Tag: sale e pepe ricette

i ravioli di barbabietola di Cortina

i ravioli di barbabietola di Cortina

I casunzei sono il vero piatto tipico di Cortina: ripieno vegetale a base di barbabietole e abbondante burro di Malga. Si mangiano un po’ ovunque, dai rifugi ai grandi hotel. Ecco una ricetta a cinque stelle lusso

I casunzièi sono ravioli tipici delle Dolomiti e uno dei piatti più conosciuti di Cortina d’Ampezzo. La parola “casoncelli” deriva da “casereccio” e questa ricetta fatta con i pochi ingredienti che allora si avevano a disposizione è infatti diffusa in diverse varianti dalla Lombardia al Veneto. A Cortina, fra le montagne, sono fatti con pasta fresca all’uovo, sottilissima, e sono ripieni di barbabietole rosse, serviti con burro fuso, abbondante burro fuso, parmigiano e semi di papavero. C’è chi li ama conditi con ricotta affumicata, chi aggiunge ricotta nel ripieno. I più tradizionalisti aggiungono le rape gialleormai rare, che sono l’ingrediente segreto in molti ristoranti. Quelli della foto sono del Cristallo, a Luxury Collection Resort & Spa, unico cinque stelle lusso delle Dolomiti, cucinati dallo chef Marco Pinelli al ristorante La Veranda del Cristallo, espressione della cucina italiana classica, o in inverno a La Stube 1872, per le ricette della miglior tradizione ampezzana.

Ingredienti per 4 persone

250 g di patate lesse o rape gialle
500 g di barbabietole rosse crude
300 g di farina 00
3 uova fresche
burro di malga
semi di papavero

Procedimento

Far cuocere le barbabietole rosse in poca acqua, appena sufficiente per coprirle, oppure al vapore in modo che non assorbano altra acqua. Quando la forchetta si infila in profondità sono pronte, si possono scolare, pelare e schiacciare. Metterle quindi a scolare su uno scolapiatti, in modo che rilascino tutta l’acqua per almeno un’ora o meglio per tutta la notte. Aggiungere all’impasto la patata lessa, schiacciata. Lasciare raffreddare perfettamente. Aggiustare di sale e pepe e, se serve, aggiungere un cucchiaio di fecola o di pangrattato.

Fare la pasta fresca con farina, uova e acqua tiepida e tiratela sottile. Ritagliare con un bicchiere o una formina dei cerchi di circa 8 cm di diametro e mettere al centro un cucchiaio colmo di impasto. Ripiegare i cerchi in due e con le dita unire i lembi della pasta e schiacciare con i rebbi di una forchetta facendo uscire l’aria attorno all’impasto.

Cuocere i ravioli in acqua salata per 2 o 3 minuti da quando saranno venuti a galla. Scolari e condirli direttamente nei piatti con parmigiano grattugiato, burro di malga fuso e poi una spolverata di semi di papavero.

Ricerche frequenti:

Sode, farcite e poi fritte: le uova alla monachina

Sode, farcite e poi fritte: le uova alla monachina

Le uova alla monachina sono una ricetta tipica della tradizione culinaria napoletana. Ideali come finger food, sorprenderanno tutti per quanto sono golose

Se c’è un ingrediente in cucina che si presta a ogni tipo di preparazione, questo è l’uovo. Nel caso delle uova alla monachina, è il vero protagonista del piatto ed è così goloso che diventa irresistibile per tutti.

Ricetta tipica della tradizione culinaria campana, le uova alla monachina sono uova sode, farcite con besciamella, impanate e fritte. Sono perfette da mangiare calde in modo che la salsa contenuta all’interno resti molto cremosa e morbida.

Le uova alla monachina sono perfette per un pranzo a buffet, per un brunch, per chi predilige il finger food e sono amate dai bambini e dai più grandi.

Come fare le uova alla monachina

Ingredienti

Per preparare questa gustosa ricetta vi serviranno: 8 uova, 230 ml di latte, 50 g di farina, 30 g di burro, pangrattato, sale.

Procedimento

La prima cosa da fare è cuocere le uova in un pentolino con acqua fredda per circa 8 minuti dall’inizio del bollore o comunque finché non sono ben sode. Fatele raffreddare sotto l’acqua e sgusciatele con cura.

A questo punto bisogna preparare la besciamella per condire le uova, facendo sciogliere il burro con la farina in un pentolino, aggiungendo il latte e mescolando il composto fino a quando la salsa non ha raggiunto la giusta consistenza, regolando poi di sale e pepe.

Dividete le uova a metà, togliete i tuorli e teneteli da parte. Con una forchetta, quindi, preparate un composto con il rosso delle uova e la besciamella, fino ad ottenere una salsa uniforme. Con questo composto, quindi, farcite le uova e ricomponetele, utilizzando la besciamella come collante.

Passate le uova che avete preparato nella farina, in un uovo sbattuto e quindi nel pangrattato e poi friggetele in abbondante olio ben caldo. Mettetele ad asciugare in un piatto con carta assorbente e portatele a tavola.

Scoprite nel tutorial altri consigli e curiosità sulle uova alla monachina

10 ricette per non buttare il formaggio

10 ricette per non buttare il formaggio

Crocchette, croissant, soufflé, pasticci: il formaggio si può riciclare in tantissimi modi. Ecco tante idee per tutti i gusti, dal gruviera alla fontina, dal caprino al taleggio

Il formaggio o lo si ama o lo si odia. Nel primo caso vuol dire che non manca mai nel carrello della spesa e che in frigo ce n’è sempre in abbondanza. E di tutti i tipi: a pasta molle, a pasta dura, fresco, stagionato. Un bel pezzo di formaggio è sempre l’ideale per concludere una cena e non farsi mancare proprio niente. Ma se questa volta abbiamo esagerato nelle quantità acquistate e rischiamo di non consumarlo prima che diventi cattivo? La prima idea che ci può venire in mente per non buttarlo è di fare, per esempio, una pasta ai 4 formaggi o uno sformato di riso con il formaggio o ancora una fonduta.

Idee con il formaggio

E se invece vi aiutassimo con la fantasia e vi dicessimo che con il formaggio avanzato si potrebbero cucinare anche pizze, focacce, sandwich, croissant, crocchette, crostoni, torte salate, fagottini, pasticci e ancora soufflé? Ecco qui 10 ricette tratte dal nostro archivio: ce ne sono per ogni tipo di formaggio, gruviera, emmentaler, fontina, asiago, caprino, provola, stracchino, taleggio… e chi più ne ha più ne metta!

ricette formaggio5

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