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Ricetta Zuppa di pesce di Natale

Ricetta Zuppa di pesce di Natale
  • PER IL POLPO

    Step 1

    Portate a bollore, in una casseruola, 3 litri di acqua con 300 g di vino, 1 carota, 1 gambo di sedano, 1 cipolla, 1 gambo di prezzemolo, 1 peperoncino e sale. Immergete il polpo e cuocetelo per 40 minuti. Spegnete e lasciatelo raffreddare nel suo brodo.

  • PER IL BRODO DI CROSTACEI

    Step 2

    Sgusciate scampi e gamberi, conservando gli scarti. Rimuovete il budellino scuro. Mondate 1 carota, 1 gambo di sedano e 1 cipolla, tritateli e rosolateli in una casseruola con un filo di olio e 2 spicchi di aglio. Unite gli scarti dei crostacei e tostateli schiacciandoli con un cucchiaio di legno.

    Step 3

    Aggiungete i pomodori tagliati a pezzetti e cuocete finché i liquidi non saranno assorbiti. Sfumate con 300 g di vino, aggiungete il mazzetto aromatico e coprite con acqua fredda. Portate a bollore, schiumate e fate sobbollire per 40 minuti. Spegnete e passate al colino cinese.

  • PER IL BRODO DI PESCE

    Step 4

    Squamate, pulite e sfilettate lo scorfano e le triglie. Eliminate occhi e branchie, tagliate a pezzetti gli scarti e sciacquateli. Spinate i filetti e tagliateli in porzioni.

    Step 5

    Tagliate a cubetti 1 cipolla, 1 gambo di sedano e 1 gambo di prezzemolo e rosolateli in una casseruola con un filo di olio e 1 spicchio di aglio.

    Step 6

    Aggiungete le lische e cuocetele finché i liquidi non si saranno asciugati. Sfumate con 300 g di vino, coprite con acqua fredda e qualche cubetto di ghiaccio. Portate a bollore, schiumate le impurità e fate sobbollire per circa 40 minuti. Passate poi al colino cinese ottenendo un brodo di pesce.

  • PER LE CONCHIGLIE

    Step 7

    Rosolate in una padella con un filo di olio 1 spicchio di aglio, 1 gambo di prezzemolo e 1 peperoncino. Unite le cozze e coprite. Bagnatele con 1 bicchiere di acqua e fatele aprire. Toglietele dalla pentola a mano a mano che si aprono, quindi filtrate il liquido di cottura. Ripetete l’operazione anche con le vongole, quindi con i cannolicchi, procedendo separatamente.

  • PER LA ZUPPA

    Step 8

    Pulite i calamari separando il corpo dai ciuffi, eliminando l’osso interno e la parte coriacea al centro dei tentacoli.

    Step 9

    Rosolate in un grande tegame con olio extravergine 1 spicchio di aglio, 1 gambo di prezzemolo, 1 peperoncino. Aggiungete il brodo di crostacei e il brodo di pesce, l’acqua di cozze, vongole e cannolicchi, e fate ridurre.

    Step 10

    Togliete gli aromi, versate la passata di pomodoro e fatela insaporire. Cuocete finché la passata non si sarà un po’ addensata, quindi unite i pezzetti di scorfano e triglia, i calamari, gli scampi, i gamberi e, per ultimo, il polpo tagliato a pezzetti, le vongole, i cannolicchi e le cozze.

    Step 11

    Spegnete e insaporite con un ciuffo di prezzemolo tritato, olio all’aglio, sale e pepe. Servite la zuppa con le fette di pane condite con olio e sale e tostate in padella. L’olio all’aglio preparatelo frullando 100 g di olio extravergine di oliva con 1 spicchio di aglio sbucciato.

    Ricetta: Antonino Cannavacciuolo, Foto: Riccardo Lettieri, Styling: Beatrice Prada

  • Ricerche frequenti:

    ricette da amare fino all’ultimo tentacolo | La Cucina Italiana

    ricette da amare fino all'ultimo tentacolo
| La Cucina Italiana

    I calamaretti sono dei molluschi cefaloidi della famiglia dei loliginidi, che si trovano facilmente nel Mediterraneo e maggiormente nel mare Adriatico in tutti i periodi dell’anno, soprattutto in autunno. I calamaretti sono ricchi di sostanze nutritive, specialmente di sali minerali, come calcio, iodio e fosforo, contengono inoltre vitamina A e B1, sono invece poveri di calorie e di colesterolo quindi perfetti per chi sta seguendo una dieta o cerca semplicemente di mangiare bene stando attento alla linea. Impariamo insieme a riconoscerli, pulirli e cucinarli alla perfezione.

    Qual è la differenza calamari e calamaretti

    Se molti pensano che calamari e calamaretti siano stretti parenti si sbagliano, infatti il calamaretto non è il figlio del calamaro, è il borsotto il figlio legittimo del calamaro che poi crescendo diventa appunto calamaro. Nonostante ciò calamari e calamaretti sono entrambi cefaloidi e hanno molte caratteristiche in comune, possiedono una testa distinta dal resto del corpo che presenta occhi laterali e tentacoli finali, un mantello e delle braccia. Ciò che li distingue maggiormente è sicuramente la stazza, il calamaretto infatti è nettamente più piccolo del calamaro. Il calamaretto raggiunge al massimo 7/8 cm di lunghezza, il corpo è allungato e termina a punta, di colore chiaro e maculato bianco-giallastro o bruno-rossastro. Il calamaro invece può raggiungere una misura di 30-40 cm, anche se quelli che troviamo in pescheria si aggirano di solito intorno ai 15 cm, di colore rosa-violaceo con qualche macchia più scura.

    Come riconoscere i calamaretti freschi

    Per giudicare la freschezza dei calamaretti prima di tutto è buona cosa fiutarli, se emanano un odore fresco, marino e fortemente iodato vuol dire che sono freschi. Se invece il vostro olfatto vi tradisce osservate l’occhio che non mente mai, il calamaretto infatti ha occhi ben sviluppati, controllate quindi che non siano opachi e spenti ma belli lucidi.

    Come pulire i calamaretti

    Pulire i calamaretti non è difficile, ma essendo piccoli e delicati dovete fare molta attenzione, quindi se non siete molto pratici potete sempre chiedere al pescivendolo di pulirveli, per chi invece volesse mettersi alla prova ecco i passaggi da seguire. Come prima cosa vi consigliamo di metterli in una vaschetta con acqua fredda invece che sottoporli al getto diretto. Poi in base all’uso che ne volete fare potete decidere di tenerli interi o separare subito il corpo dalla testa. Se preferite tenerli interi aiutatevi con un coltellino, eliminate la penna di cartilagine trasparente all’interno della sacca, le interiora e l’inchiostro se presenti e rimuovete gli occhi. Se invece volete separare testa e sacca potete procedere staccando prima la testa e da questa rimuovete gli occhi, poi passate alla sacca come precedentemente illustrato. Una volta pulito l’interno passate alla parte esterna, quindi con un coltellino incidete la parte inferiore del mantello e tirate via la pelle.

    Come cucinare i calamaretti

    Sicuramente fritti **sono impareggiabili, infarinati e ben setacciati, cotti in abbondante olio bollente e serviti con maionese o semplicemente una spruzzata di limone. Per chi volesse una preparazione più light può sempre optare per una sbollentata leggera o una spadellata veloce ed eccoli pronti per insalate, frittate, risotti e pastasciutte. Qualcuno nonostante le piccole dimensioni li adora ripieni, altri li preferiscono in umido o in guazzetto, noi per sicurezza vi abbiamo messo tutte le nostre migliori ricette.

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