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Linguine con gamberi o Petto d’anatra? Le ricette di Sant Ambroeus Milano | La Cucina Italiana

Linguine con gamberi o Petto d'anatra? Le ricette di Sant Ambroeus Milano
| La Cucina Italiana

Ingredienti per 2 persone
160 gr di linguine
90 gr di purea/clorofilla di prezzemolo
80 gr di bisque di gamberi rossi
80 gr di polpa di gamberi rossi
30 gr di olio evo
uno spicchio di aglio tritato
peperoncino “bomba” calabrese
sale
scorza di limone

Procedimento
Pulire i gamberi rossi di Mazzara, conservando i carapaci e le teste per fare la bisque.

Per la bisque: rosolare un fondo leggero di scalogno, a piacere si può aggiungere sedano e carota, con i carapaci e le teste dei gamberi. Sfumare con del brandy, aggiungere qualche cucchiaio di passata di pomodoro, diluita con acqua e cuocere per circa 20/30 minuti, quindi frullare e passare ad un colino, aggiustando di sale se occorre.

Salsa al prezzemolo: sbollentare in acqua salata il prezzemolo sfogliato, quindi, raffreddare in acqua e ghiaccio e frullare aggiungendo, se necessario, dell’acqua di cottura fino ad ottenere una consistenza morbida e cremosa.

In abbondate acqua salata cuocere le linguine per 2/3 del tempo indicato.

Nel frattempo, in una padella, scaldare l’olio extravergine di oliva, un pizzico di peperoncino e l’aglio tritato. Appena inizia ad intiepidirsi fermare la cottura aggiungendo dell’acqua di cottura o del brodo vegetale, così da non avere la persistenza dell’aglio.

Nell’attesa della cottura della pasta, tagliare a piccoli dadini i gamberi rossi e condire con il sale, la scorza di limone e l’olio di oliva extra vergine.

Scolare la pasta e saltarla a fuoco vivace nella base aglio continuando la cottura direttamente in padella. A un minuto dal termine di cottura della pasta, aggiungere la purea di prezzemolo facendo mantecare aggiungendo anche dell’olio Evo a crudo.

Impiattare in una fondina formando un nido di linguine. Aggiungere ancora un po’ di salsa al prezzemolo e adagiare sopra la bisque ben calda e la tartare di gamberi.

Finire con scorza di limone grattugiata, a piacere.

Sant Ambroeus: viaggio andata e ritorno Milano

Sant Ambroeus: viaggio andata e ritorno Milano

Milano – New York, un viaggio di andata e ritorno con diverse tappe negli Stati Uniti che è servito per riaprire il celebre Sant Ambroeus nella sua città di origine. Sotto il buon auspicio del nome in dialetto preso dal patrono di Milano, la storica pasticceria fondata nel 1936 e basata in corso Matteotti 7 ritorna con un nuovo posizionamento sul mercato e tutte le carte in regola per ritrovare la sua fama.

Il viaggio per raggiungere Milano è stato lungo. Nel 2003, Gherardo Guarducci, Founder ed Executive Chairman del SA Hospitality Group di cui fa parte Sant Ambroeus, entra in collaborazione con la famiglia Pauli, proprietaria della location milanese fino al 1982, per trasferire l’eredità del Sant Ambroeus a New York, con l’obiettivo di ritornare un giorno a Milano. Dopo i successi nel West Village e la riapertura degli spazi sulla Madison Avenue, nuovi Sant Ambroeus sono stati aperti in quartieri come Manhattan e Palm Beach in Florida, e altri ancora. Nel 2021 parte il sogno di riunire la tradizione del brand e la sua nuova identità si è finalmente realizzato oggi.

L’offerta gastronomica di Sant Ambroeus Milano

Sant Ambroeus torna per raccontare la storia di Milano attraverso la tradizionale ospitalità italiana con la spigliatezza a stelle e strisce. Aperto per colazione, pranzo e cena, è pronto per riprendere il suo posto in cima alla lista dei place-to-be della città meneghina. Ristorante, pasticceria e caffè aperto tutti i giorni dalle 7.30 fino alle 23, è un punto fermo, anche culturale, nel cuore della città e per la città.

L’offerta gastronomica si sviluppa sotto la direzione di Iacopo Falai celebrando le origini del ristorante e la tradizione milanese, ma soprattutto la cultura gastronomica e le eccellenze del nostro Paese, dando spazio anche a quanto il gruppo ha costruito negli Stati Uniti in questi anni.

Nel nuovo menù, in anteprima, si parte dalla tradizione meneghina per degustare una costoletta alla milanese con riso al salto e ossobuco e si continua con il piatto italiano per eccellenza, gli spaghetti al pomodoro, fino alla pasta fresca come gli stracci al ragù di cinghiale e porcini. Andando oltreoceano ci si ferma a New York per una Cesare Cardini salad o un gigantesco burger, per arrivare fino ai mari freddi del New England con il lobster roll.

Ad affiancare Iacopo in cucina Walter Casiraghi, Excecutive Chef del Sant Amboreus Milano, che rientra in Italia forte di un lungo trascorso all’estero in cui si è concentrato, in particolare, nell’affinare la cucina plant based.

Nella carta dei vini troviamo soprattutto cantine italiane, con un’ampia selezione di produttori biodinamici e naturali, insieme ad alcune opzioni francesi e americane. Per la carta dei cocktail l’ispirazione viene dalle location statunitensi. Sant Ambroeus Milano accoglie anche gli amanti della miscelazione: il menù dei cocktail è neoclassico con twist più innovativi, ispirato alla carta delle altre location negli Stati Uniti.

Bentornato Sant Ambroeus!

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