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Superfood in cucina: tutte le proprietà della mela Renetta

Ricca di polifenoli, la mela Renetta di Melinda è perfetta in cucina, sia nelle ricette dolci che in quelle salate. Non a caso è la mela più amata dagli intenditori!

Inconfondibile nella forma e nel sapore, la mela Renetta mette tutti d’accordo: cuochi, medici e buongustai. In cucina si presta alla perfezione sia nelle ricette dolci che in quelle salate. Acidula e con una polpa morbida da cruda, mantiene un’ottima consistenza da cotta, sprigionando dolcezza.
Ma c’è di più: con la sua altissima concentrazione di polifenoli, è considerata un vero e proprio superfood. In 100 grammi di mela Renetta ci sono ben 212 mg di polifenoli, quasi il doppio di quelli contenuti nelle mele Granny Smith ad esempio. E con gli altri frutti? Non c’è gara! Lo stesso peso di kiwi ne contiene solo 54, 38 la papaia e 31 la banana.

Mela Renetta, il superfood di Melinda

A cosa servono i polifenoli?

Le cellule, si sa, invecchiano. Un processo che non possiamo interrompere ma che possiamo rallentare. Come? Con gli anti ossidanti ad esempio. I migliori sono quelli naturali e si assumono proprio nella verdura e nella frutta. E in questo campo, nessuno batte la mela Renetta! La prova del nove? Tagliando una di queste mele vi accorgerete che la sua polpa annerisce più in fretta rispetto alle altre mele. Questo succede proprio a causa della concentrazione di polifenoli che velocizzano il processo di ossidazione.
E se è vero che una mela al giorno toglie il medico di torno, due mele Renetta al giorno garantiscono la giusta assunzione quotidiana di anti-ossidanti, pari a 1 grammo. Come? Ecco qualche idea per portarle in tavola, sia nella versione dolce che in quella salata, per un menu completo.

Due ricette per un dolce… superfood!

Crostata di mele con crumble alle nocciole

Crostata di mele con crumble alle nocciole

Ingredienti

800 g 3 mele Renetta, 350 g farina, 200 g burro più un po’, 120 g zucchero semolato, 115 g nocciole tostate pelate, 15 g biscotti secchi, 3 tuorli, scorza di limone, zucchero di canna, sale

Procedimento

Impastate la farina con il burro ammorbidito e un pizzico di sale. Tritate in farina non finissima le nocciole e unitene 100 g all’impasto. Aggiungete poi lo zucchero semolato e i tuorli e impastate ottenendo un panetto liscio. Lasciatelo riposare coperto in frigorifero per almeno 1 ora (pasta frolla). Stendete la frolla tenendone da parte un quarto; tiratela con il matterello a circa 5 mm di spessore e foderate il fondo e il bordo di uno stampo a cerniera (Ø 26 cm) imburrato. Rifilate il bordo circa 1 cm sotto il margine. Sbucciate e detorsolate le mele, tagliatele a pezzetti e raccoglietele in una ciotola; profumatele con un po’ di scorza di limone grattugiata e mescolatele con 2 cucchiai di zucchero di canna. Cospargete il fondo della torta con le nocciole rimaste, mescolate con i biscotti sbriciolati. Riempite poi con le mele e coprite la superficie con la frolla tenuta da parte, sbriciolata o grattugiata con una grattugia a fori grossi (crumble). Infornate la crostata a 180 °C per 30’ circa nel forno statico, poi per altri 15’ in forno ventilato. Sfornate la crostata e lasciatela raffreddare, prima di sformarla. Per una merenda super rifocillante e squisita, servitela con cioccolata calda e panna montata.

Sfogliata di mele con semi di papavero

Ingredienti

150 g farina, 50 g burro più un po’, 30 g uvetta, 30 g gherigli di noce, 2 uova, 1 mela Renetta Melinda, cannella in polvere, semi di papavero, pangrattato, zucchero di canna, sale.

Procedimento

Impastate la farina con un uovo, il burro molto morbido, un pizzico di sale e circa 15 g di acqua, ottenendo un composto. Lavoratelo sul piano di lavoro finché non sarà diventato omogeneo ed elastico. Lasciatelo poi riposare coperto con una pentola calda per circa 40 minuti. Tagliate la mela a dadini, senza sbucciarla, eliminando il torsolo. Mescolatela con 2 cucchiai di zucchero di canna e 2 di pangrattato, l’uvetta e i gherigli di noce spezzettati, ottenendo il ripieno dello strudel. Stendete la pasta molto sottile e ritagliatela in un rettangolo (30×40 cm). Spennellatela con burro morbido e cospargetela con un po’ di cannella e semi di papavero. Disponete, infine, il ripieno formando un filoncino sul lato corto del rettangolo. Arrotolate la pasta intorno al ripieno e poi su se stessa, facendo 3 giri, in modo da ottenere l’effetto “sfogliato”. Appoggiate il rotolo su una placca coperta con carta da forno. Spennellatelo con un uovo sbattuto e spolverizzate con zucchero di canna e altri semi di papavero. Infornate a 160 °C per 40 minuti.

Origini: la DOP della Val di Non

La Renetta è una delle tre varietà DOP di Melinda. Cresce in Val di Non e in Val di Sole, in Trentino, dove trova le condizioni climatiche perfette. Grazie a duemila ore di sole all’anno, le mele che crescono in quest’area hanno caratteristiche davvero uniche, sia da un punto di vista estetico che da un punto di vista organolettico. La Renetta è un superfood che non ha eguali per sbizzarrirsi in cucina!

Tutta la verità sui superfood

Tutta la verità sui superfood

Diversi alimenti vengono classificati come superfood. E certamente sono utili alla nostra salute: ma solo se inseriti in una dieta sana e varia

Super ricchi di nutrienti, super sani, quasi magici. È questa l’immagine che oggi si ha di alcuni alimenti che vengono inseriti nella categoria dei superfood, ovvero dei cibi che per il loro contenuto di nutrienti vengono consigliati e proposti come veri e propri toccasana per la salute. Ma ben sappiamo che, soprattutto quando si tratta di benessere e alimentazione, non è tutto oro quel che luccica, e che non è un alimento singolo a fare la differenza, ma lo stile di vita, cibo e movimento compresi, che si sceglie di seguire. Proprio per sfatare alcuni miti è nata la prima guida della collana FoodMythBusters, pubblicata su www.nutrimi.it, nella quale vengono analizzati i superfood.

“Il superfood non esiste: nessun alimento è miracoloso, ogni alimento fa parte di una dieta nel suo insieme e da cui è difficile separare l’effetto del singolo”, ha spiegato ha commentato Carlotta Lassandro, nutrizionista del team Nutrimi e autrice dell’indagine, “è vero, alcuni alimenti hanno una composizione particolare che può renderli più super (non necessariamente migliori) di altri ma è la qualità dell’intera dieta a farla da padrone: non superfood, ma superdieta”. Ecco dunque cosa si è scoperto.

L’avocado

Si dice faccia bene per la pelle perché contiene acidi grassi. Ed è così: l’avocado tra i suoi nutrienti ha fibre, vitamine (soprattutto acido pantotenico e folati), carotenoidi, fitosteroli e acidi grassi monoinsaturi. È utile sia per la salute cardiovascolare che controllo del peso ed è indicato un po’ a tutti, comprese le donne in gravidanza, purché si presti attenzione alle quantità perché è molto calorico.

Le bacche di goji

Non ci sono indicazioni specifiche sul consumo delle bacche di goji. Tra i nutrienti troviamo polisaccaridi antiossidanti, vitamine, soprattutto A e C, flavonoidi. Sono consigliati per prevenire malattie legate all’età e allo stress ossidativo, dunque sono adatti per esempio per le persone più agée, che ne potranno consumerare circa 5-12 grammi al giorno.

La curcuma

Contiene la curcumina, che dà alla curcuma il colore giallo intenso, che rende questa spezia antimicrobica, antitumorale, antinfiammatoria e anti-obesità, così si evince da studi in vitro e su animali. Quali benefici si possono avere? Su patologie infiammatorie, cancro, diabete, sindrome dell’intestino irritabile, acne e fibrosi.

Kale, o meglio, cavolo riccio

Ricco di fibre, antiossidanti, carotenoidi, carboidrati prebiotici, glucosinolati, polifenoli, vitamine e minerali come potassio, calcio, fosforo, magnesio, ferro e manganese. Il cavolo riccio è ottimo e si può introdurre durante la sua stagione, ovvero l’inverno, al posto di altri ortaggi per una porzione standard di circa 200 grammi.

I mirtilli

Migliorano la salute dell’occhio e proteggono le ossa, come è stato dimostrato da diversi studi in vitro, ma anche quella cardiovascolare: i mirtilli dunque sono un ottimo frutto, da consumare a tutte le età. Offriteli ai bambini con lo yogurt bianco per esempio, oppure con limone e zucchero. Ne gioveranno in vitamine e antiossidanti.

Noci macadamia

Sono utili perché proteggono dallo stress ossidativo, combattendo i radicali liberi, e contro il cancro. Contengono acidi grassi monoinsaturi, soprattutto oleico, vitamine e minerali come magnesio, rame e manganese. Si acquistano di solito senza guscio perché è molto duro e difficile da rompere. Hanno un sapore delicato che si adatta bene a dolci che includano il cioccolato, oppure in torroni e gelati.

I semi di chia

Si raccomanda di non consumarne più di 48 grammi al giorno: i semi di chia sono ricchi di grassi omega-6 e omega-3 e di proteine di qualità buona. Ma contengono anche minerali, tra i quali calcio, fosforo, magnesio, selenio, e danno benefici sulla pressione arteriosa.

I semi di lino

Con 3 cucchiai di semi di lino, pensiamo alla salute cardiovascolare e alla prevenzione di osteoporosi, artrite reumatoide, cancro e costipazione. Contengono proteine importanti, ecco perché sono utili anche per vegetariani e vegani.

Alga spirulina

Nutriente, antiossidante, antibatterica, anticancro, antinfiammatoria, anti-diabete e anti-colesterolo. Utile per chi ha problemi di malnutrizione. L‘alga spirulina è ricca di proteine, carotenoidi, vitamine, minerali, acidi grassi essenziali. Non l’avete mai provata? Se non si consuma in pastiglie, si può acquistare in polvere, da aggiungere a smoothies, centrifugati, succhi di frutta. Altrimenti il suo colore intenso la rende un ingredienti divertente per pasta fresca e gnocchi.

Lo zenzero

Dello zenzero si sente parlare in continuazione: è utile per digerire, come anti-nausea, antiossidante, antitumorale, anti-obesità e anti-diabete e antinfiammatorio. Va bene da utilizzare nelle tisane per esempio quando si soffre di raffreddore e mal di gola. Negli adulti non ne va consumato più di 4 grammi  al giorno (essiccato).

Sfogliate la gallery per scoprire come utilizzare i superfood

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