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Tè freddo aromatizzato: idee e consigli

Tè freddo aromatizzato: idee e consigli

In estate bisogna bere di più. Già, ma cosa? Per esempio, un buon tè freddo aromatizzato: ecco qualche ricetta in base a come lo volete. Energizzante, antiage o detox?

In estate è un classico: anche a voi capita di rimanere davanti all’anta aperta del frigorifero in cerca di qualcosa di dissetante da bere, che non sia semplice acqua o le classiche bibite zuccherate che fanno venire ancora più sete? Se la risposta è sì, sappiate che siete in buona compagnia e che una soluzione c’è: sono i tè freddi aromatizzati.
Farli in casa è facile: si può procedere con l’ausilio delle pratiche bustine oppure aggiungendo della frutta, per arricchirne il sapore. Qui sotto potete leggere qualche ricetta dissetante e soprattutto scoprire tutti i benefici del tè.

I benefici del tè

Tutte conosciamo la regola del bere almeno 2 litri di acqua al giorno per mantenere l’organismo idratato, soprattutto in estate. Se anche voi siete tra coloro che fanno fatica a seguire questo consiglio o “si dimenticano” di bere, sorseggiare del tè freddo può aiutare a incrementare la voglia di idratarsi. A seconda della tipologia di tè scelta e della frutta aggiunta, questi tè possono diventare bevande depurative, che aiutano quindi a detossinare l’organismo, e antiossidanti, dalle preziose qualità antiage. Non solo, in estate possono aiutare a combattere quel senso di spossatezza, grazie alla loro azione remineralizzante.

Il trucco per un buon tè freddo

Sarà capitato anche a voi: dopo avere lasciato raffreddare l’infuso di tè e averlo messo in una caraffa nel frigorifero, dopo qualche giorno è diventato ancora più amaro. Il trucco sta nella preparazione. Ecco la ricetta di base, cui aggiungere poi frutti a piacimento. In un litro d’acqua, messa a bollire in una pentola d’acciaio, aggiungete 3 cucchiai di zucchero di canna. Quando bolle l’acqua, mettete in infusione per 5 minuti 3 bustine del vostro tè preferito oppure 5 cucchiai del preparato in foglie. Al termine, filtrate, versatelo in una caraffa o una bottiglia di vetro e mettetelo in frigo.

I gusti di tè aromatizzato: qualche idea

Il tè non è mai semplicemente tè: in base al gusto, svolge una precisa funzione. Per esempio, volete stimolare la diuresi, dissetandovi? Al tè nero, aggiungete in infusione foglie di sambuco, menta e semi di finocchio: otterrete una bevanda molto rinfrescante e depurativa. Se invece puntate a un’azione antiage, utilizzate del tè verde – conosciuto per le sue proprietà antiossidanti -, cui aggiungere dei fiori di gelsomino e alla fine, dei mirtilli, ricchi di antocianine, sostanze in grado di rinnovare la produzione di collagene, inibendo quella dei radicali liberi, e di proteggere i capillari sanguigni. Desiderate una sferzata di energia, per affrontare il lungo pomeriggio in ufficio? Al classico tè verde, aggiungete in infusione mezza radice di zenzero, del succo di limone e qualche foglia di menta. Dolcificate con del miele, per rendere la bevanda più efficace anche dal punto di vista nutrizionale. Infine, volete una bevanda davvero dissetante ma anche nutriente? Al classico tè nero, aggiungete in infusione dei fiori d’ibisco e dei pezzi della vostra frutta preferita, come fettine di mela, pesca o anche fragola. Non solo da bere, ma una merenda con una marcia in più.

Come preparare e bere un buon tè

Come preparare e bere un buon tè

Per bere un perfetto tè, sia caldo che freddo, bisogna seguire delle regole.

«L’ingrediente più importante per un buon tè, mi chiede? La persona con cui lo si beve». A Erika Le Noan non manca il gusto per gli aforismi. Il nuovo Presidente di Dammann Frères, una delle più antiche Maison du tè oggi del Gruppo illy, è venuta a Milano per presentare le novità della collezione di tè freddi The Glacé.

Oltre ai classici Jardin Bleu, Touareg, Bali, Fidji, Pêche e Samba, c’erano due novità dell’Estate 2019: le profumazioni Carcadet Passion Framboise (con lampone e frutto della passione) e Miss Dammann (con zenzero, limone e frutto della passione). Tutti ideali anche per l’infusione a freddo: quella che richiede tempi più lunghi, almeno sette ore in frigorifero, durante le quali l’acqua assorbe lentamente i profumi delle foglie. Così, a parte la persona con cui berlo, abbiamo chiesto a Erika quali siano gli ingredienti per preparare e gustare un tè da “pro”. Eccoli.

1. Comincia dal nero

Spesso chi si approccia al mondo del tè inizia con il tè nero, dal gusto più deciso e semplice. «Il tè verde è invece una via di mezzo, che consiglio agli appassionati di frutta. Il bianco è una varietà di tè molto più leggera e delicata, adatta ai palati più esercitati».

2. Scegli acqua senza sapore

L’acqua è forse l’ingrediente più importante dopo il tè. Quello capace tanto di valorizzare il preparato quanto di alterarlo irrimediabilmente. «Per l’infusione serve un’acqua con un ph neutro, priva di cloro e non troppo minerale. La migliore acqua non deve avere sapore».

3. Occhio alla temperatura…

Ogni tè ha la sua temperatura ideale di infusione. Un’acqua troppo calda rischierà di “bruciarlo” (e renderlo amaro). Una non abbastanza calda non ne esalterà le proprietà nutritive. «Generalmente per i tè verdi l’acqua va riscaldata fino a 80 gradi centigradi. Per quelli rossi fino a 90, per quelli neri fino a quasi 100».

4. … Anche d’estate

In estate, l’infusione a freddo proposta dalla collezione tè Glacé di Dammann richiede tempi più lunghi: almeno sette ore in frigorifero, in cui l’acqua assorbe lentamente profumi e aromi, offrendo una degustazione ancora più fresca.

5. Riscalda prima la tazza

«Personalmente preferisco la tazza di porcellana fina. Per prepararla ad accogliere il tè caldo, può essere riscaldata pochi secondi prima con un po’ d’acqua portata a temperatura di ebollizione».

6. Due grammi, non di più

«In generale, consigliamo 2 grammi di tè per tazza».  Per i tè sfusi, un accessorio elegante e pratico è l’infusore, con il quale raccogliere le foglie di tè e immergerle nella teiera.

7. Rispetta il tempo di infusione

Normalmente i tè di alta qualità richiedono tempi di infusione minori rispetto a quelli medi. «Variano dai 4 minuti per un tè verde ai 6 per altri tipi di tè».

8. Evita il miele

Lo sciroppo d’agave o il miele, per quanto buoni, hanno un sapore piuttosto deciso. «Per questo è preferibile addolcire il tè con il tradizionale zucchero bianco, quello che ne altera meno il sapore».

9. E comincia la mattina

Il miglior momento per bere il tè? «Forse la mattina, quando si è a digiuno e con un palato ancora vergine, più predisposto a sentire gli aromi e i sapori. Ma ripeto, l’importante è la compagnia».

Coca-Cola si da al tè freddo biologico

Coca-Cola si da al tè freddo biologico

Cos’è e come è nato Honest, il tè biologico creato da Seth Goldman che ha lasciato la finanza per dedicarsi alla sostenibilità

Il tè freddo è uno dei nostri prodotti preferiti dell’estate. Fresco, dissetante e sempre pronto nel frigorifero, è una bevanda a cui siamo molto affezionati sin da quando eravamo bambini. E in un panorama di prodotti storici e squadre pesca contro limone, arriva una novità che promette di dettare nuove regole. A partire dal senso etico. Honest infatti è prodotto utilizzando ingredienti biologici coltivati nel pieno rispetto delle comunità agricole locali e supportando pratiche agricole biologiche che hanno un impatto positivo sull’ambiente e sulla biodiversità. Scelto da Coca-Cola per dissetare i consumatori più attenti, è arrivato sul mercato italiano imbottigliato in vetro riciclabile al 100% in due gusti: limone e fiore d’arancia, lampone e basilico.

Ma a rendere unica questa bevanda è anche la sua storia. Per approfondirla abbiamo incontrato Seth Goldman il co-fondatore del brand che nel 1998 realizzò la prima infusione nella cucina di casa sua con foglie di tè, acqua calda, succhi di frutta biologica e un tocco di zucchero di canna inventando la ricetta che ha convinto Coca-Cola a sostenere il suo progetto.

Sappiamo che Honest è nato nella cucina di casa tua. Raccontaci come è successo e quando hai capito che poteva diventare un prodotto da commercializzare.
«Era l’autunno del 1997 ed ero andato a correre a Central Park a New York. Dopo la corsa ero assetato e quando sono entrato in un negozio per comprare qualcosa mi sono reso conto che non c’era nulla che potesse placare la mia sete – tutte le bevande erano troppo dolci. Mi sono ricordato di uno studio che avevo fatto alla Yale School of Management e di come, con il mio professore Barry Nalebuff, fossimo d’accordo che esistesse un’opportunità di mercato per bevande poco dolci. Ho ricontattato Barry e gli ho detto che ero pronto ad agire. Lui era appena tornato dall’India dove aveva condotto studi sull’industria del te ed era arrivato con il nome Honest Tea – era perfetto! Ho lasciato il mio lavoro nel mondo della finanza e ho cominciato a preparare campioni di te nella cucina di casa mia. Ho portato cinque thermos di te insieme a un’etichetta incollata su una bottiglia di succo all’ufficio acquisti di Whole Food e mi hanno fatto un ordine di 15.000 bottiglie».

Dalla creazione del prodotto all’accordo con Coca-Cola quanto tempo è passato? Hai mai pensato di mollare?
«Ho lanciato l’azienda nel 1998 e Coca-Cola ha investito nella società nel 2008, quindi siamo stati collegati a Coca-Cola più a lungo di quanto non fossimo stati come azienda indipendente. Ci sono stati parecchi momenti difficili, ma non ho mai pensato di mollare – amo troppo questo business e l’impatto che genera».

Negli ultimi anni il mondo del tè ha vissuto un risveglio glamour. Lo abbiamo assaggiato in versione bubble tea, lo abbiamo usato per preparare i cocktail e persino come base per ghiaccioli estivi. Quale pensi sia il futuro di questa bevanda?
«Il te è la seconda bevanda più famosa al mondo (seconda solo all’acqua), così è stato per secoli e così mi aspetto che continui a essere. Il te è straordinariamente versatile  – non conosco una cultura in tutto il mondo che non goda di qualche forma di prodotti botanici fermentati».

Sempre a proposito di futuro. La componente sostenibile di Honest è uno dei suoi punti di forza, che ci avvicina a un consumo consapevole anche quando si parla di prodotti commerciali. Cosa possiamo fare nella nostra quotidianità per amplificare i benefici di questa scelta?
«La cosa straordinaria, e importante, del cibo è che offre a tutti noi l’opportunità di fare scelte consapevoli per l’impatto ambientale. Possiamo andare in bici al lavoro e riciclare i contenitori, ma l’impatto delle nostre scelte alimentari sovrasta questi altri elementi del vivere quotidiano.  Se siamo in grado di offrire ai consumatori alternative buone e a prezzi competitivi ed educarli sull’impatto delle loro scelte senza prediche o facendo leva sui sensi di colpa, miglioriamo di gran lunga la nostra possibilità di essere al loro fianco nel viaggio verso un modo di vivere più salutare e sostenibile».

 

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