Tag: ricette x dolci

Taste the Architect: architetti in cucina

Taste the Architect: architetti in cucina

Ingredienti per due persone

190 g spaghetti
30 g foglie di limoni non trattati
1 spicchio d’aglio
Scorza di 2 limoni non trattati
70 g bottarga
Olio extravergine d’oliva

Procedimento

Scaldate in una pentola con dell’acqua e una volta raggiunta quasi l’ebollizione inserire 30 g di foglie di limoni non trattati.

Rosolate a parte, in una casseruola, uno spicchio d’aglio in camicia delle scorze di limone (non trattato), aggiungendo anche un mestolino d’acqua.

Cuocete gli spaghetti per 3 minuti circa in acqua bollente salata.

Trasferiteli nella casseruola ultimate la cottura, nel frattempo grattugiate 40 g di bottarga e tagliatene 30 g a cubetti.

Mantecate gli spaghetti con olio a filo, un goccio d’acqua di cottura, la scorza di un limone non trattato grattugiato e la bottarga, avendo cura di conservarne una parte a cubetti per la decorazione.

Ricetta 2: I fashion- gyoza 

Da un’idea di Alvin Grassi di Design Studio, è tratta dalla sesta puntata. «In cucina come nel design la scelta giusta è mescolare gli elementi» racconta Alvin Grassi, designer con un background nella moda. Ecco allora che lo chef propone una rivisitazione glamour di un piatto tradizionale: gli gnudi, tipici della cucina toscana, vengono tostati in padella come i classici ravioli giapponesi gyoza e proposti con ricotta, funghi e nocciole. 

Ingredienti per due persone

300 g ricotta pecora
100 g porcini
100 g finferli
Santoreggia
20 g ricotta
30 g parmigiano
Olio
Nocciole

Procedimento

Pulite bene i funghi con panno e spazzola. Tagliarli, quindi scaldare in una padella con un filo d’olio qualche rametto di santoreggia e spadellare i funghi a fiamma vivace. Tenere in caldo.

Lavorate, in una ciotola, con un cucchiaio la ricotta, passata al setaccio, unendo la farina, il Parmigiano e un pizzico di pepe.

Ricavate delle quenelle e rosolatele in una padella con un filo d’olio sui tre lati.

Impiattate i gyoza di ricotta, aggiungendo i funghi e le nocciole divise a metà.

Completate con un goccio d’olio a crudo e fiori di borragine.

The World’s 50 Best Bars 2022: vince l’Italia a Barcellona

The World's 50 Best Bars 2022: vince l'Italia a Barcellona

Ancora una volta sulla vetta della The World’s 50 Best Bars si parla italiano. Anche se non è in Italia che si trova il Paradiso, il bar che guida la classifica 2022, risuona ancora una volta l’inno di Mameli, perché il locale vincitore è stato fondato nel 2015 dal carrarese Giacomo Giannotti

Il Paradiso è entrato fin dal 2018 nella classifica 50 Best Bars, fino a conquistare in pochi anni il primato assoluto: un pastrami bar nel quartiere del Prat che cela quello che oggi è stato eletto migliore bar del mondo. Con l’ulteriore soddisfazione di giocare in casa, perché questa edizione, per la prima volta è stata presentata non a Londra, ma proprio a Barcellona

Arriva da Londra invece la medaglia d’argento, assegnata ai grandi favoriti del Tayer+Elementary di Londra, Alex Kratena e Monica Berg, che festeggiano il secondo posto per il secondo anno di seguito. 

The World’s 50 Best Bars 2022: la lista dei vincitori

  1. Bulgari Bar – Dubai
  2. Lucy’s Flowershop – Stoccolma
  3. Bar Benfiddich – Tokyo
  4. Employees only – New York
  5. L’Antiquario – Napoli (dall’82mo posto)
  6. Galaxy Bar – Dubai
  7. Carnaval – Lima
  8. Himkok – Oslo
  9. Cochinchina – Buenos Aires
  10. Cantina OK! – Sydney
  11. Red frog – Lisbona
  12. Locale – Firenze (dal 51mo posto)
  13. Zuma – Dubai
  14. A bar with shapes for a name – Londra
  15. Dante – New York
  16. 1930 – Milano
  17. Overstory – New York
  18. Manhattan – Singapore
  19. Baltra Bar – Mexico City
  20. Line – Atene
  21. Swift – Londra
  22. Maybe Sammy – Sydney
  23. Argo – Hong Kong (Lorenzo Antinori al Four Season’s)
  24. Tres Monos – Buenos Aires
  25. Sidecar – New Delhi
  26. Kumiko – Chicago
  27. Tropic City – Bangkok
  28. Satan’s Whiskers – Londra
  29. Attaboy – New York
  30. Cafè La Trova – Miami
  31. Baba au Rum – Atene
  32. The Clumsies – Atene
  33. Floreria Atlantico – Buenos Aires
  34. Coa – Hong Kong
  35. Drink Kong – Roma
  36. Salmon Guru – Madrid
  37. BKK Social Club – Bangkok
  38. Hanky Panky – Mexico City
  39. Jigger & Pony – Singapore
  40. Handshake Speakeasy – Mexico City
  41. Alquimico – Cartagena
  42. Katana Kitten – New York
  43. Connaught bar – Londra
  44. Two Schmucks – Barcellona
  45. Double Chicken Please – New York
  46. Little Red Door – Parigi
  47. Licoreria Limantour – Mexico City
  48. Sips – Barcellona
  49. Elementary & Tayer – Londra
  50. Paradiso – Barcellona

Benessere a tavola? Non solo!

Benessere a tavola? Non solo!

Si è parlato a lungo di benessere a tavola (e a 360°) durante la giornata organizzata da Parmacotto Group, presso il Condé Nast Bistrot, per il lancio della nuova piattaforma #FeelinGood che mette sostenibilità e benessere delle persone al centro del loro lavoro.

Tanti gli ospiti che, sapientemente presentati e guidati da Monica D’Ascenzo, si sono alternati sul palco. Una vera e propria squadra di esperti, ciascuno con competenze e storie diverse, così da poter affrontare da tutte le angolazioni il tema della giornata. 

Parola d’ordine di Parmacotto Group? Benessere condiviso che si declina in benessere a tavola, benessere della comunità e benessere dell’ambiente. 
Benessere a tavola: prodotti buoni, sicuri e controllati. Selezione delle materie prime, lista degli ingredienti sempre più corta, meno sale e ottimizzazione dei processi produttivi. 
Benessere delle comunità: iniziative concrete per sostenere le nuove generazioni con progetti dedicati alla cultura, all’inclusione sociale e all’educazione verso modelli alimentari equilibrati. 
Benessere dell’ambiente: rispondere alle esigenze della generazione presente senza compromettere le possibilità di quelle future. 

Ad aprire Andrea Schivazappa,  AD di Parmacotto Group per raccontare il progetto #FeelinGood.

«Impegno, eccellenza, tradizione e innovazione sono i principali valori che ci guidano. Vogliamo contribuire al benessere dei nostri consumatori, per questo lavoriamo ogni giorno per offrire qualità attraverso prodotti sicuri ed equilibrati. Parmacotto Group lavora per offrire prodotti che sappiano far convivere gusto e salute, riducendo nello stesso tempo l’impatto sull’ambiente. Per questo il nostro impegno per il benessere a tavola entro il 2025 si sviluppa attraverso progetti concreti, finalizzati a soddisfare richieste ispirate a modelli di comportamento sempre più sostenibili».

A seguire è intervenuta Gaia Gualerzi, direttore marketing, che con grande chiarezza ha messo l’accento sulla sostenibilità.

«Il nostro impegno verso l’ambiente è ancora più grande e importante perché dobbiamo essere primi ambasciatori e modello a cui guardare. La ricerca in questo ambito è per noi cruciale. Faccio un solo esempio per chiarire l’importanza di cercare sempre nuove soluzioni: in cinque anni di ricerca siamo riusciti a eliminare uno strato (quello di alluminato) dalla confezione del prosciutti interi. La strada pur non essendo lineare, deve essere questa. Obiettivo? Utilizzare imballi costituiti da un solo materiale perfetti per la conservazione del cibo ed efficaci per il riciclo».

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