Categoria: Ricette veloci

Earth speakr, l’app che dà voce ai nuovi giovani paladini dell’ambiente

Earth speakr, l’app che dà voce ai nuovi giovani paladini dell’ambiente

Earth speakr è un’app pensata per dare voce ai bambini del mondo sulle questioni ambientali e allo stesso tempo per sensibilizzare gli adulti

E se i bambini del mondo si calassero letteralmente nei panni degli oggetti e degli animali che ci circondano, per raccontarci il loro punto di vista sulle questioni ambientali che affliggono il nostro pianeta? È proprio con questo intento che l’artista Olafur Eliasson ha ideato un’app chiamata Earth Speakr, un modo originale e innovativo per dare voce ai piccoli potenziali paladini dell’ambiente e per creare una rete mondiale di sostenibilità.

Come funziona Earth Speakr, l’app ambientale ed educativa

Chi meglio di un bambino, con la sua purezza e sensibilità, può raccontare in maniera semplice, efficace e genuina come stanno vivendo le conseguenze dei cambiamenti climatici e cosa li preoccupa del futuro del nostro pianeta? Negli ultimi anni la famosissima e giovanissima attivista svedese Greta Thunberg è stata la prova vivente di quanta differenza possano fare i giovani e le future generazioni nel dibattito politico mondiale sulle questioni ambientali. E visto che l’unione fa la forza, anche le reti e le comunità virtuali possono essere utili in questo senso. Con l’app Earth Speakr qualunque bambino in poche semplici mosse e con un pizzico di fantasia e creatività può registrare un messaggio vocale, diffondendo la propria testimonianza. Come spiega il creatore danese-islandese Olafur Eliasson in un video tutorial, è sufficiente che ogni bambino scannerizzi il proprio volto e le proprie espressioni, registri un messaggio contenente una speranza, una riflessione o una preoccupazione riguardante il benessere del pianeta e selezioni, infine, un oggetto a cui associarlo così da impersonarlo e animarlo.

Ogni piccolo utente, nel registrare il suo messaggio, può quindi associare qualsiasi tipo di emozione o pensiero a qualsiasi tipo di oggetto, da una triste bottiglia di plastica non riciclata a un fiume che si lamenta per l’assenza dei pesci. L’idea è proprio quella di far parlare il mondo che ci circonda e di emozionare e sensibilizzare, ponendo l’attenzione su una grande varietà di temi. Nel momento in cui il messaggio viene caricato nell’app e diffuso, si può selezionare uno dei tanti temi proposti, tra cui il riciclo, la città, le piante, la plastica, l’inquinamento atmosferico.

Ascoltare i bambini per cambiare il mondo

L’app è stata ufficialmente completata e lanciata lo scorso anno per la presidenza tedesca del Consiglio europeo, è gratuita e disponibile in ben 24 lingue. Ogni messaggio registrato finisce in una mappa interattiva mondiale e chiunque può ascoltarlo, diffonderlo e dare vita a un dibattito, tanto i bambini quanto gli adulti. La speranza di Olafur Eliasson è proprio quella di amplificare idee e soluzioni nate dai bambini e di fare in modo che gli adulti, i responsabili del cambiamento climatico e, perché no, anche i leader globali di oggi si siedano ad ascoltarle.

Come insegna Earth Speakr, promuovere la collaborazione tra vecchie e nuove generazioni e in generale tra persone di tutte le età può rendere il dialogo più costruttivo e dare un contributo significativo alla lotta ai cambiamenti climatici.

Foto: ambiente app earth speaker giovani sostenibilità.png
Foto: app cambiamenti terra_earth speakr vimeo.jpg

» Biscotti ACE – Ricetta Biscotti ACE di Misya

Misya.info

Innanzitutto mondate le carote, lavatele, asciugatele e grattugiatele finemente.

Lavorate a crema il burro con lo zucchero e la buccia degli agrumi, quindi incorporate anche farina, lievito e carote.

Con le mani umide, create delle palline grandi come una noce (in alternativa, create dei mucchietti o delle quenelles con un cucchiaino) e disponetele sulla teglia rivestita di carta forno, distanziate tra loro, quindi cuocete per circa 15 minuti o fino a doratura in forno ventilato preriscaldato a 180°C.

Tutto qui: i biscotti ACE sono pronti, lasciateli raffreddare prima di servirli.

Anna in Casa: ricette e non solo: Pane ferrarese fatto in casa

Anna in Casa: ricette e non solo: Pane ferrarese fatto in casa

Un pane che mi piace moltissimo è quello emiliano a forma di cornetto incrociato, bello da vedere, croccante e gustoso, perfetto per accompagnare salumi e formaggi.

Ammetto che, nonostante il gusto ci sia, per ottenere la forma e croccantezza dei cornetti emliani ci devo lavorare ancora parecchio ma per essere la prima volta sono abbastanza soddisfatta.

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Ingredienti

400 g di farina 0

180 ml circa di acqua tiepida

10 g di lievito di birra fresco

  o 100 g di lievito madre

5 g di malto

  o 5 g di zucchero

1 cucchiaino di sale fino

20 g di olio d’oliva

* 30 g di strutto 

        (io ho provato anche la ricetta senza e ci è piaciuto)

Procedimento

In una ciotola abbastanza capiente o 

nella ciotola della planetari, riunire la farina,

e una buona parte dell’acqua 

(tenetene una parte che aggiungerete con il sale).

Iniziate ad impastare e quando gli ingredienti 

iniziano ad amalgamare

unire il sale e

l’acqua tenuta da parte.

Continuare ad impastare fino a quando 

l’impasto  si sia formato

e l’olio a filo.

Continuare ad impastare fino a completo assorbimento.

Infine aggiungere lo strutto (se lo avete) e 

fare assorbire anche quest’ultimo.

Portare l’impasto sulla spianatoia, formare un panetto e

mettere a lievitare 

coperto per 

tre ore circa.

Trascorso il tempo, riportare l’impasto sulla spianatoia

 e delicatamente con le mani stenderlo

e poi arrotolarlo su se stesso a formare un salsicciotto.

A questo punto dividere il rotolo il pezzi

di circa 100-150 g l’uno.

Come per formare dei panini, lavorare ogni pezzo e 

pirlarlo sul piano di lavoro.

Lasciare i panini sul piano di lavoro, coprirli con 

un canovaccio pulito e lasciare rilassare 

per una decina di minuti.

Trascorso il tempo richiesto stendere ogni panininetto a 

formare dei filoncini

da richiudere stretti su se stessi.

 

allungare come a formare dei grossi grissini e

riporli distanziati sul piano di lavoro leggermente infarinato..

Coprire i filincini con una teglia da forno 

(non con un canovaccio perchè seccherebbe la superficie 

o con pellicola perchè si appiccicherebbe alla pasta).

Lasciare lievitare per una trentina di minuti.

A tempo trascorso, prendere un filoncino per volta e

stenderlo in lunghezza prima con le dita e

poi con il mattarello, 

fino a formare una lingua sottile e stretta.

A questo punto posizionare la lingua di pasta dulla spianatoia e 

fissare la parte di lembo vicino a voi, lasciando libera la parte opposta 

(quella da dove si partirà per formare il cornetto).

Ora iniziare ad arrotolare stretto, allungando l’impasto verso l’alto 

(opposto a voi) e allargandolo leggermente man mano che arrotolate 

(spero la prossima volta di aggiungere un video).

Arrotolare  fino quasi alla fine della striscia, 

lasciare gli ultimi due cm liberi e mettere da parte.

Formare un altro cornetto, sempre lasciando 

libera una codina che a questo punto

andrete ad unire alla codina del primo cornetto.

 

 

Una volta unite le codine, con indice e pollice schiacciare 

il centro dei cornetti uniti dalle codine,

 

 

a formare una sorta di stella marina (passatemi l’esempio).

Continuare a formare i cornetti e una volta accoppiati tutti

adagiarli, distanziati,

 

 

sulle teglie precedentemente foderate con carta forno,

 io qui solo uno perchè l’ho preparato

 grande per farvi vedere bene il risultato.

 

Coprire con un’altra teglia (sempre per il motivo spiegato prima) e

mettere a lievitare per 1 ora.

Scaldare il forno a 200°C.

Una volta lievitati infornare e cuocere per 

una decina di minuti, poi abbassare la temperatura 

a 180°C e continuare la cottura per 15 minuti.

Lasciare raffreddare su una gratella prima di servire.

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