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Le migliori bottiglie da regalare a Natale 2023: la selezione

Le migliori bottiglie da regalare a Natale 2023: la selezione

Le migliori bottiglie da regalare a Natale? Noi abbiamo fatto una prima selezione di quelle che ci piacerebbe ricevere per le feste, da abbinare a piatti della tradizione per rendere pranzi e cene in famiglia e con gli amici ancora più ricercati, e da proporre per brindisi memorabili.

Nella gallery trovate tanti tra i vini bianchi, rossi, bollicine e spirit che abbiamo segnalato sul numero di dicembre di La Cucina Italiana, e non solo. Bottiglie che secondo noi sarebbe bello regalare (oltre ai doni gastronomici, di cioccolato, i panettoni e tante altre idee da condividere in tavola), scelte tra grandi classici dell’enologia italiana e intriganti novità. Da dove cominciare?

Le migliori bottiglie da regalare a Natale

Bottiglie riutilizzabili? Più sporche di quanto si immagini!

La Cucina Italiana

Sono pratiche, ecologiche e belle: le bottiglie riutilizzabili e le borracce per l’acqua rappresentano la soluzione ideale per proteggere l’ambiente, dal momento che le loro analoghe monouso in plastica possono impiegare fino a mille anni per smaltirsi in discarica (fonte Wwf). 

Attenzione, però: insieme all’acqua, se non sono lavate con la giusta cura e la corretta frequenza, le bottiglie riutilizzabili possono trasportare una quantità di virus e batteri davvero sorprendente. Lo segnala uno studio di WaterFilterGuru.com. D’altra parte, questi oggetti vengono appoggiati ovunque, e le superfici non sono certamente tutte sterilizzate. 

I ricercatori hanno trovato due tipi di batteri presenti: i gram-negativi e i bacilli. I primi possono causare infezioni che stanno diventando sempre più resistenti agli antibiotici, mentre alcuni tipi di bacilli possono portare a problemi gastrointestinali. L’unità formante colonia (Cfu) è una misura utilizzata per stimare il numero di batteri vitali in un campione. Secondo lo studio, le bottiglie d’acqua riutilizzabili hanno una media di 20,8 milioni di Cfu di batteri. Quelle con beccucci o coperchi a vite contenevano 30 milioni di Cfu di gram-negativi, mentre quelle con tappo a pressione erano le più pulite, con 3 milioni di Cfu.

Ma facciamo qualche confronto per capire meglio che cosa indicano questi numeri. I lavelli della cucina sono noti per essere fra i punti più pieni di germi della casa, ma le bottiglie d’acqua riutilizzabili ne avevano circa il doppio. Erano persino più sporche (14 volte di più) delle ciotole per gli animali domestici e delle superfici high-touch di un mouse per computer (5 volte di più). Ma il dato più inquietante è sicuramente questo: una bottiglia d’acqua riutilizzabile, in media, è 40.000 volte più sporca di una tavoletta del water. 

Anche altre analisi portano alle stesse conclusioni: per il portale TreadmillReviews sono state esaminate 12 bottiglie di plastica riutilizzabili e sono state trovate più di 300 mila Cfu per centimetro quadrato. Uno studio dalla Cina ha fornito risultati simili.

Gli ambienti umidi sono terreno fertile per i germi: pulire la propria bottiglia d’acqua riutilizzabile dovrebbe far parte della routine quotidiana. Gli esperti consigliano di lavarla una volta al giorno e di disinfettarla almeno una volta alla settimana, o anche più spesso in caso di problemi di salute, oppure se la bottiglia viene utilizzata anche durante i pasti o è stata riempita con una bevanda diversa dall’acqua (soprattutto se zuccherata).

Come pulire le bottiglie riutilizzabili

Una semplice sciacquata, è evidente, non basta. Bisogna munirsi di uno scovolino per bottiglie, da utilizzare tutti i giorni con acqua calda e un po’ di detersivo per i piatti. 

Spumante: un anno da 104 milioni di bottiglie di Valdobbiadene

La Cucina Italiana

I brindisi delle festività coroneranno un risultato entusiasmante per il Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg. Secondo il consueto “Rapporto Economico” annuale, il 2022 ha confermato la crescita di valore del prodotto e l’evoluzione della Denominazione, continuando un percorso di riconoscimento a livello internazionale avviato da diversi anni.

Una crescita che non ha minato la suggestione del territorio, patrimonio Unesco: “L’equilibrio che abbiamo saputo mantenere tra lo sviluppo dei mercati e l’integrità del nostro paesaggio – continua la Presidente – deve essere ancora oggi un valore da preservare. Ci proiettiamo verso il futuro con il compito di dare forma alla Denominazione del futuro, che dovrà necessariamente affondare le proprie radici nell’identità del nostro territorio: innovare costantemente rimanendo sempre fedele alla propria tradizione viticola ed enologica”.

Il vino , volano del turismo

Il cambiamento è evidente, il Valdobbiadene viene riconosciuto sempre più nel suo valore. Persino la situazione economica difficile dell’autunno non ha influito negativamente sui prezzi nel mercato all’origine del vino base e non ha abbassato neppure i prezzi dell’uva nella vendemmia 2022, che anzi hanno mostrato una netta crescita dei valori medi rispetto al 2021. “Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG è un prodotto maturo che può vantare ed esprimere sul mercato il suo valore grazie all’unicità del suo terroir” commenta Diego Tomasi, il direttore del Consorzio.

Quello stesso territorio, affascinante nelle sue colline scoscese e attrattivo nelle sue lussureggianti asprezze, sta diventando sempre più una meta turistica apprezzata. Dopo un buon aumento dei flussi turistici osservato già nel 2021, nei primi sette mesi del 2022 gli arrivi e le presenze turistiche nel territorio del Conegliano Valdobbiadene Docg sono risultati in crescita rispettivamente del +61,8% e del +31% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sul mercato nazionale (e a livello globale) sono stati quasi recuperati i valori pre-covid: l’offerta ricettiva ha saputo mantenersi stabile rispetto all’anno precedente con una capacità di esercizi e posti letto persino maggiore di quella presente prima della pandemia. La crescita turistica è frutto di un lavoro di squadra, al fianco degli altri attori del territorio, come l’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, la Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene, la Confraternita di Valdobbiadene, il GAL Alta Marca e le istituzioni del territorio.

Valore e sostenibilità

Insomma, se il 2021 è stato caratterizzato dalla piena ripresa delle attività economiche e si è concluso come l’anno di svolta per il Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, anche il 2022 terminerà con un segno positivo. 

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