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Carciofi alla giudia o carciofi alla romana?

Carciofi alla giudia o carciofi alla romana?

Da “re dell’orto” a “re della tavola”. A Roma il carciofo, comunque lo si cucini, è una cosa seria. Lo dimostrano due ricette della tradizione gastronomica capitolina, in cui quest’ortaggio è protagonista assoluto

A Roma il carciofo è una cosa seria, un ingrediente basilare della gastronomia tradizionale che viene elevato da “re dell’orto” a “re della tavola”. Ma è più buono cucinato alla giudia o alla romana? A questa domanda potrebbe seguire un dibattito di quelli che non si esauriscono mai, anche perché i gusti sono soggettivi e sulla soggettività del gusto c’è poco da discutere. Meglio, allora, assaggiarli e lasciar decidere il palato.

Fried young artichokes -Carciofi alla Giudia - Roman Jewish Artichoke

Carciofi alla giudia

Una scorza croccante, il cuore morbido, una punta di amarognolo che evolve in dolcezza. Il tutto aggiustato con un pizzico di sale. L’essenza di questo piatto è racchiusa in tornanti di piccole contraddizioni che lo rendono unico. Carciofi – romaneschi ovviamente, detti anche mammole o cimaroli – olio, acqua, limone, sale e pepe nero. Bastano questi pochi ingredienti per trasformare un ortaggio in una leccornia. Per iniziare a prepararli bisogna eliminare le foglie esterne fino ad arrivare a quelle più tenere. Quindi incidere con un coltellino, procedendo a spirale, fino a dare al carciofo una forma arrotondata, simile a una rosa. Togliere la parte più coriacea del gambo e la barbetta al centro del fiore. Terminata la pulizia, occorre immergere i carciofi, per una decina di minuti, in acqua e limone per evitare che si anneriscano. Una volta scolati bisogna sbatterli a testa in giù sul tavolo per far sì che si che si aprano il più possibile. Dopo aver fatto scaldare l’olio (non deve essere bollente ma a una temperatura di 140°/150°) immergeteli per 10/15 minuti, facendo attenzione a non farli diventare troppo molli. Toglieteli dall’olio e disponeteli capovolti su un vassoio finché non avranno perso l’olio in eccesso. Dopo aver aperto ulteriormente il fiore con una forchetta e averli salati, fateli passare nuovamente nell’olio, un po’ più caldo di prima, per friggerli definitivamente. Il trucco per renderli croccanti? Una spruzzata d’acqua durante la cottura, ma attenzione a non scottarsi. Serviti bollenti sono irresistibili.

Carciofi alla romana

I carciofi alla romana sono tutt’altro che contraddittori, ma spiazzanti, in quanto contengono una piacevole sorpresa. Agli ingredienti della ricetta precedente si vanno ad aggiungere solamente aglio, prezzemolo e mentuccia (ma andranno stufati, anzichè fritti). Il procedimento di pulitura è il medesimo di prima. Tritate la mentuccia, l’aglio e il prezzemolo, mettete il composto in un recipiente, salatelo, pepatelo e aggiungete due o tre cucchiai di olio. Aprite un poco i carciofi con un cucchiaino e riempiteli del trito di sapori, richiudeteli bene e sistemateli, capovolti, in un tegame dai bordi alti, facendo in modo che i carciofi siano ben vicini l’un l’altro e non avanzi spazio. Versate una bicchiere d’acqua e mezzo di olio, ricopriteli con un coperchio o con la carta da forno e lasciate stufare a fuoco basso per 45 minuti. Quando la forchetta affonderà dolcemente nel carciofo, vorrà dire che potrete servirli in tavola.

E qui per voi le ricette preparate nella nostra redazione

Anna in Casa: ricette e non solo: Gnocchi alla romana di zucca e semolino

Anna in Casa: ricette e non solo: Gnocchi alla romana di zucca e semolino

In quasi tutti i post che incontro sui social si parla del tornare alla normalità del dopo feste e lo stesso anche lo leggo sui vari messaggini whatsapp. Durante le settimane appena passate, l’unica anormalità era la casa addobbata, per il resto, tutto come sempre, tutto in positivo perchè è così che le ho vissute, nonostante mancassero alcune persone care. La stessa nota positiva mi ha accompagnato per l’ultimo dell’anno, passato con mio marito e suo fratello in piazza a Brescia insieme ad altre 4997 persone.

Però ripensandoci non ho scritto il vero, in cucina non sono mancati panettoni di ogni genere e altri piatti tipici delle feste ed ora la mia cucina è tornata alla cosiddetta normalità.

Per questa ricetta devo ringraziare una amica di instagram che l’ha condivisa qualche tempo fa.

Ingredienti

160 g di zucca cotta 

80 g di semolino

50 ml di latte

50 g di formaggio a pasta semi dura o mozzarella 

sale

noce moscata

burro 

grana grattugiato

Procedimento

Mettere la zucca già cotta una pentola.

Aggiungere il latte,

il sale e

la noce moscata.

Frullare il tutto con il minipimer

fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea.

Portare la pentola su fiamma moderata e 

mescolando, scaldare il composto.

Aggiungere a pioggia il semolino

e cuocere fino a quando si ottiene un composto più denso 

come quello per preparare i gnocchi alla romana).

Stendere il composto ancora caldo sin una teglia coperta con carta forno

livellandolo bene, ad ottenere un unico 

strato di circa 3-4 millimetri.

Coprire con un altro foglio di carta forno

lasciare raffreddare il composto.

Scaldare il forno a 190°C. 

A composto freddo, 

tagliare i gnocchi della forma preferita e adagiarli 

in una teglia da forno precedentemente unta.

Condire la superficie dei gnocchi con il formaggio, 

il grana grattugiato e fiocchetti di burro.

Infornare per una quindicina di minuti, fino a doratura.

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