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Bere bene spendendo (molto) poco

Bere bene spendendo (molto) poco

Nuove cantine, vini di nicchia, zone di produzione ancora da scoprire: ecco come si può bere bene, spendendo poco. E una selezione di 10 vini sotto i 10 euro (e fino ai 2,80€ al litro) che puoi trovare da Eataly. Perché “la vita è troppo breve per mangiare e bere male”.

Bere bene spendendo poco non è un mito, ma non è facile. Perché il vino come tutti i prodotti che portiamo in tavola può essere genuino, artigianale, lavorato nel rispetto delle tradizioni e del territorio, oppure industriale, prodotto su larga scala e standardizzato. Da Eataly la selezione delle bottiglie è fatta a partire dalla vigna e da quei produttori che, accudendo i propri vigneti in modo naturale, danno vita a bottiglie uniche, spesso sconosciute, piccole produzioni che non arrivano sugli scaffali dei grandi supermercati.  Vini preziosi, di altissima qualità, e tanti vini quotidiani a prezzi che arrivano sino ai 2,80€ al litro.  “La vita è troppo breve per bere vini cattivi” diceva Luigi Veronelli. E la vita è quella che viviamo giorno dopo giorno, anche in compagnia del vino che portiamo in tavola, sempre e non solo delle grandi occasioni.

A caccia di nuovi nomi
I vini blasonati, quelli delle case vinicole più rinomate sono un po’ come vestiti firmati e bisogna stupirsi se hanno a volte prezzi importanti. Il brand è sinonimo di qualità e una garanzia, e anche questo, si paga. Eataly però crede fortemente nei giovani e nei piccoli produttori, e, oltre ai grandi nomi del vino italiano, ricerca nuove leve, eccellenze di nicchia, vignaioli indipendenti che saranno famosi un domani, anche grazie a loro. Acquistare i vini del progetto Vivaio Eataly significa spesso spendere meno, ma soprattutto scoprire cantine emergenti e i loro vini.

Scegliere vignaioli indipendenti
I Vignaioli Indipendenti sono quei produttori che seguono in prima persona tutta la filiera della produzione del vino, seguendo un rigoroso codice enologico e curando personalmente ogni aspetto del proprio prodotto. Sono custodi di territori e di saperi antichi, le cui produzioni spesso provengono da vigne vecchie e da condizioni di viticoltura “eroica”, in cui le grandi aziende non vogliono investire. Sono tante le etichette di Vignaioli Indipendenti che puoi trovare da Eataly, e i cui prezzi spesso ti sorprenderanno.

La rivincita del vino sfuso
Sembrano così lontani i tempi i cui il vino era bianco o rosso ed era l’oste a versarti dalla damigiana un bicchiere di vino – quello basso, di vetro, mica i calici da degustazione che si usano oggi. Era il vino popolare, quello da condividere, da bere tutti i giorni, quel vino che è parte della cultura italiana della tavola. “Questo è un vino di buona qualità, vinificato in modo naturale con uve di pregio da cantine di fama” ed ecco come dovrebbe essere il vino sfuso, e come è il vino rosso, bianco o rosato che si può spillare da Eataly. Mentre il vino alla spina sembra sinonimo di bassa qualità e di un prodotto senza nome e cognome, da Eataly hanno scelto di dargli una nuova dignità, come in una cantina sociale, e di venderlo al pubblico a circa 3€ al litro. Sfuso sì, ma certificato e l’indicazione della cantina e delle uve utilizzate. E per i pensionati, c’è lo sconto!

10 vini sotto i 10 euro che puoi comprare da Eataly
Valle Asinari, Rosso Ciuchino. Barbera dell’Alto Monferrato, 9,80€
La Vis. Teroldego Vigneti delle Dolomiti DOC, 9,90 €
Salcheto, Chianti docg, 8,80€
Le vigne di Zamò, Rosso Zamò, 8,80€
Cantine Castello di Santa Vittoria, Barbera 7,80€
Serafini&Vidotto, Bollicina 8,80€
Kalter Caldaro, Muller Thurgau, 9,80€
Marchesi Migliorati, Trebbiano d’Abruzzo BIO 8,80€
Baglio di Grisì, Grillo 9,80€
Di Majo Norante, Molì Rosato 7,80€

Bere senza alcol: la nuova tendenza sono i mocktail (e vi spieghiamo come farli)

Bere senza alcol: la nuova tendenza sono i mocktail (e vi spieghiamo come farli)

Cocktail buoni, elaborati, di moda, ma senza alcol. Sono la nuova tendenza in fatto di mixology, parola di esperto, e visto che sono perfetti per ricevere durante le Feste, vi diamo una ricetta realizzata in esclusiva da La Cucina Italiana per Pompadour

Definire i mocktail un “cocktail senza alcol” è davvero riduttivo. I cocktail analcolici che spopolano nelle capitali del bartending come New York e Londra non hanno nulla da invidiare ai classici drink a base di gin, whiskey o rum. Anzi.
Un tempo cocktail alcol-free come Shirley Temple e Virgin Colada erano relegati alle ultime pagine delle drink list di locali e ristoranti, offerta dovuta per accontentare bambini e astemi. Oggi invece i mocktail hanno smesso di essere versioni sbiadite dei grandi drink internazionali, e sono un segmento di mercato in rapida crescita – e un’idea da copiare anche a casa.

Sempre meno alcol, fino allo zero

La cultura del bere sta evolvendo rapidamente e negli ultimi anni gli appassionati di cocktail sono in crescita, quante le occasioni di consumo e la consapevolezza della propria salute. Si apprezzano ingredienti sofisticati, equilibrio, bilanciamento di sapori e profumi, proprio come per un vino. Con in più ricette studiate per specifici momenti, che oltre al classico fuori pasto incontrano l’abbinamento con il cibo e persino gli orari diurni della giornata. I cocktail hanno invaso le nostre giornate, le cene, i pranzi, i brunch – e non necessariamente quindi con un contenuto alcolico, seppur minimo. La nuova tendenza della mixology internazionale mira quindi a ridurre sempre di più la gradazione dei cocktail, che siano da aperitivo, da dopocena, o da pasto.

Oltre all’alcol c’è di più

“L’assenza di alcol non è più l’unica caratteristica principale dei mocktail – spiega Alessandro Melis, anima di Indrinkable, bartender navigato, formatore e mixology consultant per tanti locali – oggi l’attenzione si concentra sulla qualità e l’abbinamento degli ingredienti presenti (e non sull’unico assente!) di questa tipologia di drink. Non sono più versioni “senza”, ma ricette costruite, pensate e ideate per diversi momenti della giornata e diverse occasioni d’uso, “con”, tanto da offrire e da far scoprire al pubblico”.
Oggi i mocktail sono talmente popolari che i locali più alla moda ne hanno di signature, con ricette speciali, dedicate ai singoli momenti della giornata, dall’aperitivo al dopocena, e soprattutto a nuove occssioni come brunch e pranzi, un tempo orari off limits per i bartender. “A Milano due dei cocktail che stanno avendo maggior successo nei locali in cui abbiamo studiato la drink list, sono proprio due mocktail – prosegue Alessandro – e vengono bevuti in orario diurno o a pasto. Acqua di mare è un cocktail a base di acqua del Mediterraneo, succo di limoni, sciroppo di zucchero al pepe nero e soda, molto gettonato, tanto quanto Profumi di Campo, a base di sciroppo al rosmarino, estratto di cetriolo e succo di lime”. Un soffio di estate e di primavera, ma si beve la stessa cosa tutto l’anno? A parte alcuni grandi classici, assolutamente no.

I cocktail sono stagionali, come la cucina

I cocktail bar cambiano le liste ad ogni stagione, come i ristoranti, proprio per ispirarsi ad ingredienti e sapori differenti. Ora in inverno, si preferiscono note speziate e di frutti rossi, che richiamano quelle tipiche del Natale. Alla fantasia non c’è limite “perché i barman oramai non si accontentano più dei prodotti in commercio e come degli chef preparano i propri sciroppi, estratti e molti infusi con cui “cucinare” i cocktail sul momento” conclude Alessandro. Utilizzando gli infusi Pompadour ha creato sei cocktail in esclusiva per la Cucina Italiana, come Cinnamon Red, a base di Infuso Garofano e Cannella e tante altre ricette che verrano svelate nei prossimi mesi sulla rivista e online. L’obiettivo, aiutare i lettori a cimentarsi in un bartending facile e casalingo, ma d’effetto e al passo con i tempi.
Per le Feste, come aperitivo o per il brindisi del dopocena, ecco la ricetta del cocktail perfetto da accompagnare alla classica bottiglia di bollicine – che scommettiamo non sarà più così gettonata.

Cinnamon in Red
1 tazza di Infuso Garofano e Cannella Pompadour
2 cucchiaini di succo di lime
1 bicchiere di soda al limone
1 cucchiaino di miele
1 pizzico di pepe nero
Shakerate l’infuso e il succo di lime con il pepe e il miele. Versate in un bicchiere da long drink con ghiaccio e colmate con la soda; decorate a piacere con ribes rosso.

Zabaglione Al Cacao

Fate bollire il latte e aspettate che si raffreddi. Intanto amalgamate bene, stando attenti a non far formare grumi, le uova, lo zucchero, il cacao e lo zucchero vanigliato. Quindi aggiungete la marsala ed infine l’alcool e il latte. Fate riposare 24 ore mescolando di tanto in tanto, poi filtrate ed imbottigliate. Agitare prima dell’uso. E’ ottimo sia da bere che d’inverno nel latte caldo.

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