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La Cucina Italiana

Come far diventare gourmet una carbonara? Un’idea è quella di fare una carbonara speziata.
Sono molti gli chef che si cimentano quotidianamente nella preparazione del più famoso dei primi piatti romani e quella di La Ciambella bar-à-vin è una delle versioni più amate di Roma. Grazie a qualche piccolo segreto in cucina della chef Francesca Ciucci, che esce dal solco della tradizione consolidata, dando alla sua carbonara un tocco speziato. La sua ricetta è il frutto della sintesi fra l’anima più tradizionale della chef Francesca Ciucci, che proviene dalle cucine delle fraschette, e quella più gourmet della sommelier Mirka Guberti, che fino all’apertura di Ciambella nel 2016 ha lavorato in diversi ristoranti stellati.

«La chef all’inizio era un po’ contraria alla scelta dello spaghettone Mancini, ma poi ha provato e non l’ha più abbandonato», racconta Mirka. L’idea di diminuire la sapidità del piatto è della chef, che usa pecorino romano stagionato e sente la necessità di “tagliarlo” con un po’ di parmigiano, per evitare che sia troppo aggressivo al palato. Anche il taglio a listarelle sottili del guanciale è un’ispirazione della chef, che avverte: «Deve sfrigolare, non soffriggere».

Fondamentale anche il lavoro sulla texture del piatto: «Abbiamo fatto una serie di sperimentazioni e quando abbiamo provato a togliere la membrana abbiamo notato che questo piccolo accorgimento regala al piatto un 30% di cremosità in più». Ma è «la nota di carattere», come la chiama Mirka, ciò che rende unica questa carbonara, e qui sveliamo il segreto: «Una grattatina di noce moscata, che ci porta una nostra amica direttamente da Santo Domingo».

L’impiattamento “gourmet”, specialmente nei primi anni, è stata croce e delizia. «Volevamo dare a questo piatto l’importanza che merita e ci siamo impegnate fin dall’inizio a servirla con un impiattamento moderno, dando un trono alla nostra carbonara. Abbiamo preso molti schiaffi per questo da chi ci diceva che snaturavamo l’anima del piatto, ma alla fine la carbonara di Francesca ha convinto tutti e da lì solo carezze», conclude Mirka.

Carbonara speziata: la ricetta di Ciambella Bar-à-Vin

Ingredienti per 1 porzione

80g spaghettoni
30g guanciale
1 cucchiaino olio extravergine d’oliva
1 uovo (solo il tuorlo)
1/2 tazzina da caffè di vino bianco
20g pecorino romano
10g parmigiano

Procedimento

Far sfrigolare il guanciale tagliato a listarelle sottili con l’aggiunta di un filo d’olio. Quando il grasso del guanciale comincia a sciogliersi, sfumare con il vino bianco e portarlo a cottura lasciando ben rosolare. Tenere da parte una metà del guanciale, che servirà a chiudere il piatto. Eliminare il grasso dalla pentola. Aggiungere un mestolino d’acqua di cottura. 
Intanto preparare l’uovo, tenendo da parte il tuorlo, privato anche della membrana esterna, e condendolo con una grattatina di noce moscata. Preparare e tenere da parte anche il mix di formaggi, pecorino e parmigiano grattugiati (rapporto due a uno).
A fine cottura della pasta, versarla nella padella con il guanciale rimasto, aggiungere il mix di formaggi, accendere il fuoco, quindi versare l’uovo e dare una velocissima cottura, aiutandosi con poca acqua di cottura per ottenere la cremina. Guarnire con il guanciale tenuto da parte e servire.

Luca Argentero, e la gentilezza di un gelato al caffè | La Cucina Italiana

Luca Argentero, e la gentilezza di un gelato al caffè
| La Cucina Italiana

Luca Argentero è l’instancabile papà di Nina Speranza e del neonato Noè Roberto, l’attore di talento amato da adulti e bambini che inanella un successo dopo l’altro (di cui Doc, Nelle tue mani è solo tra i più recenti e pop in ordine di tempo) e, mentre sta per esordire come scrittore (ad aprile arriverà in libreria, con Mondadori, il romanzo Disdici tutti i miei impegni), porta contemporaneamente avanti con grande successo una esemplare attività solidale. Perché Luca Argentero è anche testimonial, oltre che vicepresidente, di una onlus che da 11 anni realizza progetti ambiziosi: si tratta di 1 Caffè, che ha fondato con l’amico di sempre Beniamino Savio, e che è la prima realtà sociale digitale nata per sostenere il tessuto associazionistico italiano. In sostanza fa da tramite per finanziare progetti benefici aiutando annualmente 52 enti solidali (cioè uno a settimana) oltre a contribuire a progetti extra anche fuori dall’Italia. Ma anzitutto 1 Caffè veicola un messaggio importante: ci ricorda che per fare del bene basta anche solo un gesto simbolico di gentilezza, un caffè sospeso al giorno.

Luca Argentero e Coppa del Nonno

Ora anche un gelato al caffè al giorno. Anzi, il più iconico dei gelati al caffè, la Coppa del Nonno. È nata nel 1955 ma non abbiamo mai smesso di amarla. Anzi, uno studio di
AstraRicerche conferma quanto sia apprezzata anche dai giovani, e che ciò che la rende inconfondibile è proprio il suo sapore, con l’infuso di caffè che avvolge il latte fresco. Coppa del Nonno, che è uno dei brand storici del gruppo Froneri (la seconda più grande azienda di gelati confezionati al mondo) ha infatti appena avviato una partnership con 1 Caffè Onlus, che si intitola «Il gusto unico di donare». «L’incontro tra 1 Caffè e Coppa del Nonno è nato incidentalmente: ci siamo conosciuti, ci siamo trovati subito in sintonia e abbiamo realizzato questo progetto. Poi sì, si sposa tutto alla perfezione: non ci unisce solo il caffè» ha detto Luca Argentero raccontando di questa partnership, che servirà a sostenere due associazioni.

I progetti de «Il gusto di donare»

Si tratta anzitutto di Portatori sani di sorrisi ODV, che nel Salento promuove turismo sociale accessibile nel «Dinamiko Village» di Galatina e nella «Dinamiko Beach» di Sant’Isidoro, entrambi completamente accessibili ai disabili e aperti anche alle loro famiglie. Con i fondi ricavati grazie a «Il gusto di donare» l’associazione realizzerà «Felicetta», una barca che consentirà anche di navigare senza barriere. L’altra realtà sostenuta da «Il gusto di donare» è Villaggio SOS di Saronno – Cooperativa sociale Onlus che offre il servizio di sostegno pedagogico familiare “Case SOS” in cui, con formatori specializzati, accoglie bambini con storie di disagio fino al rientro nella famiglia d’origine o all’inserimento in una famiglia adottiva o affidataria. Sosterremo questi due importanti progetti ogni volta che sceglieremo di mangiare una Coppa del Nonno. Inoltre Froneri donerà anche un euro per ogni euro che possiamo donare direttamente a entrambi i progetti semplicemente cliccando su dona.1caffe.org.

Luca Argentero e la onlus 1 Caffè

«È stato un bellissimo incontro quello tra noi e 1 Caffè, un incontro che ci spinge a fare sempre meglio: da qui è appena nata l’idea di sostenere ulteriormente le due realtà associazionistiche», ha detto l’amministratore delegato di Froneri Italia Luca Regano. «Coppa del Nonno è un prodotto simbolico, intergenerazionale, che crea legami, legato alla socialità e alla condivisione, in fondo lo stesso spirito di 1 Caffè»

«Ogni volta che incontriamo aziende che desiderano intraprendere progetti sociali e credono in ciò che vogliono realizzare ci esprimiamo al meglio», ha proseguito Argentero, raccontandoci come opera 1 Caffè, e cosa ha donato a lui che da oltre 10 anni si è impegnato a donare.

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