direttore Gianluca Guida. «Ma va bene così, la fiction funziona e ha avuto il merito di portare sotto i riflettori un problema su cui c’è davvero ancora molto da lavorare». Cosa ne pensano, invece, i ragazzi di questo modo nuovo di raccontare anche gli aspetti fragili dei criminali in erba? «A loro piace Gomorra, citano a memoria le battute de Il camorrista, mentre in Mare Fuori faticano a identificarsi. Ma io sospetto che questo avvenga per un meccanismo di difesa».

(in foto, da sinistra a destra: Francesca Marotta e Lelia Castellano, rispettivamente figlia e moglie del fondatore di Fratelli la Bufala Geppy Marotta, con il presidente dell’associazione Scugnizzi Antonio Franco)

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Colazioni di san Valentino: 8 idee per un ottimo buongiorno

La Cucina Italiana

Per iniziare con il piede giusto il giorno più romantico dell’anno, ci vuole la giusta preparazione: le nostre 8 colazioni di san Valentino e i consigli per prepararle vi aiuteranno nell’impresa. Niente ricette complicate, piuttosto qualche trucco per rendere romanticissimo il 14 febbraio, con la dolce metà o tutta la famiglia, perché no.

Un buongiorno in relax

Per alcuni la colazione è un caffè al volo prima di uscire di casa, ma per tantissime persone è una cosa molto seria, un appuntamento al quale non si può rinunciare. Dovrebbe essere così per tutti in effetti! Le colazioni dei giorni di festa poi hanno tutto un altro sapore. Devono essere speciali, curate e preparate con amore, per sé stessi e per gli altri. La colazione di san Valentino è quasi sempre una colazione per due, ma può trasformarsi anche in una bella colazione in famiglia con i bambini. L’importante è dedicarsi un po’ di tempo e non fare tutto di fretta, quindi puntate la sveglia qualche minuto prima e godetevi un lento risveglio.

Apparecchiare bene fa la differenza

Non lasciate nulla al caso a tavola, e questo è un consiglio che non vale solo per san Valentino, ma va bene per tutti i giorni. Anche l’occhio vuole la sua parte e una bella tavola apparecchiata, con tutto quello che occorre dalle posate, ai piatti, alle tazze e ai tovaglioli già offre un buon risveglio. Sedetevi e godetevi il vostro pasto, dedicatevi qualche minuto per mangiare con calma e sorseggiare una bevanda calda ascoltando della musica o leggendo un libro. Dato che a san Valentino sarete in due, chiacchierate, organizzate la vostra serata speciale e magari preparate insieme il caffè o il pane caldo. Non esagerate con cuori, tovaglie rosse, fiori e cioccolatini, ricordate che la semplicità vince sempre. Basta scegliere delle tovagliette carine e coordinate e un bel servizio da colazione. Se avete dei fiori freschi per abbellire la tavola tanto meglio e se avete una candela profumata accendetela per creare una bella atmosfera al risveglio e rendere l’ambiente accogliente e rilassante.

Le colazioni da fare anche la sera prima

Potete portarvi avanti con la colazione già la sera precedente prima di andare a letto. Sapete che l’impasto dei pancake deve riposare una notte in frigorifero per un risultato perfetto? Un’altra idea potrebbe essere il porridge freddo che si prepara mescolando i fiocchi di avena, o ancora meglio la crusca di avena, con una quantità quasi doppia di latte vegetale o vaccino. Resta in frigorifero per qualche ora e poi al mattino sarà cremoso e pronto per essere arricchito in tanti modi, per esempio con dello sciroppo d’acero per dolcificarlo un po’, oppure con del cioccolato fuso, ma anche con frutta secca e fresca. Il porridge è davvero una ricetta molto versatile e anche molto divertente da portare a tavola proprio perché ognuno può arricchirlo come vuole. Per san Valentino potete preparare, per esempio delle ciotole con tanti diversi tipi di frutta tagliata e frutti di bosco, poi gocce di cioccolato, confetture di diverso tipo e creme dolci spalmabili. Stessa cosa vale per il chia pudding e per i pancakes che una volta cotti sulla padella calda possono essere serviti in tanti modi.

Le colazioni da fare al mattino

Per gli amanti della colazione salata un uovo alla coque è sempre una bella coccola. Servitelo con un bel portauovo e accompagnatelo con dei crostini di pane croccante. E poi aggiungete magari del salmone affumicato, una ciotola con del formaggio fresco, un succo di frutta fresca o un frullato. Se avete un po’ di tempo per preparare qualcosa al volo potete anche improvvisare una omelette con le verdure o un avocado toast, o anche una colazione all’inglese completa con anche scones, fagioli e patate. Sempre se avete qualche minuto in più, dei french toast caldi vi rimetteranno in pace con il mondo e vi regaleranno davvero un dolce risveglio, soprattutto se amate i piatti caldi, avvolgenti e burrosi.

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