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Alimentazione femminile: cosa cambia? Angelica Cesena risponde

La Cucina Italiana

Tanti suoi colleghi consigliano di cominciare la giornata con la colazione salata perché da quella dipendono gran parte degli sbalzi glicemici della giornata. Che ne pensa?
«Secondo me non è essenziale. Anche in questo caso, che sia dolce o salata, dipende dall’equilibrio. Si può fare un’ottima colazione dolce con yogurt, fiocchi d’avena e frutta secca per fare l’esempio più semplice».

Sempre a proposito di trend, cosa pensa dell’aceto? Molte donne hanno cominciato a berlo prima di mangiare nella convinzione di abbassare la glicemia. Funziona?
«Credo sia uno specchietto per le allodole. Il rischio è che, dopo averlo bevuto, ci si senta autorizzati a mangiare di più. Quel che è certo è che gli studi non avvalorano questa pratica, che può anche essere pericolosa in caso di gastriti».

È vero che noi donne dobbiamo mangiare meno degli uomini?
«Generalmente sì, perché costituzionalmente siamo più piccole, e quindi il fabbisogno è inferiore». 

Perché dopo i 40 anni si ingrassa più facilmente?
«Ogni decade il metabolismo diminuisce. Poi per la donna tra 40 e 50 anni cominciano le fluttuazioni ormonali che aumentano il senso di fame. Se non si riesce a controllarlo, è bene rivolgersi a un ginecologo o un endocrinologo per capire se si può intervenire per correggere un eventuale squilibrio». 

Crede sia necessario fare visite nutrizionali preventive, come già facciamo da ginecologi, senologi e altri esperti per i controlli periodici?
«Nel caso dell’alimentazione, le visite servono in caso di squilibri. E normalmente è sempre il medico di famiglia, o il ginecologo, a suggerire esami clinici o visite specialistiche per approfondire. Quel è che è certo è che il primo passo per la prevenzione dobbiamo farlo noi»

Come?
«Serve una dieta equilibrata, ad alto contenuto vegetale, con cibi sempre diversi. Sono utili anche alimenti probiotici, amici dell’intestino, come lo yogurt per esempio. Inoltre, bene ricordare che insieme all’alimentazione serve fare attività fisica. Infine, è fondamentale imparare a gestire lo stress: provoca alterazioni ormonali con varie conseguenze inclusa l’alterazione del ciclo mestruale».

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Innanzitutto preparate un lievitino unendo lievito, acqua e farina e mescolando fino ad ottenere un panetto omogeneo: lasciatelo al caldo e fatelo lievitare per almeno 40 minuti o fino al raddoppio.

Riprendete il lievitino, mettetelo in una ciotola con farina, latte, uovo e burro e iniziate a impastare.
Aggiungete anche il sale lavorate fino ad ottenere un panetto liscio e compatto, che lascerete lievitare in un posto caldo per almeno 2 ore o fino al raddoppio.

Nel frattempo lavate le zucchine, tagliatele a fettine sottili e fatele saltare in padella con aglio, olio e poco sale per 10-15 minuti, quindi fatele raffreddare completamente.

Riprendete l’impasto, stendetelo sul piano di lavoro leggermente infarinato fino ad ottenere una sfoglia rettangolare abbastanza sottile, quindi farcitelo con zucchine, provolone a pezzetti e parmigiano grattugiato.

Arrotolate l’impasto sopra al ripieno dal lato lungo, quindi effettuate un taglio a metà nel senso della lunghezza, separate delicatamente le due metà e intrecciatele tra di loro.

Chiudete a ciambella, poggiate su una teglia rivestita di carta forno e fate lievitare ancora per altri 40 minuti o fino al raddoppio, quindi cuocete per circa 30 minuti a 180°C, in forno ventilato già caldo.

L’angelica salata alle zucchine è pronta, lasciatela almeno intiepidire un po’ prima di servirla.

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